Partirà oggi, presso la Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, la mostra e il cantiere aperto del restauro del baldacchino e l’antica vara del simulacro dell’Addolorata, ventesimo gruppo della processione dei Misteri. Il progetto “Cantiere Mostra” è coordinato da Luigi Biondo, Bartolomeo Figuccio e Tommaso Guastella, con la collaborazione di Beatrice Lombardo, Lorena Lucchese, Maria Trombino, Melania Tartamella e Margherita Poma.
Il restauro del baldacchino è finanziato dall’assessorato Beni Culturali della regione Sicilia per un importo di € 12.879,10, mentre la ditta aggiudicataria dei lavori è la Texture Conservazione e restauro di Tessuti antichi di Monica Cannillo. Il baldacchino, risalente intorno al 1800 non esce in processione dal 2006, e grazie a questo intervento conservativo potrà essere utilizzato sin dalla Settimana Santa 2011.
L’antica vara invece non viene più utilizzata da ben quarant’anni, e molto probabilmente, dopo un attento studio, potrebbe tornare a figurare in processione nei prossimi anni, se non dalla prossima edizione; si tratta di una bella sfida poiché bisognerà riadattare i supporti per le aste rimossi negli anni ’70, senza tener conto poi dei cambiamenti subìti dalla processione dell’Addolorata in questi quarant’anni, come per esempio la dimensione dei ceri utilizzati e il numero di portatori che è aumentato col passare del tempo.
Il “Cantiere-mostra” resterà aperto fino a giugno, anche se la vara dell’Addolorata verrà riportata al Purgatorio appena terminata la Settimana Santa. Oltre al baldacchino e alla vara, saranno esposte anche due sculture polimateriche in legno e tela raffiguranti San Giovanni Apostolo e l’Addolorata collocate nella chiesa di San Domenico nella cappella del SS.mo Crocifisso, i cui restauri si avvalgono anche della collaborazione di Gerardine Guyot e Marilena Parrinello.
Per quanto riguarda i riti quaresimali, domani si svolgerà la sesta e ultima Scinnuta dei Misteri con il simulacro dell’Addolorata che sarà quindi la protagonista assoluta di quest’ultima settimana sotto tutti i punti di vista, tra i quali, non ultimo, l’importanza del restauro conservativo per mantenere vivi secoli di tradizione.
Francesco Genovese