Al via le Scinnute dei Misteri
Iniziata la quaresima, prendono il via venerdì 4 Marzo a Trapani le “Scinnute” in un contesto di “quasi normalità” sotto tanti punti di vista.
Lo scorso anno le Scinnute si sono svolte in maniera anomala, ovvero a porte chiuse(con dirette streaming) tranne per gli addetti ai lavori e senza bande.
La novità di quest’anno è che le bande torneranno ad esibirsi nella piazzetta antistante la chiesa del Purgatorio, eseguendo le tanto amate marce funebri che fanno da colonna sonora ai riti secolari della Settimana Santa.
Ciò che si svolgerà all’interno della chiesa, sarà ristretto ad un numero limitato di persone a discrezione dei singoli ceti. In pratica, come avvenne lo scorso anno, i gruppi saranno spostati davanti l’altare e i presenti ascolteranno intorno alle 19 una scheda storica a cura della Prof.ssa Novara e a seguire ci sarà un commento spirituale a cura del rettore della chiesa e un momento di preghiera animato dai singoli ceti.
Ovviamente ci sono delle fasce orarie (dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 17:30) in cui tutti gli altri fedeli potranno effettuare le visite devozionali.
Ma veniamo alle critiche sulle modalità in cui si svolgeranno i riti quaresimali.
Lo scorso anno, la pandemia ha indotto i “custodi della tradizione” a far “scendere” tutti i gruppi, stravolgendo di fatto la tradizione del rito che si dovrebbe svolgere nei sei venerdì di quaresima più le due scinnute delle Pietà.
Anche quest’anno assisteremo a questo stravolgimento che rischia di diventare abitudine nel prossimo futuro. Basta pensare che in origine , i gruppi che ne prendevano parte rappresentavano la passione di Gesù Cristo e non la morte. In questo modo, così come già successo nel 2018, nel 2019, e anche di recente(nel 2001 e nel 2002), la morte di Cristo viene in un certo senso anticipata.
Per chi ha poca memoria, diciamo che questo processo di stravolgimento è in atto già da un bel po’ di anni, probabilmente da quando fu introdotta la prima scinnuta con quattro gruppi(addirittura 5 contemporaneamente nel 2018 e 2019), e via via le altre scinnute a 2. Il problema sta nel fatto che di anno in anno gli addetti ai lavori non fanno altro che rimarcare la predominanza delle maestranze(e di chi ne fa parte) rispetto ai Sacri Gruppi, e quindi mettiamoci l’anima in pace: sarà davvero difficile ripristinare le modalità con cui si svolgeva il rito.
In un prossimo futuro senza l’emergenza pandemica, chi vorrà rinunciare allo spostamento del proprio gruppo con annesse annacate all’interno della chiesa? Quale ceto vorrà rinunciare ad effettuare la Scinnuta in futuro? La storia recente della processione dei Misteri ci insegna che qualsiasi novità introdotta(scellerata o no), diventa immediatamente abitudine e quindi ci toccherà, sperare in un futuro migliore e sopratutto che le Scinnute di tutti 22 gruppi siano soltanto frutto della parentesi legata all’emergenza pandemica.
In vista della Settimana Santa, si attende la decisione della Conferenza Episcopale Siciliana sulla possibilità di poter tornare a svolgere le processioni.
A questo punto, la domanda legittima è : Se si dovessero svolgere le processioni della Settimana Santa, quali altre novità ci riserverà l’Unione Maestranze?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Francesco Genovese