Appena terminate le festività natalizie, il conto alla rovescia per i riti della settimana santa trapanese è già iniziato. Le polemiche sul tragitto e in particolare sull’eliminazione di Via Fardella, sembrano essersi quietate, sia per la patologica corsa ai regali natalizi prima, e ai saldi di fine stagione dopo, ma anche per ben altre polemiche riguardanti le strisce blu sull’arteria principale della città, e mentre a Caltanissetta è stato già stilato il programma relativo ai loro riti di passione, qui a Trapani, nonostante i buoni propositi, non c’è alcuna certezza riguardo conferme relative al tanto discusso itinerario.

A detta di molte strutture ricettive, si prevede un grande afflusso di turisti che hanno già provveduto a prenotare i pernottamenti, ma di un programma definitivo, e quindi manifesti e opuscoli, nemmeno l’ombra. Sembrerebbe che la macchina organizzativa sia in stallo per via di alcuni ponteggi in essere su alcune vie del percorso, in particolare sulla Via Cuba e sulla Via Garibaldi. Per quanto riguarda la Via Cuba, si tratta di un cantiere aperto da anni e su cui non ci sono certezze di una repentina rimozione entro la processione, mentre la Via Garibaldi è divisa in due per i lavori di manutenzione a salvaguardia dell’incolumità pubblica del Palazzo Staiti, a seguito del crollo di qualche mese fa; sul cartello posto davanti all’impalcatura, la data di fine lavori è prevista il 18 agosto 2011, e non si hanno certezze se la strada verrà liberata in tempo prima della processione, ed è un problema da non sottovalutare, perché sulla Via Cuba è possibile attuare delle deviazioni, mentre la Via Garibaldi rappresenta in un certo senso una delle parti più lunghe del percorso, senza la quale è indubbio che l’Unione Maestranze debba redigere un nuovo itinerario.

Tutto è fermo quindi, a due mesi dall’inizio dei riti quaresimali(le scinnnute) e a meno di 100 giorni dalla processione del venerdì Santo. Gli addetti ai lavori però sono ottimisti e nel loro piccolo stanno già lavorando per il prossimo 22 aprile, mentre per i commercianti di Via Fardella c’è ancora una minima speranza che l’itinerario limitato al centro storico si debba rifare totalmente.

In tal caso, sarebbe l’ennesima scommessa persa di una processione che meriterebbe di più sotto tutti i punti di vista; una processione precaria che nel corso della sua storia non è mai riuscita ad avere un itinerario fisso come succede in altri contesti, dove i riti della Settimana Santa possono contare su di una valorizzazione maggiore, con il relativo flusso turistico che ne consegue. Ai trapanesi invece, tocca aspettare le solite decisioni dell’ultima ora.

Francesco Genovese

Pubblicato su “La Sicilia” del 15 Gennaio 2010 – pagina Cultura e Società