Quarta Scinnuta dei Misteri oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con i gruppi “La Sentenza” ed “Ecce Homo”, rispettivamente del ceto dei macellai e del ceto dei calzolai e calzaturieri. Il programma è sempre lo stesso: intorno alle 17.30 si esibirà la banda musicale “V. Filardi” di Valderice e dalla chiesa di San Domenico partirà la stazione quaresimale con il Vescovo e la quarta interparrocchialità composta dalle parrocchie San Giuseppe, San Paolo, N.S. di Loreto e San Lorenzo Levita di Xitta. Non appena il corteo giungerà al Purgatorio, poco prima di aver attraversato la Porta Santa della Cattedrale, ci sarà la concelebrazione Eucaristica presieduta da Fragnelli, al termine della quale una nuova esibizione della banda musicale metterà un punto al quarto appuntamento quaresimale che rappresenta in un certo senso il giro di boa verso il tanto atteso venerdì Santo: dopo quella di oggi rimangono soltanto le Scinnute de “L’Ascesa al Calvario” dell’Addolorata(oltre ai due quadri delle Pietà), e poi tutto il lavoro di un anno intero si consumerà all’apertura del portone del Purgatorio, sperando che per la giornata del venerdì Santo, i ceti mettano da parte gli attriti e i diverbi per andare degnamente in processione e far dimenticare la pessima edizione del 2015.
Il gruppo de “La sentenza”, realizzato da Domenico Nolfo, anticamente era chiamato “La condanna di Gesù”, mentre “Ecce Homo” è stato realizzato da Giuseppe Milanti e rappresenta indubbiamente uno dei più bei gruppi dell’intera serie. Pur trattandosi di due gruppi vicini come sequenza, ma lontani per quanto riguarda l’anno di realizzazione, essi hanno in comune sul Cristo, il volto della rassegnazione, nonché il personaggio di Pilato che risulta somigliante, anche se il Pilato realizzato dal Milanti è di fattura superiore rispetto al Pilato di Nolfo.
Pregevole sul gruppo curato dai calzolai, la splendida balconata argentea, realizzata nella seconda metà del 1800 dall’argentiere Giuseppe Parisi, che viene posta sul gruppo soltanto in occasione della scinnuta e della processione, mentre durante il resto dell’anno viene utilizzata una copia plastica della balconata; fino a pochi anni fa esso veniva lasciato senza alcun balcone, spiazzando i visitatori che recandosi in chiesa non riconoscevano il gruppo, che si identifica con questo importante ornamento. Ad ogni modo, è ormai consuetudine da parte dei ceti, la realizzazione di copie dei suppellettili che vengono posti sui gruppi durante tutto l’anno in chiesa. Fino a pochi anni fa, la bellezza stava proprio nel vedere durante tutto l’anno i gruppi totalmente spogli, senza aureole e suppellettili vari, per poi vedere i Misteri “vestiti” soltanto in occasione del Venerdì Santo.
Per quanto riguarda gli eventi collaterali, domani alle 18, presso lo storico stabile del “Principe di Napoli” in Piazza Generale Scio, sarà presentato il video “La gente dei Misteri” della STRAFILM. Si tratta di un interessante documento, già presentato a ottobre presso “La Casa della Cultura” del Consolato Argentino, per la regia di Antonio Voltolina.
Francesco Genovese