La fascia, il Vescovo e i volontari: l'esibizionismo attorno ai Misteri(febbraio 2005)
E' appena iniziato il periodo quaresimale, e come sempre la Processione dei Misteri che quest'anno sarà il 25 marzo, è circondata da tante polemiche.
Fondi che mancano, strade interrotte, modifiche d'itinerario e il solito scontro tra il Vescovo e l'Unione Maestranze, un duello senza fine.
Dopo tanti anni in cui le tradizioni hanno dovuto abbassare il capo di fronte a delle discutibili, prese di posizione da parte del Vescovo, quest'anno si era deciso di posticipare l'orario di uscita alle 15:00 come da tradizione per far si che il rito secolare della “discesa della croce” potesse avvenire solo prima che uscissero i Misteri, e quindi come si faceva molto tempo fa, in cui la processione non aveva inizio senza avere conferma che la discesa della croce fosse terminata.
Questa scelta di posticipare l'orario d'uscita era la migliore scelta culturale che l'Unione Maestranze potesse fare(dopo due edizioni da dimenticare).
Come un fulmine a ciel sereno entra in gioco il Vescovo, che con una lettera indirizzata all'Unione, pone il veto sull'uscita, obbligando a far anticipare l'orario d'uscita alle 14: niente più ritorno delle tradizioni, la discesa della croce avverrà in contemporanea con l'uscita dei misteri!
Qualcuno sicuramente dirà che è sempre stato così ultimamente e quindi non c'è problema; altri invece saranno contenti perché il loro “mistere” uscirà prima!
Ma gli amanti delle tradizioni sono contrari a queste prese di posizione e a queste imposizioni, che tolgono tanto alla processione, più che altro dopo che è stato deciso diversi anni fa di togliere gli incappucciati, e l'antichissima confraternita di San Michele.
Se si potesse scrivere un film su tutto ciò che ruota attorno ai misteri, beh, questo film lo chiamerei “Esibizionismo e potere”; un film dove gli attori protagonisti sono 2: L'Unione Maestranze capeggiata da D'Aleo e la diocesi di Trapani capeggiata dal Vescovo Miccichè.
Il primo, con tanto di fascia granata, soddisfatto di “portare” i Misteri alla BIT di Milano, sembra quasi non tener conto delle ultime due edizioni quasi disastrose della processione.
Il secondo, quale capo della chiesa trapanese, tra decaloghi e “ordini” vari, vuole imporre una maggiore autorità sulla processione, giustificando le proprie prese di posizione come un bisogno di una maggiore religiosità alla stessa.
E io a questo punto vorrei fare una piccola riflessione: secondo me togliendo le tradizioni, anche la religiosità perde molto, perché con le imposizioni non si arriva molto lontano.
La religiosità si sta perdendo per la troppa sfarzosità della processione, che mette in secondo piano ciò che i sacri gruppi rappresentano, e anticipando l'orario d'uscita non si arriva a nulla, anzi, viene oscurato il rito della discesa della croce che come ben sappiamo è il rito religioso per antonomasia nel rappresentare la morte di Cristo.
Qual è il male della processione dei misteri??...l'esibizionismo.
L'esibizionismo dei consoli(non tutti), l'esibizionismo delle bande che sembrano in sfida tra di loro, l'esibizionismo dei politici che fanno la passerella per prendere qualche voto in più(specialmente sotto le elezioni), l'esibizionismo dei processionanti(non tutti), l'esibizionismo degli addobbi, l'esibizionismo dei ceti sempre più rivali tra loro.
Ecco…è questa la caratteristica che sta uccidendo il senso della processione.
Ora mi chiedo se il comportamento del vescovo, e cioè di queste prese di posizione non sia in parte esibizionista, ma soprattutto perché l'unione maestranze non afferma la propria autorità di fronte a queste decisioni anti-tradizionali? Bisognerebbe avere un po' più di carattere e far capire che senza le tradizioni non si risolve niente. Semmai, l'unione maestranze dovrebbe cercare di eliminare qualsiasi tipo di rivalità tra i vari ceti, e quindi di creare un'unione nel vero senso della parola; solo così la religiosità potrebbe venir fuori maggiormente.
Cosa ci hanno guadagnato i misteri senza incappucciati e senza confraternita??..Niente!...e infatti la processione perde sempre più colpi col passar del tempo.
Attorno a tutto questo abbiamo visto nascere anche un'associazione dei volontari per i misteri, gridata ai quattro venti, pubblicizzata come un evento ed elogiata da un articolo di giornale.
Bella iniziativa, per carità…niente da dire…ma già me li immagino tutti vestiti a festa, con i capelli pieni di gel e gli occhiali da sole con la targhetta al collo con scritto: SIAMO VOLONTARI!....beh…ditemi se questo non è esibizionismo.
Un po' di semplicità in più sarebbe l'ingrediente giusto per una processione degna di ciò che i sacri gruppi rappresentano.
Francesco Genovese