Inizia oggi pomeriggio la settimana dedicata all’Addolorata, con ben tre Scinnute prima di iniziare i riti della Settimana Santa.
Si comincia oggi pomeriggio alle 17.30, presso la chiesa del Purgatorio” con la Scinnuta della Pietà dei Massari, a cura degli “eredi facchini di piano San Rocco”. Ad esibirsi la banda musicale “Città di Paceco” diretta dal maestro Claudio Maltese, che da molti anni ormai accompagna il quadro della Pietà dei Massari in processione. Al termine dell’esibizione verrà celebrata la messa e poi ancora la banda ad intonare il repertorio funebre.
Domani invece, sempre alle 17.30, ci sarà la Scinnuta della Pietà del popolo, a cura dei fruttivendoli, presso la chiesa dell’Addolorata in corso Vittorio Emanuele. Ad esibirsi sarà la banda musicale “città di Trapani” diretta dal maestro Sandro Carpitella. Dopo l’esibizione si celebrerà la messa e poi ancora le note più caratteristiche intonate dalla banda cittadina.
Si tratta di due Scinnute particolari, introdotte in un periodo successivo rispetto al calendario storico delle discese relative ai Sacri gruppi, che sono entrate a far parte degli appuntamenti irrinunciabili per chi segue tutti i riti che precedono la Settimana Santa, pur avendo un seguito minore rispetto alle Scinnute dei Misteri.
Intanto fervono i preparativi in vista delle processioni della settimana Santa, sia da parte degli addetti ai lavori, che stanno ultimando le raccolte, sia dalla città sotto tutti i punti di vista. Alcune strade coinvolte negli itinerari, sono state asfaltate, compresa la “ghettizzata” zona di San Pietro che purtroppo, fin dal dopoguerra, non è riuscita a riemergere come merita, considerando la storia che la contraddistingue.
Ad ogni modo tutto è pronto, tempo di concludere i riti quaresimali con la scinnuta di venerdì 15 del simulacro dell’Addolorata, e dal quel momento in poi, Trapani sarà un tutt’uno con i riti più tradizionali della nostra storia, in un contesto fatto di cera, “ciaccole”, marce funebri ed “annacate”, a cominciare dal 19 aprile con la processione della Pietà dei Massari a cui è dedicata la Scinnuta di oggi.
Francesco Genovese