Domani si festeggia in processione San Francesco di Paola

sanfrancescotp_ericeSi svolgerà domani a partire dalle 16 in città, la tanto attesa e sentita processione di San Francesco di Paola protettore della gente di mare, ovvero la manifestazione religiosa trapanese che più di tutte le altre processioni che si svolgono durante l’anno, rappresenta l’anima e il cuore popolare dei trapanesi.

L’imponente statua realizzata da Giacomo Tartaglio nel 1729, varcherà la chiesa a lui dedicata portata in spalla da tantissimi devoti che si alterneranno sotto le aste fino a quando la processione non raggiungerà il quartiere di San Pietro, dove verrà posta sul tradizionale carro a ruote. Si tratta di una processione molto caratteristica che rappresenta un appuntamento imperdibile per il trapanese verace che la segue lungo tutto il suo percorso fino al rientro, tra i “Viva San Francescu di Paula” urlati dai devoti, le tradizionali marce allegre intonate dalla banda musicale “Città di Paceco” e le preghiere recitate da Mons. Filippi tra le strade che si riempiono di cera,  dove le atmosfere più suggestive si colgono non appena il Santo giungerà davanti il suo mare, sia nel momento in cui verrà gettata una corona al porto in memoria dei caduti in mare,  sia quando la processione raggiungerà il porto peschereccio, dove il Santo sarà portato davanti tutte le barche illuminate, i cui padroni omaggiano il proprio cero votivo, e appena terminato il giro tra i pescherecci, ci saranno i tradizionali fuochi pirotecnici prima della processione di rientro verso la chiesa intorno alle 23.30.

Sembrerebbe che domani sera, al contrario dello scorso anno, sarà ripristinata l’entrata in chiesa a spalla come tradizione vuole, con i devoti che faranno di tutto per potersi mettere sotto le aste, creando un caos piacevole davanti la piazza gremita di gente. Riguardo questa eventualità, il rettore della chiesa Mons. Filippi non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione in seguito alle aspre critiche sollevate riguardo l’entrata antistorica dello scorso anno.

Sempre domani, in un‘atmosfera totalmente diversa, San Francesco di Paola sarà festeggiato anche a Erice vetta con la storica processione della statua di legno che uscirà dalla chiesetta a lui dedicata alle 15.00 in punto, accompagnata dalla banda di Valderice, per far rientro dopo le 18. Il culto del taumaturgo cosentino, anche a Erice ha delle radici storiche, dove viene venerato, a differenza del capoluogo, come il protettore delle campagne e dei lavoratori della terra.

La statua, addobbata semplicemente da fiori e da tanti ex-voto, viene portata in spalla al grido di “W Santu Patri di li ‘razie”, dai membri di alcune famiglie che da molte generazioni hanno questo privilegio; tra i momenti più suggestivi di questa processione semplice ed ordinata, ci sarà la consueta benedizione delle terre sottostanti i due versanti del monte.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 13 APRILE 2013

 


Misteri 2013 : commento a caldo a fine processione

IMG_8015Ieri alle 14.20 in punto nella chiesa delle anime Sante del Purgatorio, è calato il sipario sull’edizione 2013 della solenne processione dei Misteri. E’ stata una processione dettata da infinite emozioni che hanno reso magico ogni momento del lungo corteo durato 24 ore.

La meravigliosa notte dei Misteri si è svolta seguendo i canoni della tradizione, ovvero i Sacri gruppi portati in spalla al solo suono dei tamburi e delle “ciaccule”, tra il luccichio degli argenti e i loro riflessi di luce sui prospetti delle case. In più è stato vissuto un momento che rimarrà nella storia come il passaggio notturno dei Misteri davanti la chiesa del Purgatorio; avvenimento che si è svolto per la prima volta in assoluto per cui tantissime persone si sono soffermate davanti la chiesa per assistere a questo passaggio storico dove molti gruppi hanno effettuato una “vutata” verso il portone della chiesa.

IMG_7736L’unica nota negativa della notte è stato l’eccessivo bivacco da parte di tanti giovani a base di alcool in piazza Lucatelli, che ha pagato il prezzo della rimozione della via Fardella dall’itinerario, ovvero la via che rappresenta ogni anno la meta principale per coloro i quali vogliono vivere la notte dei misteri diversamente. Nelle prime ore del mattino si sono ricomposte bande e processioni a Largo delle Ninfe che hanno portato i Misteri verso la strada del ritorno con un ritardo di oltre mezzora rispetto all’orario prefissato; tuttavia sono state così tante le emozioni che la fase di entrata ha regalato agli occhi dello spettatore, da sminuire qualsiasi tipo di problema logistico.

Tra le entrate più emozionanti meritano menzione quelle dei gruppi “La Separazione”, “Ecce Homo” , “Ascesa al Calvario” e “La spogliazione” oltre che a quelle di “Gesù nell’urna” e ovviamente dell’Addolorata. L’amministratore apostolico Alessandro Plotti ha seguito il passaggio dei Sacri gruppi dal balcone del Vescovado, visivamente affascinato da questa nostra processione. L’Arcivescovo ha dichiarato che questa processione è spettacolare nella sua grandezza, dove il senso religioso e la spettacolarizzazione si fondono agli occhi sia dei curiosi che dei devoti.

Plotti, poco prima del rientro dell’Addolorata, si è complimentato con la cittadinanza per questa nostra tradizione profonda, fatta di uomini e donne che la rendono viva. Inoltre ha invitato la cittadinanza a festeggiare la resurrezione oggi pomeriggio alle 17, sempre dalla chiesa del Purgatorio con la processione del Risorto, che dopo un breve itinerario, farà rientro in chiesa per la celebrazione della Santa Messa presieduta da Plotti.

Intanto le strade piene di cera sono state già pulite e il ricordo di questa bella processione diventa già l’inizio del conto alla rovescia per l’edizione 2014 dei Misteri che cadrà il 18 di aprile.

Francesco Genovese


Misteri 2013 - commenti a caldo dopo l'uscita

IMG_6782Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice durante la fase di uscita della processione dei Misteri, per la quale la lunga attesa durata un anno, è svanita non appena si è aperto il portone della chiesa delle anime Sante del Purgatorio, dopo una breve preghiera recitata dall’amministratore apostolico Alessandro Plotti.

L'Arcivescovo ha invitato a riflettere sul sacrificio che Gesù Cristo ha fatto per tutti noi; un sacrificio descritto da questi gruppi che escono in processione. Il lungo corteo ha iniziato a snodarsi alle 14.00 in punto, proprio come l’orologio fermo, installato pochi giorni fa, sul tetto della “casa dei misteri”; ad uno ad uno i Sacri gruppi portati in spalla dai portatori, sia retribuiti che volontari, sono stati annacati come tradizione vuole, ripetendo le usanze di sempre come un libro scritto.

Non sono mancati i momenti di raccoglimento in memoria di consoli o affini deceduti, momenti durante i quali il silenzio avvolgeva l’intera piazza, mentre da lontano echeggiavano le marce dei gruppi già in strada; un breve applauso e poi ancora le struggenti marce funebri, tra un colpo di “ciaccula” e un’annacata. Sempre a causa di un lutto, il gruppo del “Trasporto al Sepolcro” è uscito dalla chiesa accompagnato soltanto dal suono dei tamburi, per poi far attaccare la banda poco prima dell'arco di via Papa Giovanni XXIII.

Gli occhi dei portatori trasmettevano un’emozione particolare, figlia del profondo legame che li lega con questi Sacri Gruppi, che di generazione in generazione, oltre ad affascinare ed emozionare, creano anche invidie e rivalità tra i ceti che sembrano quietarsi in questo giorno di passione. Peccato che come accade negli ultimi anni, il lato poetico dell’uscita dei Misteri, viene spento dai soliti atteggiamenti pavoneggianti da parte di molti consoli appartenenti all’unione maestranze. Ma anche questo è parte integrante della spettacolarizzazione che questa processione ha assunto nel corso del tempo e sopratutto negli ultimi trent'anni; una spettacolarizzazione che ha reso si, la processione più imponente, ma a discapito di quella semplicità che ormai non c'è più.

Basta vedere l'orario in cui l'Addolorata ha varcato il Purgatorio:quattro ore sono un po' troppe per far uscire i Sacri Gruppi, e rispetto alle ultme edizioni sotto la presidenza Buscaino, la fase iniziale della processione si è persa in un po' di lungaggini. Tuttavia tutto e perfettibile e soltanto nel primo pomeriggio di oggi, quando i Misteri saranno rientrati al Purgatorio, si potranno tirare le somme su questa prima processione targata Ignazio Bruno, eletto presidente dell'Unione Maestranze lo scorso maggio. Poco dopo l'uscita, i Sacri Gruppi hanno percorso le vie più caratteristiche del centro storico, dalla via Garibaldi al quartiere di San Francesco di Paola, per poi passare da via San Michele, luogo dove sorgeva la chiesa omonima, sede originaria dei Misteri distrutta dai bombardamenti del 1943.

In piazza Vittorio Veneto, come accade da qualche anno, è stata allestita una zona riservata agli anziani e disabili, per assistere al passaggio della lunga processione. Suggestivo come sempre il passaggio da Via delle Arti, e via Torrearsa. Il lungo corteo poi ha preso “respiro” percorrendo le vie per così dire più nuove e più larghe come Corso Italia, Via XXX Gennaio, Via Osorio e Via Spalti, poco prima dell'arrivo in piazza Vittorio Emanuele, dove i gruppi hanno sostato.

E' di notte però che i Misteri cambiano volto, assottigliando la lunghezza dell'intero corteo, che a tempo del suono dei tamburi hanno percorso altre antichissime vie. L'entrata del primo gruppo nella chiesa del Purgatorio è prevista per le 8.00, a ripetere ancora una volta la fase più attrattiva di tutta la processione, tra le lacrime di tanti addetti ai lavori che vedono finire dopo 24 ore, la processione a cui tengono di più, per la quale bisogna attendere un altro anno.

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Curiosità

La processione dei Misteri, pur conservando nel corso degli anni determinate caratteristiche, ha subito dei cambiamenti sostanziali che la rendono totalmente diversa rispetto alle origini. Il primo esempio più tangibile di questi cambiamenti è il diminuire del numero dei massari che trasportano i gruppi. La figura dei massari risale intorno alla fine del 1800, che dietro pagamento avevano l'onere di portare in processione i gruppi al posto dei rappresentanti delle maestranze. Anticamente si trattava di un onere molto più difficile rispetto ai giorni nostri, poiché i gruppi non si adagiavano sui cavalletti. Da una decina di anni a questa parte, questa figura si è sempre più assottigliata, sostituita da numerosi giovani volontari che portano in spalla i propri gruppi. Quest'anno infatti, più della metà dei gruppi si sono avvalsi dell'ausilio di volontari, alcuni alternandosi ai massari retribuiti ed è probabile che nel prossimo futuro, la figura del massaro rischia di scomparire. Altro segno evidente del passare del tempo è l'utilizzo della cera, sia tra i processionanti che sui gruppi. Sono stati pochissimi infatti, i gruppi le cui processioni si sono avvalsi dell'utilizzo dei ceri accesi, sostituiti da mazzettini di fiori finti, corone di rosari o addiritura, piccole lanterne elettriche che stonavano decisamente rispetto al contesto. Niente più “ciauru di cira” come si usa dire durante i riti della Settimana Santa, dove anche i Misteri che utilizzano pesanti ceri votivi sono in minoranza rispetto all'intera serie. Infine, tra le curiosità di quest'anno, non si può non menzionare il ritorno della “Ciacculata” da parte dei 20 capiconsole che, a un quarto d'ora dall'inizio della processione, si sono disposti in piazzetta e hanno suonato contemporaneamente le loro “ciaccole”; sembrerebbe che questo discutibile rito, introdotto durante gli anni della presidenza “D'Aleo” e rimosso dalla presidenza Buscaino, venga effettuato in ricordo di tutti coloro che non ci sono più, anche se più che un qualcosa in memoria di qualcuno, si accosta maggiormente ad un rituale festoso che non dovrebbe avere niente a che vedere con questa processione sempre più lontana dal vero senso religioso che rappresentano i Sacri Gruppi.

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Commento

I diciotto gruppi scultorei più i due simulacri, sono stati realizzati in legno, tela e colla tra il XVII e il XVIII secolo dalle fiorenti botteghe artigiane trapanesi, che furono incaricate di creare i singoli gruppi che rappresentassero determinati passi della passione e della morte di Cristo. Si dice che nell'iconografia dei vari personaggi, gli artisti si ispirarono a personaggi realmente esistiti a quei tempi. Di sicuro, alle origini di questa antica procesione, perno dei riti e degli eventi di questa città, i trapanesi di allora non immaginavano di assistere ad un qualcosa che durasse così tanto nei secoli, per cui gli aspetti organizzativi, pur attenzionandosi maggiormente verso la religiosità, erano un po' più spartani rispetto ai giorni nostri. Eppure non sono mancate le occasioni per distruggere questo nostro bagaglio culturale, come i bombardamenti del '43, le rovinose cadute dei portatori di un tempo e  la crisi della processione poco prima della creazione dell'Unione Maestranze, che nel 1974 seppe prendere le redini di questa nostra tradizione che stava perdensosi su se stessa. Ieri, in una piazza Purgatorio gremita, c'è stata ancora una volta la conferma che la processione dei Misteri è un rito che si identifica totalmente negli occhi, nell'anima e nel cuore dei trapanesi, che durante l'anno non aspettano altro che assistere al passaggio dei Gruppi per le strade della città. E' la storia di intere generazioni che hanno visto le proprie vite intrecciarsi con questo appuntamento che assomiglia ad un capodanno, dove le varie edizioni che si concludono, rappresentano il momento in cui si ricomincia a lavorare per l'edizione successiva. Una storia che, nel corso dei secoli fino a pochi anni fa non vedeva nemmeno festeggiare la resurrezione, e che si incentrava soltanto su questi venti gruppi che a tempo di musica funebre, sembrano rappresentare un qualcosa di vivo e di animato. Se a distanza di quattro secoli, la processione dei Misteri continua a vivere, e continua ad attirare migliaia di turisti affascinanti dalla sua imponenza, è grazie a quei trapanesi che si prodigano durante tutti e 365 giorni dell'anno affinchè questa tradizione si tramandi tra la gente. Nonostante ciò, la strada è ancora lunga, poiché sono tanti gli aspetti negativi che rischiano di riportare la processione al periodo di crisi degli anni '70, perchè la processione così gestita dall'Unione Maestranze, è troppo soggetta alle decisioni di chi prende le redini ogni tre anni. La processione invece avrebbe bisogno di alcune certezze, come un itinerario che non cambi di anno in anno e una maggiore attenzione all'aspetto comunicativo della stessa, perchè tra qualche ora, non appena i Sacri Gruppi saranno tutti al Purgatorio, ogni problematica che affiora durante un'edizione, viene immediatamente dimenticata e messa a tacere per un anno, quando in preparazione della prossima edizione, ci si ritroverà ad affrontare sempre gli stessi problemi.

 

Francesco Genovese

Servizio pubblicato su LA SICILIA DEL 30 Marzo 2013


Misteri in centro storico

IMG_3963Prende il via oggi alle 14.00 in punto dalla chiesa delle anime Sante del Purgatorio, la solenne processione dei Misteri. Sarà un’edizione molto particolare, poiché come due anni fa è stato approvato un fascinoso itinerario limitato al centro storico, ovvero il contesto più adatto da dove far transitare queste meravigliose opere d’arte che rappresentano passione e morte di Cristo.

Sarà l’edizione dalle tante “prime volte”: prima processione dopo quindici anni, senza il Vescovo emerito Miccichè, prima processione vissuta dall’Arcivescovo Alessandro Plotti, e prima processione che vede Ignazio Bruno in qualità di presidente dell’Unione Maestranze. Tante sono le aspettative legate alla buona riuscita di questa processione, poiché come si è già visto in passato, uno dei fattori principali per un’ottima riuscita in termini di organizzazione, è l’unione tra i ceti che compongono l’associazione fondata nel 1974.

IMG_6483Sembrerebbe infatti che al momento ci siano delle spaccature all’interno dell’unione maestranze che di certo non fanno respirare quel clima di serenità necessario per regalare agli occhi degli spettatori una sola ed unica processione; clima che è peggiorato dopo la discutibile decisione da parte del ceto dei muratori, di far piantonare quattro incappucciati dalla divisa totalmente nera e senza simboli religiosi, davanti la sede de “La flagellazione” in via Nunzio Nasi durante il passaggio delle due Madri Pietà lo scorso mercoledì. A seguito di questa inspiegabile provocazione, fatta senza dubbio in un momento sbagliato, sono sorti non pochi malumori tra gli addetti ai lavori che l’hanno giudicata vergognosa.

Tornando alla processione di oggi, tutti i gruppi avranno la propria banda musicale ad intonare le struggenti marce funebri che fanno da colonna sonora al passaggio dei Misteri tra le strade della nostra città che, in occasione del venerdì Santo, assume una bellezza particolare che viene colta anche dai molti turisti giunti qui per l’occasione e che si spera andranno via con un buon ricordo. Grande atmosfera ieri nella chiesa del Purgatorio durante la vestizione dei Sacri gruppi; la casa dei Misteri è stata presa d’assalto sia dai tanti visitatori soprattutto nelle ore pomeridiane, che dagli addetti ai lavori.

Tutto è pronto dunque, e non rimane che attendere l’apertura del pesante portone, che sarà accompagnata dal suono dei caratteristici tamburi che faranno da apripista in tutte le strade del percorso, e poi ci sarà il ripetersi delle più profonde usanze, come l’esecuzione di ben determinate marce funebri per dei precisi momenti all’interno della lunga processione che continuerà fino a domani, quando il Sacro volto dell’Addolorata rientrerà in chiesa davanti a centinaia di persone che riempiranno piazzetta Purgatorio per vivere anche per quest’anno una nuova pagina di storia.

Francesco Genovese

 


Cantiere aperto al Purgatorio in vista dei Misteri

IMG_5428Si è concluso ieri il “primo tempo” delle processioni della settimana Santa trapanese; altissima è stata l’affluenza della gente che si è riversata per le strade del centro storico in occasione delle processioni delle due Pietà, nonostante la bassa temperatura e il fastidioso vento.

Grande affluenza anche durante il tradizionale scambio del cero, nonostante si sia svolto con quasi due ore di anticipo.  Per il resto è stato un ripetersi di usanze e tradizioni, a volte in un modo un po’ troppo pomposo, per le strade antiche di una città la cui storia viaggia a pari passo con la storia di questi riti, dove l’echeggio dei tamburi e delle marce funebri, sembrano segnare il tempo che scorre, tra i cambi generazionali degli addetti ai lavori e gli unici due punti fermi, ovvero la bellezza intramontabile di questi due quadri antichi, tra il volto rassegnato della Pietà dei massari e il sorriso speranzoso della Pietà del popolo.

Da oggi la città si prepara per l’affascinante e imponente processione dei Misteri di domani: la chiesa del Purgatorio è già un cantiere aperto, pieno di addetti ai lavori per la vestizione e la preparazione dei Sacri Gruppi. I momenti più salienti sono sempre quelli legati alla vestizione de “L’Ascesa al Calvario” nel pomeriggio di oggi e in serata quella del simulacro dell’Addolorata, per non parlare poi della vestizione del gruppo “Ecce Homo” con lo splendido balcone d'argento. Tuttavia non si può negare che, nel momento in cui vengono adornati da fiori e argenti, tutti i Sacri gruppi assumono un fascino particolare.

Oggi alle 10.00 in Cattedrale, sarà celebrata la Santa Messa del Crisma alla quale parteciperanno tutti i sacerdoti della Diocesi; si tratta una solenne celebrazione dove verranno benedetti dall’Arcivescovo Alessandro Plotti, l’olio dei catecumeni, l’olio degli infermi e il Sacro Crisma. La funzione sarà anticipata da un breve corteo con tutti i sacerdoti, che partirà dalla chiesa del Collegio dopo un breve momento di raccoglimento. Alle 19.00 invece, sempre in Cattedrale, si celebrerà la messa vespertina pontificale che prevede il rito della “Lavanda dei Piedi”, dove Mons. Plotti, laverà i piedi a 12 detenuti della casa circondariale di San Giuliano. Al termine della funzione, inizia la tradizionale visita degli altari della reposizione, erroneamente chiamati “sepolcri”, in tutte le parrocchie della città; la tradizione popolare vuole che ogni persona debba visitarne un numero dispari.

Ritornando ai Misteri, oggi alle 11.00 presso la biblioteca Fardelliana sarà presentata la monografia “La separazione” a cura del ricercatore archivistico Salvatore Accardi, che interverrà insieme al capopoconsole del ceto degli orefici Mimì Giaramida e la restauratrice Maria Rita Morfino.

Francesco Genovese

Pubblicato su LA SICILIA del 28 marzo 2013


Oggi la Pietà del popolo

IMG_5836_2Prende il via oggi alle 14.00 dalla chiesa del Purgatorio, la seconda processione della Settimana Santa con la Madre Pietà del popolo, a cura del ceto dei fruttivendoli. Si tratta di una processione dalla altissima connotazione popolare, che da sempre, anche quando essa era curata dalla “compagnia di Sant'Anna”, ha avuto un largo seguito di gente, maggiore rispetto alla processione della Pietà dei Massari, che in origine avveniva in un contesto prettamente rionale.

Ai giorni d'oggi c'è poca differenza tra le tue processioni, poiché i trapanesi, sopratutto negli ultimi anni, non mancano mai a questi due importanti appuntamenti nel segno della tradizione, la stessa tradizione che verrà ripetuta oggi intorno alle 18 non appena la Pietà del popolo passerà di fronte la capanna della Pietà dei massari allestita in piazza Lucatelli per il rinnovo dello scambio del cero, in ricordo della pace suggellata tra le famiglie di San Rocco e la Compagnia di San'Anna nel 1885. Tale avvenimento è legato a dei problemi di invidia e rivalità tra le due fazioni, poiché i confrati di Sant'Anna non digerivano il fatto che la Pietà dei massari rimaneva venerata in un altare a Piano San Rocco(l’attuale piazza Lucatelli), per almeno un giorno; a suggello della pace tra i confrati e le famiglie di San Rocco, fu deciso di far “incontrare” simbolicamente le due Pietà, togliendo ogni tipo di astio.

Quella di oggi sarà una giornata ricca di atmosfere particolari piene di emozioni divise tra Sacro e profano, annacate dopo annacate, tra “colpi di ciaccula”, preghiere e marce funebri, tutte di un fiato fino a quando le due Pietà non rientreranno nella chiesa del Purgatorio, il cui portone si spalancherà nuovamente dopodomani con la processione dei Misteri.

Questo il percorso: Via San Francesco d’Assisi, Via Gen. E. Fardella, Via Lombardi, Via Libertà, Via Garibaldi, Via Torrearsa, Arco delle Arti, Via delle Arti, Via Barone Sieri Pepoli, Piazza Cuba, Via Crociferi, Via Magistrale, Via Aperta, Via Badiella, Via San Francesco  di Paola, Piazza San Francesco di Paola, Via Mercè, Via XXX Gennaio, Corso Italia, Piazza Sant’Agostino, Piazza Scarlatti, Piazzetta Saturno, Via Torrearsa, Viale Regina Elena, Piazza Gen.C.A., Piazza Lucatelli, Via Turretta, Corso Vittorio Emanuele, Via G. Verdi, Via Nunzio Nasi, Via E. Fardella, Via San Francesco d’Assisi, Via Barlotta, Via G. Tartaglia, Via Nunzio Nasi, Via Serisso, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Jolanda, Via Cucuzzella, Via Sant’Anna, Via Santa Lucia, Corso Vittorio Emanuele, Via Carolina, Largo delle Ninfe, Via Carolina, Corso Vittorio Emanuele, Via Corallai, Via G. Tartaglia, Via Custonaci, Via Corallai, Corso Vittorio Emanuele, Via Gen. D. Giglio Piazza Purgatorio, Chiesa Anime Sante del Purgatorio, dove l'entrata è prevista dopo le 22.30

 

Francesco Genovese

PUBBLICATO PARZIALMENTE SU LA SICILIA DEL 27 MARZO 2013


Oggi la processione della Pietà dei Massari

IMG_5850Iniziano oggi pomeriggio in città le tanto attese processioni della Settimna Santa; alle 16 in punto, accompagnata per tradizione dalla marcia funebre “Pensiero” eseguita dalla banda musicale “Città di Paceco”, dalla chiesa del Purgatorio inizierà la Sacra processione della Madre Pietà dei Massari a cura degli “eredi facchini di piano San Rocco”.

Si tratta di una processione dal sapore particolare, dove sentimenti ed emozioni tenuti a bada per un anno, riaffiorano non appena la Sacra icona incastonata sulla vara in stile neoclassico, inizia a percorrere il suo tragitto per le strade del centro storico, ripetendo tante piccole usanze e tradizioni, come le “annacate” e le “vutate” in dei precisi punti del percorso, le marce funebri, i tanti giovani che si alternano sotto le aste, e l'associazione delle cinque famiglie di San Rocco, che curano la processione di generazione in generazione, anche se va sottolineato che negli ultimi anni, si è persa un po' la semplicità e quindi il fascino che contraddistinguevano questa antica processione, il cui percorso si snoderà per le seguenti vie:

Via San Francesco d’Assisi, Via Turretta, Corso Vittorio Emanuele, Via Torrearsa, Piazza Saturno, Via Sant’Agostino, Piazza Sant’Agostino, Corso Italia, Via Carrara, Vicolo Aperta Via Aperta, Via Todaro, Piazza San Francesco di Paola, Via San Francesco di Paola, Via Badiella, Via Aperta, Via Beatrice, Via Crociferi, Piazza Cuba, Via Barone Sieri Pepoli, Via delle Arti, Via Torrearsa, Corso Vittorio Emanuele, Via Gen. E. Fardella, Via San Francesco d’Assisi, Via Barlotta, Via G. Tartaglia, Via Custonaci, Via Corallai, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Jolanda, Corso Vittorio Emanuele, Via Libertà, Piazza Matteotti, Via Libertà, Via Torrearsa, Viale Regina Elena, Piazza Gen. C. A. Dalla Chiesa, Piazza Lucatelli con sosta notturna nella cappella . Il giorno dopo, attorno alle 22,30, la Pietà uscirà dalla cappella ed inizierà la processione di ritorno verso il Purgatorio, passando  per via Turretta, via Nunzio Nasi, Via E. Fardella, Corso Vittorio Emanuele, Via Serisso e via San Francesco d'Assisi; l'entrata in chiesa è prevista intorno alle 00:30.

Francesco Genovese

Pubblicato parzialmente su LA Sicilia del 26 marzo 2013


Calato il sipario sulle scinnute: al via la Settimana Santa 2013

IMG_5961Calato il sipario anche per quest’anno sulle scinnute quaresimali dei misteri. Ieri l’atto conclusivo con la scinnuta più sentita e più attesa, ovvero l’appuntamento dedicato al simulacro dell’Addolorata che, con la sua meravigliosa espressività carica di dolore, chiude degnamente la tanto amata processione dei Misteri. La chiesa era gremita di fedeli, sia durante la messa che dopo, così come la piazza antistante, la stessa piazza che ha fatto da palcoscenico per l’esibizione delle marce funebri in tutti gli appuntamenti quaresimali e che la prossima settimana sarà il perno principale di tutte le processioni della settimana Santa.

Il grande seguito sempre in crescendo che si è riscontrato in occasione delle scinnute di quest’anno, non è altro che l’espressione più evidente di quanto sia importante per i trapanesi il ripetersi delle tradizioni più genuine e popolari, da sempre legate ai Sacri gruppi dei misteri. Tuttavia, pur considerando i patologici cambiamenti dettati dal tempo, non si può non evidenziare il sempre più incessante stravolgimento che le scinnute hanno subito nel corso degli anni, poiché nei venerdì di quaresima, i ceti hanno preso il sopravvento sui gruppi e su ciò che essi rappresentano, dove le pavoneggianti sfilate da parte dei rappresentanti di alcuni ceti, non hanno niente a che vedere con il vero senso delle scinnute, per non parlare poi delle fuorvianti “discese” di più gruppi contemporaneamente, che riducono una tradizione così antica in una mera apparizione da vetrina e niente più.

Ad ogni modo, per il trapanese verace poco cambia se le scinnute stanno andando verso questa direzione poiché in un certo senso, esse rappresentano una sorta di anteprima dei tanto attesi riti della Settimana Santa.

In vista della processione dei Misteri, ieri mattina sono state presentate le tre nuove aureole che saranno poste sui personaggi del gruppo Sacro “La Separazione” in occasione della ormai imminente processione dei Misteri. I tre componenti argentei sono stati realizzati dagli alunni del “Liceo artistico del designer del gioiello e del corallo”, in conformità alle originali, in particolare da Francesco Bonanno sotto la supervisione della prof. Giuseppa Rizzo e dell’assistente Irene Parrinello, nonché dal preside Vincenzo Di Stefano. Alla presentazione hanno assistito un nutrito numero di appassionati e devoti, per ammirare le tre nuove splendide aureole, la cui realizzazione è stata donata dal capo console del ceto degli orefici(che cura la processione del Sacro Gruppo) Mimì Giaramida.

Iniziano domani i riti della Settimana Santa in provincia con la ormai tradizionale Via Crucis di Buseto Palizzolo. Si tratta di sedici quadri viventi realizzati con tanta passione dagli abitanti busetani, coadiuvati dalla Confraternita del Crocifisso. Insieme ai quadri viventi, c’è anche la processione del cinquecentesco crocifisso ligneo. La processione vivente è accompagnata da bande musicali che intonano le struggenti marce funebri, tranne che per l’unico gruppo sulla resurrezione che è accompagnata da musica sinfonica.

Si prosegue lunedì nel parco urbano di Misericordia a Valderice con la “Via Crucis e Via Lucis” giunta alla terza edizione, che prevede la rappresentazione di dieci scene statiche viventi sulla passione di Cristo.

Per quanto riguarda la processione dei Misteri, domani pomeriggio i Sacri gruppi saranno spostati all’interno della chiesa secondo una ben precisa disposizione per permetterne la preparazione in vista delle processioni, con al centro la Madre Pietà dei massari che uscirà in processione martedì Santo, giorno in cui iniziano i riti della settimana Santa in città; la Sacra icona sarà portata in spalla per le vie del centro storico e nella tarda serata entrerà in una cappella che annualmente viene allestita in piazza Lucatelli, dove sosterà tutta la notte.

L’indomani, mercoledì Santo, uscirà in processione la Madre Pietà del popolo che effettuerà un lungo percorso sempre snodato nel centro storico; non appena la Pietà del popolo passerà davanti la cappella dove è custodita la Pietà dei Massari, si effettuerà il tradizionale “scambio del cero”. Nella serata di mercoledì, mentre la Pietà del popolo effettuerà il tragitto di rientro in chiesa, la pietà dei Massari andrà di nuovo in processione, per rientrare anch’essa, nella chiesa del Purgatorio.

I riti di passione culmineranno ovviamente venerdì Santo con la tanto attesa processione dei Misteri, che rappresenta senza ombra di dubbio, una delle più fascinose processioni del venerdì Santo esistenti in Italia.

Francesco Genovese

Pubblicato PARZIALMENTE su LA Sicilia del 23 marzo 2013