E’ bastato un po’ di maltempo, forte pioggia e raffiche di vento a far staccare una finestra dal lanternino della cupola della chiesa del Purgatorio nella notte dello scorso sabato. Per fortuna nessun danno, grazie alla rete di protezione. Sul luogo sono accorsi i pompieri che hanno stilato una relazione da indirizzare direttamente alla Sovrintendenza per i beni Culturali per decidere cosa fare per la messa in sicurezza anche delle altre finestre.
La parte della chiesa sottostante alla cupola è stata transennata, mentre non vi è pericolo per il resto dello spazio; tutto questo a poco più di 10 giorni dall’inizio delle Scinnute, anche se è probabile che tutto si sistemi al più presto. Non vi è alcun dubbio che si sia trattata di una casualità dettata da forze maggiori come il maltempo, anche se va fatta una seria riflessione sullo stato in cui si trova la settecentesca chiesa che custodisce i Sacri Gruppi dei Misteri, ovvero il più grande patrimonio storico-culturale della città.
Non è allarmismo constatare la necessità di eseguire dei seri lavori di restauro, ma sicuramente un dato di fatto che purtroppo viene messo in secondo piano sia dalla lentezza burocratica legata a questo tipo di interventi, ma anche dal menefreghismo di chi di competenza.
Nonostante che l’argomento sia stato più volte trattato , più nella rete che dai mass-media, sembra che lo stato in cui si trova il Purgatorio non sia un argomento di interesse, tranne che sotto le elezioni, quando i politicanti di turno si faranno avanti per promettere restauri imminenti. Ma siamo a Trapani, dove tutto è sempre un po’ aleatorio.
Francesco Genovese