fruttivendoli_rSeconda Scinnuta oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con i gruppi “Gesù dinanzi ad Hanna” e “Gesù dinanzi ad Erode” appartenenti rispettivamente ai ceti dei fruttivendoli e pescivendoli.

Come di consueto, alle 17.30 si esibirà in piazzetta la banda “Città di Trapani” diretta dal Maestro Carpitella, in attesa della recita del rosario al Purgatorio e dell’arrivo della stazione quaresimale dalla chiesa del Collegio con le parrocchie di San Paolo, San Giuseppe Rosmini, Nostra Signora di Loreto e San Lorenzo di Xitta, a cui seguirà la concelebrazione della messa presieduta dall’arcivescovo Mons. Plotti.
Quella di oggi sarà la prima Scinnuta celebrata dall’amministratore apostolico, poiché la scorsa settimana per impegni vari dell’arcivescovo, aveva celebrato Mons. Gruppuso.

Al termine della funzione, una nuova esibizione della banda cittadina intonerà il caratteristico repertorio funebre.

Il gruppo “Gesù dinanzi ad Hanna” è stato riportato in Purgatorio mercoledì scorso dopo un sapiente e splendido lavoro di restauro, durato sette mesi, che ne ha restituito colori e tonalità originali.
L’intervento è stato eseguito dalla ditta “Partenope restauri” della dott.ssa Vetere che lo scorso anno si è occupata di restaurare altri due gruppi. Il gruppo curato dai fruttivendoli è stato presentato ufficialmente mercoledì sera nella “casa dei Misteri” dalla soprintendenza ai beni culturali, dove sono intervenuti Mons. Plotti, la dott.ssa Misuraca, la Dott.ssa Lo Bue, Castiglione(la cui ditta ha finanziato i lavori di restauro), la prof.ssa Novara, il Dott. Figuccio e la dott.ssa Vetere.

Un altro gruppo quindi torna a risplendere, quest’anno insieme al gruppo “La separazione” che è stato presentato al pubblico sabato scorso, dopo una manutenzione straordinaria eseguita da Maria Rita Morfino. L’intervento di quest’ultimo è stato più strutturale che estetico, anche se i colori dei drappi appaiono piuttosto accesi rispetto agli altri gruppi restaurati ultimamente.

Ad ogni modo, gli interventi di manutenzione apportati sui gruppi negli ultimi anni hanno dato degli ottimi risultati rispetto ai primi infelici interventi cromatici eseguiti sul finire degli anni ’80, ma anche ai restauri effettuati su gran parte della serie tra il 2000 e il 2004, in seguito ai quali non tutti i gruppi hanno avuto una resa ottimale. Questi ultimi risultati sono la conferma di quanto sia importante salvaguardare i Sacri Gruppi, vero patrimonio storico-artistico, la cui vulnerabilità contro il passare del tempo, è stata sottovalutata per troppi anni.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 22 Febbraio 2013