Si è svolta ieri pomeriggio la scinnuta della Madre Pietà del popolo presso la chiesetta dell’Addolorata in corso Vittorio Emanuele. Nonostante il tempo incerto, la gente non è mancata a questo appuntamento quaresimale che è caratterizzato dalla semplicità e dalla devozione, a cominciare dalla chiesetta, gestita dalle suore, dove si svolge il rito.
La vara barocca sulla quale è incastonato l’antichissimo quadro era posta sull’altare, ornato fiori e dagli omaggi da parte dei devoti e dei vari ceti facenti parte l’Unione Maestranze. Fuori dalla chiesa si è esibita la banda musicale “città di Trapani” che ha eseguito con vivacità, a volte un po’ eccessiva, le marce funebri più caratteristiche del repertorio.
Al termine dell’esibizione, il vescovo Francesco Miccichè ha celebrato la Santa messa a cui è seguita un’altra esibizione musicale. La processione della pietà del Popolo, che ha luogo il mercoledì Santo, era in origine curata dalla compagnia di Sant’Anna, mentre ai giorni nostri è curata dalla categoria dei fruttivendoli; dell’estinta compagnia rimangono solo i colori della tunica dei processionanti.
Ad ogni modo si tratta di una processione che nel corso della sua storia non ha mai perso il suo fascino, specialmente quando percorre le vie della Trapani più verace e più antica, dove la devozione popolare raggiunge i massimi livelli. In occasione del mercoledì Santo, il quadro viene arricchito da tanti ex-voto in oro e argento e da pesanti ceri votivi, mentre sotto le aste si alternano volontari e devoti, alcuni giovanissimi, per “annacare” la vara lungo il tragitto.
La Pietà del popolo è composta anche da un quadro posto nel retro della vara, raffigurante il volto di Cristo.
I riti quaresimali si concluderanno domani con un’altra scinnuta molto cara al popolo trapanese, ovvero quella del simulacro dell’Addolorata, come di consueto nella chiesa del Purgatorio.
Francesco Genovese