Grande affluenza di persone alla seconda Scinnuta tenutasi ieri nella chiesa del Purgatorio. La banda musicale “Città di Trapani” diretta dal maesto Carpitella ha eseguito con trasporto le marce funebri più antiche e caratteristiche del repertorio funebre che fa da colonna sonora ai riti della Settimana Santa; una colonna sonora che dà colore e anima alle stupende opere d’arte che rappresentano la storia e anche la cultura della nostra città, che da sempre ruota attorno ai Misteri.

La banda cittadina accompagna in processione il gruppo “Gesù dinanzi ad Hanna” da molti anni, a conferma di un sodalizio affettivo che va aldilà del semplice accompagnamento musicale. I due gruppi di ieri erano disposti come di consueto ai lati dell’altare, addobbati da fiori e arricchiti da altrettante opere dell’artigianato trapanese di un tempo, ovvero gli antichi argenti. Nel frattempo dalla chiesa di San Domenico partiva la stazione quaresimale con le parrocchie per poi arrivare al Purgatorio per la concelebrazione della Santa Messa, al termine della quale, la banda cittadina ha intonato altre marce funebri fino a mettere un punto a questo secondo appuntamento quaresimale.

Dal punto di vista estetico, l’espressività del Cristo di “Gesù dinanzi ad Hanna”, uno dei più bei volti realizzati tra tutti i Misteri, si equilibrava perfettamente con il gruppo “Gesù dinanzi ad Erode”, tornato in Purgatorio da pochi giorni dopo un perfetto intervento di manutenzione straordinaria, eseguito dalla Partenope Restauri, che ne ha permesso il recupero dei colori e della vivacità originaria.

Quest’anno sono stati eseguiti degli interventi di restauro ad altri due gruppi: “La Sentenza” del ceto dei macellai e “Il trasporto al sepolcro” del ceto dei salinai; quest’ultimo è ancora presso i locali della Vicaria dove il restauro sta per essere terminato. Il tema del restauro dei Sacri Gruppi è stato più volte affrontato nel corso degli anni, e anche criticato sopratutto per i primi interventi apportati su alcuni gruppi, il cui risultato non è stato di certo positivo per tutti, sia per l’eccessiva vivacità dei colori, sia per il cambiamento di espressività di alcuni volti, ma anche per l’abitudine di vedere i Sacri Gruppi sempre tutti oscuri cromaticamente.

Al giorno d’oggi, grazie a delle tecniche più accurate e alla professionalità e dedizione degli artisti restauratori, si può affermare che questi interventi di restauro sono certamente necessari e affidabili, i cui risultati sono abbastanza soddisfacenti.

Per la prossima Scinnuta in programma venerdì 9 marzo, sarà la volta dei gruppi “La flagellazione” e “La coronazione di spine”, rispettivamente appartenenti ai ceti dei muratori e dei fornai.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 3 Marzo 2012