Intervista al presidente dell'Unione Maestranze Vito Dolce
Presidente Dolce, quest’anno lei avrà l’onere e anche l’onore di vivere la processione dei Misteri da presidente dell’Unione Maestranze: quanto pesa sulle spalle questa responsabilità?
Grande onore e grande onore. Sulle spalle pesa la responsabilità di chi deve, insieme al consiglio direttivo,organizzare una processione lunga nel tempo 400 anni. E considerando l’Unione Maestranze come l’emanazione diretta di quelle che erano le maestanze che avevano ricevuto gli affidamenti, il fardello da portare sulle spalle è notevolmente pesante. E’ come avere tutti i gruppi sulle spalle.
Tra pochi giorni il portone del Purgatorio si riaprirà per scrivere un’altra pagina di storia e come ben sappiamo, al termine di essa si tireranno le somme sulla buona riuscita o meno; lei cosa si aspetta da questa edizione?
Io mi aspetto un’edizione dove i componenti capi-console mostrino tutto il loro affetto alla processione. Evitando qualsiasi problema e qualsiasi inconveniente, per consentire alla processione di essere messa in strada in modo dignitoso. Quindi spero che non ci siano personalismi e che si faccia Unione sul serio
La processione dei Misteri, pur mantenendo un fascino indiscutibile, nel corso degli anni è cambiata molto; da veterano di questa processione, qual’è il ricordo a cui è più affezionato?
Io sono in processione dal 1974, ho iniziato come incappucciato nella Confraternita di San Michele e sono approdato nel gruppo dell’Ascesa al Calvario nel 1979, e il ricordo più bello che ho di questa processione è l’amore e anche le privazioni e i sacrifici che Paolino Romano e Pio Savona hanno fatto per il gruppo del Popolo. Sacrifici e amore che adesso non ci sono più, tra manie di protagonismo e tanti altri atteggiamenti che sono ben lontani dai comportamenti dei consoli di un tempo. Ricordo gli ultimi anni di vita di Paolo Romano, quando andavamo a prenderlo a casa per fargli assistere all’uscita del gruppo, per poi riaccompagnarlo dopo, visto che non era più nelle condizioni di assistere alla processione. Ricordo pure che quando chiudevamo l’accordo con la banda, andavamo a casa sua per comunicargli che il gruppo avrebbe avuto la musica, leggendo la felicità nei suoi occhi…
L’Unione Maestranze esiste da ben 41 anni, e molto spesso agli occhi esterni viene vista come un’associazione dove prevalgono diatribe e malumori che danneggiano la buona riuscita della processione; da presidente di questa grande macchina organizzatrice, quanto è arduo mettere d’accordo ventidue teste(Misteri più le due Pietà) ?
E’ arduo. All’interno della processione è sempre esistita una certa rivalità tra i ceti… ma quando si superano determinati limiti e i confronti diventano più serrati e più animati, chiaramente diventa più difficile la gestione complessiva della macchina, come per esempio il momento difficile che abbiamo vissuto per la vicenda D’Aleo(la sua espulsione dall’Unione Maestranze durante la precedente presidenza ndr )
Esiste l’autocritica all’interno dell’Unione Maestranze?
No, perché spesso all’interno dell’Unione si pensa che di poter fare la qualunque cosa e di essere sempre nel giusto ma non è così; facciamo tanti sbagli,il primo io, e purtroppo molto spesso non c’è la capacità dell’autocritica. Però rispetto agli anni precedenti, devo dire che un minimo di riflessione in più per quanto riguarda la gestione dell’Unione, come consiglio di amministrazione, si fa… a differenza di prima quando l’Unione Maestranze andava avanti alla “Carlona”, come si suol dire.
Come vede il futuro dell’Unione Maestranze ?
Noi come Unione abbiamo ottenuto il locale alla Vicaria, abbiamo tagliato spese per circa 12000 euro, abbiamo ridotto l’importo totale della SIAE e altri costi pesanti che sono stati ridimensionati. Continuare nell’amministrazione di un certo tipo e iniziare a programmare le edizioni successive al termine dell’edizione precedente. Sono finiti i tempi di contributi a pioggia. Bisogna portare avanti dei progetti culturali credibili che si rivolgono alla regione e all’Europa, perché altrimenti non si va da nessuna parte. Io vedo quindi un futuro in cui Unione Maestranze sia meno vincolata ai contributi e più ancorata a dei progetti concreti.
Abbiamo iniziato con l’adesione ad un’associazione nazionale che racchiude organizzazioni in Sicilia, Italia ed Europa che organizzano manifestazioni durante la Settimana Santa, con il fine del riconoscimento da parte dell’UNESCO, e credo che siamo sulla buona strada. Questo ci può fare crescere., sperando che le teste dei 22 ragionino all’unisono, giovani compresi. Sono finiti i tempi delle uova e dei carciofi.
Dica la verità presidente, le mancherà quest’anno non partecipare attivamente alla processione de l’Ascesa al Calvario?
Caspita….certo che mi mancherà, ma visto che farò la spola, anche nell’interesse dell’intera processione, potrò stare anche vicino al mio gruppo d’appartenenza…anche perché non sarò un presidente da “parata”.
Concludendo, di fronte a questo bell’itinerario approvato, come vi organizzerete per il bene della processione?
Abbiamo un comitato esecutivo molto ristretto composto da persone con grande esperienza nella processione, e non sarà una cosa faraonica composta da cento persone. Michele Taormina, Michele D’Amico, Clemente Anastasi, Emanuele Barbara, il consiglio d’amministrazione dell’Unione Maestranze, il segretario Antonio Galia, e infine Silleri, Tortorici e Giardina, e in questo modo sono molto sereno. Per quanto riguarda l’itinerario, ci tengo molto a sottolineare che abbiamo reintrodotto funzione del Vescovo in Piazza Vittorio. Inoltre il Vescovo Fragnelli, il sabato mattina, andrà incontro al primo gruppo fin da Largo delle Ninfe. Con Fragnelli abbiamo iniziato un bel momento di dialogo e tanti progetti in cantiere, non solo per questa processione.
Grazie per la disponibilità presidente Dolce, e in bocca al lupo per questa processione.
INTERVISTA PUBBLICATA IN VERSIONE RIDOTTA SU "LA SICILIA" DEL 29 MARZO 2015
Oggi l'ultima Scinnuta con l'Addolorata
Terminano oggi gli appuntamenti quaresimali al Purgatorio con la scinnuta dell’Addolorata, la cui processione è curata dal ceto dei camerieri, cuochi, cocchieri, autisti, baristi, pasticceri, albergatori e ristoratori. Come da programma, alle 17.30 ci sarà l’esibizione della banda musicale Pietro Mascagni diretta dal maestro Alberto Anguzza; si tratta di una banda di 47 elementi nata nel 2013 dalla volontà del direttivo in carica dell’associazione Addolorata, il cui capo-console è Emanuele Barbara.
Al termine dell’esibizione bandistica ci sarà la recita del rosario e a seguire la Santa Messa celebrata dal Vescovo Fragnelli. Alla scinnuta parteciperanno le Confraternite “Maria SS. Addolorata alle Balate” e “Maria SS. Grazie ai Pirriatura” di Palermo, gemellate con la realtà trapanese. Al termine della funzione, ci sarà nuovamente l’esibizione della banda.
Il simulacro dell’Addolorata è una meravigliosa opera di Giuseppe Milanti, che seppe realizzare degnamente nel volto della madre di Gesù, il dolore per antonomasia, con gli occhi rivolti verso il cielo e il cuore trafitto; soltanto il venerdì Santo la statua viene coperta da un manto di velluto nero, a marcare ancora di più il sentimento del dolore.
Anticamente si adagiava su di una vara più alta che la distingueva dai restanti gruppi, essendo un simulacro come “Gesù nell’urna”; a tal proposito cinque anni fa il direttivo dell’Addolorata aveva iniziato un percorso con la Soprintendenza, mirato a riportare l’antica vara in processione, ma come spesso accade quando si parla di recupero della storia, tutto va nel dimenticatoio collettivo.
Francesco Genovese
La Scinnuta della Madre Pietà dei Massari - Oggi è la volta della Pietà del Popolo
Si è svolta ieri nella chiesa del Purgatorio la scinnuta della Madre Pietà dei Massari, la cui processione è curata dagli “Eredi facchini di Piano San Rocco”. Come da programma, la banda musicale Città di Paceco diretta dal Maestro Claudio Maltese, ha intonato le struggenti marce funebri nella piazza antistante la chiesa poco prima dell’inizio della Santa Messa presieduta dal Vescovo Fragnelli.
La Pietà era disposta davanti l’altare, addobbata come di consueto da fiori e arricchita dai tanti ex-voto posti in un pannello trasparente sulla facciata del quadro, e poi i cuori d'argento su di un espositore a parte, e lo stendardo del comitato dei Massari, il cui capo-console è il giovane Salvatore Lombardo, che qualche anno fa ha composto la marcia funebre “L’incontro”, divenuta ormai un pezzo funebre molto caro ai trapanesi perché è dedicato allo Scambio del cero tra le due pietà che si svolge ogni anno il mercoledì Santo. Fino al 1934 la Pietà dei Massari veniva custodita presso la casa di una delle cinque famiglie di Piano San Rocco che veniva estratta dal gioco del “tocco” e soltanto pochi giorni prima della processione, veniva portata nella chiesa dalla quale usciva. Dall’anno successivo in poi, il quadro cambiò diverse sedi nel tempo, fino a stabilirsi definitivamente nella chiesa del Purgatorio.
Oggi pomeriggio invece si terrà la Scinnuta della Pietà del popolo, la cui processione è curata dal ceto dei fruttivendoli, mentre originariamente era curata dalla Compagnia di Sant’Anna scioltasi alla fine del 1800. Ad esibirsi oggi in piazza Purgatorio sarà la banda musicale “Città di Trapani” diretta dal Maestro Carpitella. Le Scinnute di ieri e di oggi, rispetto alle originarie discese quaresimali dei Misteri, sono state introdotte in un periodo più recente, ma vista l’importanza delle due Pietà all’interno dei riti della Settimana Santa, rappresentano ormai due appuntamenti di pari importanza alle tradizionali Scinnute dei Sacri Gruppi.
Il quadro della Pietà del popolo, risalente intorno al 1600, è incastonato dentro una vara in stile barocco, il cui volto dell’Addolorata ha dei lineamenti dolci ed espressivi senza nulla togliere alla pregevole bellezza della Pietà dei Massari. Ancora pochi giorni e Trapani rivivrà ancora una volta il ripetersi di secolari tradizioni che rappresentano il fulcro devozionale e popolare della città, tra i cambiamenti dettati dal tempo, la nostalgia di un passato che non torna e le speranze di un futuro dove queste tradizioni continueranno a tramandarsi di generazione in generazione.
Francesco Genovese
PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 25 MARZO 2015
Oggi la Scinnuta della Pietà dei Massari
Inizia oggi pomeriggio l’ultima settimana di Scinnute nella chiesa del Purgatorio con la Madre Pietà dei Massari, la cui processione è curata dagli “Eredi facchini di Piano San Rocco”. Come di consueto, alle 17.30 ci sarà l’esibizione della banda musicale “Città di Paceco”, a cui seguirà la recita del rosario e la Santa Messa, e a seguire le tristi note funebri metteranno un punto alla prima delle tre Scinnute dedicate a Maria SS Addolorata. Questo è il ventesimo anno consecutivo che la banda diretta dal Maestro Claudio Maltese accompagna la Sacra Icona della Pietà dei Massari in processione, e in occasione della Scinnuta di oggi, il comitato dei Massari si scambierà con la banda un ricordo ufficiale di questi venti anni di collaborazione e di stima, che vanno aldilà della mera remunerazione.
L’antico quadro della Pietà dei Massari è risalente intorno al 1500 ed è incastonato in una vara in stile neoclassico che contiene nel retro un altro dipinto del Cristo con una corona di spine d’argento. Il comitato che ne cura la processione è composto dalle famiglie Mazzeo, Mistretta, Cordaro, Lombardo e Di Bella, e da un folto numero di devoti e collaboratori. Il quadro della Pietà è di notevole bellezza, specialmente quando viene contornato dai numerosi ex-voto che ogni anno vengono posti su di un pannello trasparente.
Fino al 1934 il quadro veniva custodito presso la casa di una delle cinque famiglie che veniva estratta dal gioco del “tocco”. Dall’anno successivo in poi, la Pietà dei Massari dopo aver cambiato diverse sedi nel corso degli anni, viene custodita in una nicchia a destra dell’altare nella chiesa del Purgatorio per 365 giorni l’anno fino alle 16.00 in punto del martedì Santo, quando verrà portata in spalla dai devoti lungo le strade della città per rinnovare una processione antica ed emozionante in cui la fede e il folklore diventano un tutt’uno. Domani sarà il turno invece della Madre Pietà del Popolo, la cui processione è curata dal ceto dei fruttivendoli, mentre venerdì si terrà la sesta e ultima Scinnuta dei Misteri con il simulacro dell’Addolorata.
Francesco Genovese
Il "Popolo" identifica la processione - oggi la quinta Scinnuta
Quinta Scinnuta, oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con il gruppo “L’Ascesa al Calvario”. Si tratta del gruppo a cui si identifica l’intera processione dei Misteri, sia per la bellezza del volto del Cristo e degli altri personaggi, sia per la sua maestosità che viene messa in risalto quando è adornato da importanti ornamenti argentei, primo tra tutti la settecentesca croce portata in spalla dal Cristo.
Il gruppo appartiene all’intero popolo e in passato fu assegnato agli jurnateri(lavoratori di giornata), bottai e fruttivendoli.
Come da programma, alle 17.30 si esibirà la banda musicale “Città di Paceco” diretta dal maestro Claudio Maltese, mentre alle 18.30 partirà dalla chiesa di San Domenico la stazione quaresimale con il vescovo e la parrocchie della prima interparrocchialità(San Lorenzo, San Nicola, San Pietro e San Francesco d’Assisi), e alle 19 il Vescovo Pietro Maria Fragnelli presiederà la concelebrazione Eucaristica al termine della quale, la banda intonerà altri brani del repertorio funebre.
La banda di Paceco accompagna il gruppo in processione fin dal 1978, rappresentando la più lunga collaborazione tra ceto e banda nella storia dei Misteri. La prossima settimana, le Scinnute al Purgatorio saranno tre con La Madre Pietà dei Massari martedì, la Madre Pietà del popolo mercoledì ed infine la Scinnuta dell’Addolorata venerdì, a mettere un punto agli appuntamenti quaresimali per quest’anno.
Sempre in tema di Misteri, lunedì prossimo alle 17.30 presso l’archivio diocesano sarà presentato il nuovo libro di Giovanni Cammareri dal titolo “La processione dei Misteri – dinamiche evolutive e frammenti di tradizione”.
Francesco Genovese
Pubblicato su LA SICILIA del 20 Marzo 2015
La processione dei Misteri a Trapani : il nuovo libro di Giovanni Cammareri
Sarà presentato Lunedì 23 Marzo alle 17.30, presso l’archivio storico Diocesano di Trapani(Corso Vittorio Emanuele, 38), il nuovo libro di Giovanni Cammareri dal titolo “La processione dei Misteri a Trapani - Dinamiche evolutive e frammenti di tradizione”
Interverranno anche:
Don Liborio Palmeri, Margherita Giacalone e Stefania La Via
Descrizione
La Processione dei Misteri a Trapani è un'opera il cui intento principale è quello di analizzare la dinamica evolutiva che ha caratterizzato questa manifestazione negli scorsi quattro secoli. È infatti un fenomeno assai complesso, una storia nella quale spettacolo e penitenza, preghiera e baldoria l'hanno fatta vivere attraverso il codice incerto di una tradizione confusa. È però anche epopea di un popolo che la aspetta con impazienza, una lunga storia di uomini che l'hanno esaltata, distrutta e ricostruita di continuo, in parallelo alle vicende di una città della quale la processione è anima.
L'afflato tra la gente (fedeli, appassionati, semplici curiosi e turisti) e la processione è un aspetto che intriga e affascina: nonostante l'anima popolare e la tradizione siano forse venute meno negli anni, a causa dei dannosi clamori mediatici che ne hanno dettato ritmi improvvisati e suggerito proposti illogici - come la vendita di diritti televisivi e processioni estive per turisti, la Processione dei Misteri a Trapani sopravvive ancora creando anzi malie suggestive e rinnovandosi completamente, consegnandosi alle nuove generazioni senza essere mai uguale a se stessa.
È proprio su questi punti che l'autore si concentra nella sua opera. Dalla storia ai gruppi sacri, alla tecnica di realizzazione delle statue, dalle vare alle decorazioni, passando per la Confraternita di San Michele alle Maestranze, fino ai cambiamenti che la Processione dei Misteri di Trapani ha subìto dall'origine fino a ora. Un testo completo che fa riflettere su una delle manifestazioni più seguite e popolari della Sicilia, che si svolge ogni anno il Venerdì Santo, quando migliaia e migliaia di persone si riuniscono per seguirla.
ISBN 9788857904405
176 pagine | 2015
Formato 15x21,5
Giovanni Cammareri:
Giornalista, scrive sul settimanale Il Monitor. Ha collaborato con Trapani Nuova e le riviste Il Panteco, Eventi e Sicilia in viaggio. È socio fondatore di Veste Rossa, associazione culturale internazionale nata a Taranto nel 2007 e socio del Comitato per la promozione immateriale Intangibile Cultural Heritage Network (Roma). Tra le sue pubblicazioni vi sono: La Settimana Santa nel Trapanese, passato e presente (1988) – primo premio al concorso letterario internazionale Emily Dickinson, Verona 1992; I Misteri nella sacra rappresentazione del Venerdì Santo a Trapani (1998); Primo passava San Giuseppe (2006); L’odore della cera (2007); Hanno Clonato San Calò(2014). È autore dei testi nel libro fotografico di Salvatore Brancati, Le feste del Val di Noto (2009). È vincitore del premio Jò Cultura 2013.
Per approfondimenti vai su http://www.darioflaccovio.it/libro.php/la-processione-dei-misteri-a-trapani-df0440_C967
Oggi la quarta Scinnuta: cresce l'attesa verso la Settimana Santa
Continuano gli appuntamenti quaresimali delle “Scinnute” oggi pomeriggio nella chiesa delle anime sante del Purgatorio con i gruppi “La sentenza” ed “Ecce Homo”, rispettivamente del ceto dei macellai e dei calzolai. Come da programma, alle 17.30 si esibirà in piazzetta la banda “G. Candela” di Buseto Palizzolo, che intonerà le caratteristiche marce funebri, per poi sospendere durante la recita del rosario in attesa dell’arrivo della stazione quaresimale dalla chiesa di San Domenico e la concelebrazione della Santa Messa al Purgatorio, presieduta dal Vescovo Fragnelli, al termine della quale ci sarà un’altra esibizione della banda.
Alla stazione quaresimale parteciperanno le parrocchie della seconda interparrocchialità, ovvero Sacro Cuore, M.S.S. Ausiliatrice, Santa Teresa e N.S. di Lourdes.
Con la Scinnuta di oggi, cresce la grande attesa verso i riti della Settimana Santa, che rappresentano una delle poche certezze di questa città: i Misteri e le processioni delle due Pietà, a ripetere fascinose usanze e tradizioni piene di pathos per le vie del centro Storico. Sono processioni che, nonostante gli svariati cambiamenti subìti con il trascorrere degli anni, continuano a mantenere saldo quel legame indissolubile che li lega alla città, che per l’intera settimana Santa si lascia travolgere dalle note struggenti intonate dalle bande tra un’annacata e l’altra: si tratta di veri e propri eventi che fino ad una decina di anni fa rappresentavano l’unica attrattiva turistica di tutta la stagione, al contrario dei giorni nostri, dove i Misteri hanno perso l’esclusiva, pur mantenendo però il primato tra le attrazioni turistiche di tutta la provincia.
Francesco Genovese
PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 13 Marzo 2015
Misteri: tra mostre e conferenze - oggi la terza scinnuta
Proseguono i riti quaresimali delle Scinnute nella chiesa del Purgatorio con i gruppi “La flagellazione” e “La coronazione di spine”, rispettivamente curati dal ceto dei muratori e dal ceto dei fornai. Come di consueto alle 17.30 ci sarà l’esecuzione delle tipiche marce funebri con la banda “Maestro Asaro” di Paceco, e alle 18.30 paritrà dalla chiesa di San Domenico, la via Crucis con il Vescovo Fragnelli e le parrocchie della terza interparrochialità, ovvero SS Salvatore, Sant’Alberto e Maria SS Annunziata, e a seguire sarà concelebrata la Messa.
Come accade sempre per la terza Scinnuta, oltre alla banda musicale, ci sarà l’esibizione del coro Trapani Mia che intonerà alcuni brani all’interno della chiesa poco prima dell’ultima esibizione della banda in piazza. La terza Scinnuta rappresenta il giro di boa verso la tanto attesa processione del Venerdì Santo, e di conseguenza si infittiscono gli appuntamenti legati ai riti.
Da domenica prossima e per le successive altre tre, sono previsti una serie di eventi promossi da un gruppo di persone appartenenti all’Unione Maestranze: una mostra fotografica e una conferenza presso la sede dell’Unione maestranze, un concerto di musica sacra nella Chiesa del Purgatorio, e una proiezione di filmati storici della processione ed un’altra conferenza presso la cappella dei “quattro Santi coronati”, sede del ceto dei muratori. Il programma completo dell’iniziativa intitolata “La strada della passione” è consultabile presso il sito web dell’Unione maestranze. A giorni saranno divulgati anche gli itinerari delle processioni delle due Pietà che si svolgono il martedì e il mercoledì Santo.
Francesco Genovese
Pubblicato su La Sicilia del 6 Marzo 2015