iMisteri - la prima app gratuita per iPhone e iPad sulla Processione dei Misteri di Trapani
La più bella e più caratteristica processione del Venerdì Santo in Italia.
Diciotto Sacri Gruppi e due simulacri che percorrono per ventiquattro ore, le vie della città siciliana, città di mare, dove le tradizioni vivono radicate dentro la maggior parte dei cittadini.
Questa app, oltre ad essere descrittiva, fornisce anche l'itinerario 2013 della processione e il calendario degli appuntamenti quaresimali (Le Scinnute), più una raccolta di video esterni sulla processione e approfondimenti vari.
Testi e foto di Francesco Genovese
Edizioni Trapani Welcome
Sito di supporto: http://misteriditrapani.trapaniwelcome.it
Prendono il via il 15 frebbraio le Scinnute
Prendono il via il prossimo 15 febbraio i tradizionali riti quaresimali delle Scinnute con i gruppi “La lavanda dei piedi”, “Gesù nell’orto”, “L’arresto” e “La caduta al Cedron”. Si prosegue il 22 febbraio con “Gesù dinanzi ad Hanna” e “Gesù dinanzi ad Erode”, venerdì 1 marzo con “La flagellazione” e “La coronazione di Spine”, mentre l’8 marzo sarà la volta dei gruppi “La Sentenza” ed “Ecce Homo”. Quinta Scinnuta il 15 marzo con “L’ascesa al Calvario”, poi martedì 19 marzo con la “Madre Pietà dei Massari” e mercoledì 20 con la “Madre Pietà del popolo”.
Quest’ultima si svolgerà eccezionalmente nella chiesa del Purgatorio, poiché la chiesetta dell’Addolorata in Corso Vittorio Emanuele è sottoposta a dei lavori di restauro che ha comportato lo spostamento della vara barocca sulla quale è incastonato il quadro della Pietà, al Purgatorio, da dove sicuramente uscirà in processione il mercoledì Santo.
I riti delle Scinnute termineranno venerdì 22 marzo con il simulacro de “L’addorolata”.
Intanto fervono i preparativi per i riti della Settimana Santa che culmineranno con la processione dei Misteri il 29 marzo. Grazie all’impegno del nuovo consiglio di amministrazione dell’Unione Maestranze presieduto da Ignazio Bruno, quest’anno l’itinerario è stato approvato in tempi rapidi, a differenza delle precedenti edizioni.
La novità principale è che i Sacri Gruppi torneranno a percorrere interamente il centro storico, senza la Via Fardella e con la sosta in Piazza Vittorio. Tra le altre novità ci sarà il passaggio diurno in Via Ammiraglio Staiti tra la via XXX Gennaio e la via Spalti, il passaggio notturno in Via San Francesco D’Assisi al posto della via Nunzio Nasi ed infine il ritorno della Via Giudecca, sempre di notte, dopo ben undici anni; il caso vuole che l’ultima volta risale al 29 marzo del 2002, lo stesso giorno in cui usciranno i Misteri quest’anno.
Ad ogni modo, nonostante la bellezza indiscutibile dell’itinerario approvato, non mancheranno di certo le polemiche, tra i sostenitori della via Fardella, il perenne fantasma dei possibili ritardi in processione e le rituali lamentele da parte degli addetti ai lavori per le “esigue” offerte raccolte; sono cose di routine per una processione così imponente quanto difficile da organizzare, dove la componente economica andrebbe senza dubbio rivalutata in difetto, a beneficio della semplicità perduta.
Francesco Genovese
PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 31 GENNAIO 2013
Processione dei Misteri di Trapani 2013 - approvato l'itinerario
L'Unione Maestranze di Trapani ha approvato l'itinerario dell'edizione 2013 della processione dei Misteri. Il nuovo presidente Ignazio Bruno, insieme al nuovo consiglio di amministrazione in carica dallo scorso maggio, ha mantenuto la promessa di stilare l'itinerario entro l'anno, che ovviamente, pur essendo approvato dall'Unione Maestranze, sarà vagliato dalle autorità competenti per l'approvazione finale.
Aggiornamento del 24 Gennaio 2013: A seguito della conferenza di servizio tenutasi in data odierna, l'itinerario è stato approvato definitivamente, con una sola modifica che vede la rimozione di piazza Umberto Primo e Via Scontrino, sostituite da Viale Regina Margherita e Via Palmerio Abate subito dopo la sosta in piazza Vittorio.
Si tratta di un bell'itinerario limitato al centro storico, senza la via Fardella e con la sosta a Piazza Vittorio Emanuele.
Ecco il dettaglio del percorso:
Piazza Purgatorio
Via Gen. Domenico Giglio
Via Papa Giovanni XXIII
Piazza Matteotti
Via Libertà
Via Garibaldi
Piazza Vittorio Veneto
Via XXX gennaio
Via Mercè
Largo S. Francesco di Paola
Via Todaro
Via Aperta
Via Magistrale
Via San Michele
Via Sant’Elisabetta
Largo Franchì
Via Buscaino
Piazzetta Cuba
Via Barone Sieri Pepoli
Via delle Arti
Via Torrearsa
Piazza Saturno
Via Sant’Agostino
Corso Italia
Via XXX gennaio
Via Ammiraglio Staiti
Via Spalti
Piazza Vittorio Emanuele
SOSTA
Piazza Vittorio Emanuele
Viale Regina Margherita
Via Palmerio Abate
Via Osorio
Via XXX gennaio
Via Giudecca
Via Carrara
Via San Pietro
Largo San Giacomo
Via Biscottai
Piazza Scarlatti
Via Teatro
Via Torrearsa
Piazza XXVIII novembre
Piazza Gen. Carlo A. dalla Chiesa
Piazza Lucatelli
Via San Francesco d’Assisi
Via G. Barlotta
Via Tartaglia
Via Corallai
Corso Vittorio Emanuele
Piazza Generale Scio
Viale Duca d’Aosta
Via Cristoforo Colombo
Via G. Da Procida
Via Silva
Piazza Scalo d’Alaggio
Via Piloti
Largo delle Ninfe
Via Carolina
Piazza Generale Scio
Corso Vittorio Emanuele
Via Turetta
Via San Francesco d’Assisi
Piazza Purgatorio
Si scaldano dunque i motori verso la tanto attesa processione del venerdì Santo, per scrivere una nuova pagina di storia in questa città che vive attorno alle sue tradizioni storico-religiose.
Francesco Genovese
La città pronta al Ferragosto Mariano
Terminati i festeggiamenti in onore del Santo patrono Alberto, in città cresce l’attesa per i più sentiti festeggiamenti in onore della Madonna di Trapani, copatrona della città e patrona della Diocesi.
Il ferragosto trapanese è sempre stato incentrato sulla festa in onore della Madonna di Trapani, e in un certo senso rappresenta il massimo che possa offrire la città falcata ai cittadini residenti, ai villeggianti e ai turisti.
Come da tradizione, i festeggiamenti mariani, iniziati il primo di agosto con la quindicina, raggiungono il fulcro principale dal 13 al 16 di agosto. Lo storico Serraino ci racconta, tramite i suoi libri, che originariamente la data effettiva della festa culminava il giorno 15, fino al 1762 quando fu deciso di fissare la data di festa il 13 di agosto, facendo storcere il naso ai Carmelitani di allora che non furono chiamati in causa dal Vescovo Palermo che insieme al Clero e al Senato avevano chiesto il benestare a Papa Clemente XIII.
Soltanto nel 1908, sotto il Vescovo di allora Mons. Raiti, fu deciso di instituire la festa definitivamente, come ai giorni nostri, per il 16 agosto.
Come ben sappiamo, la processione per le vie del centro della copia lignea, risale al 1829, mentre furono 23 i trasporti storici della meravigliosa statua in marmo paro custodita in Santuario, gran parte dei quali avvennero soltanto in occasioni particolari, come pestilenze, guerre o invasioni, tranne per gli ultimi trasporti(1920, 1935, 1947, 1950 e 1954) che furono delle vere e proprie giornate festose che prolungavano di un po’ di giorni la festa in onore della Madonna. In queste occasioni c’erano anche degli avvenimenti paralleli come corse di cavalli, gare di nuoto, luminarie e altri giochi vari che coinvolgevano la popolazione intera.
Negli anni a seguire, la speranza di poter vedere in processione la statua originale, è rimasta soltanto una lontana utopia. Ad ogni modo, il 16 di agosto si è sempre svolta la tradizionale processione della copia lignea, a cui si aggiunse intorno agli anni ’80, anche il rito dello sbarco con una breve processione, che avviene sempre il 13 di agosto. Tra gli avvenimenti paralleli di ogni festa della Madonna, va ricordata la fiera che fino alla metà del XVI secolo veniva allestita nel recinto del convento dell’Annunziata per quindici giorni, in cui tutti i mercanti potevano vendere la propria merce, senza pagare alcun dazio. Anche la fiera ovviamente ha subìto dei cambiamenti, sia nella forma che nel luogo. Non si può per esempio dimenticare quando veniva allestita sia in piazza Vittorio Emanuele che lungo il perimetro della villa comunale, mentre ai giorni nostri, essa viene allestita per soli dieci giorni nella zona del palazzetto dello sport, dove sicuramente ha perso il fascino di una volta.
Ritornando ai riti mariani, intorno alla fine del 1600, il giorno di ferragosto era un giorno importante per i condannati per debiti civili che per quell’occasione venivano scarcerati. All’interno del Santuario, avveniva anche la cosiddetta “tirata dei sette veli” che coprivano la statua della Madonna, in occasione del quale venivano sciolti i voti e avvenivano anche delle guarigioni miracolose sugli ossessi e gli spiritati che, non appena venivano tirati i veli, gridavano “Viva Maria SS di Trapani”.
La storia quindi ci narra quanto profondo è il legame che questa città, nel corso dei secoli, ha instaurato attorno alla devozione mariana; basta andare al Santuario nei giorni di quindicina per capire che questo forte legame continua a persistere di generazione in generazione, ed è sicuramente una cosa che inorgoglisce il trapanese verace e devoto che vede nel volto della meravigliosa e secolare statua, un’entità che va aldilà di ciò che rappresenta, più di una madre a cui chiedere protezione e amore, ed è per questo che la Madonna di Trapani è senza dubbio il fulcro principale della città.
Francesco Genovese
GLI APPUNTAMENTI:
Gli appuntamenti mariani in città iniziano lunedì 13 alle 21.00 con il tradizionale(anche se recente) sbarco della copia in marmo custodita in Cattedrale. Sarà infatti la nuova copia in marmo, già portata in processione nel 2008, ad approdare al molo Garibaldi a bordo della M/N Zeus. Appena arrivata in porto, ci sarà l’attesa omelia dell’Arcivescovo Mons. Alessandro Plotti, amministratore apostolico della Diocesi, e la preghiera recitata dal Sindaco Damiano. A seguire, la statua percorrerà un breve tragitto fino ad arrivare in Cattedrale. Il giorno seguente ci sarà la tradizionale manifestazione in onore delle vittime del mare, davanti la Madonnina di Porta delle Botteghelle(Ossuna). All’alba di ferragosto partirà dalla Cattedrale il tradizionale pellegrinaggio fino al Santuario dove ci sarà la concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Antonino Adragna, presidente e perno principale del comitato dei festeggiamenti patronali. Altre due messe solenni saranno celebrate alle 11.30 e alle 19.00 in Cattedrale. Nella serata di ferragosto, intorno alle 22.00, davanti Palazzo Cavarretta, ci sarà il concerto sinfonico della Banda musicale “Città di Paceco” diretta da Claudio Maltese. La giornata del 16, solennità della Madonna di Trapani, inizierà alle 9.00 al Santuario con la Santa Messa Pontificale di S.E. Mons. Plotti, poi ancora messa alle 11.30 in Cattedrale e infine la Concelebrazione Eucaristica, sempre in Cattedrale, presieduta da Mons. Plotti, alle 19,30, al termine della quale inizierà la solenne processione della copia in marmo della Madonna. La statua si adagerà su di un carro a ruote e percorrerà buona parte del centro storico, tra le note allegre della Banda “Città di Trapani” diretta dal Maestro Carpitella, e i canti mariani, con al seguito autorità, sacerdoti, e una lunga distesa di devoti che faranno la processione con in mano una candela accesa. Al termine della processione, fuochi d’artificio alla “marina” come tradizione vuole, per mettere un punto anche per quest’anno alle secolari feste patronali, e in un certo senso anche all’estate trapanese.
PUBBLICATI SU LA SICILIA DEL 11 AGOSTO 2012
I riti in onore della Madonna
È iniziata da pochi giorni la tradizionale quindicina in onore della Madonna di Trapani al Santuario dell'Annunziata. Si tratta di un rito secolare molto sentito dai trapanesi che consiste nel fare visita per quindici giorni, alla meravigliosa statua marmorea della Madonna col bambino che rappresenta il perno principale della devozione mariana in città. Come ogni anno, la quindicina si terrà anche presso la Cattedrale dove è presente una copia in marmo della statua originale. Come da tradizione è stato stilato anche il tradizionale programma delle feste patronali in onore del Santo patrono Alberto e appunto della Madonna di Trapani, patrona della diocesi.
Si comincia lunedì 6 agosto alle 9.00 con la concelebrazione presieduta da Mons. Plotti presso il Santuario, la benedizione dell’acqua e il dono del cotone di Sant’Alberto. Al termine della Messa, verrà benedetto e collocato un nuovo Crocifisso in argento sul braccio destro della statua, modellato in base all’originale che è stato trafugato nel 1881. Intorno alle 20.00 la statua-reliquiario in argento del Santo trapanese, verrà trasportato su di un carro a ruote in Cattedrale, con la tradizionale consegna delle chiavi da parte del Sindaco, davanti Palazzo D’Alì. La solennità di Sant’Alberto si festeggia martedì 7, con la Santa Messa in Cattedrale alle 11.30, la concelebrazione delle 19.30, il bacio della reliquia e la solenne processione, a spalla, per le vie del centro storico.
La statua di Sant’Alberto ritornerà in Santuario il giorno 9 agosto alle 18.15 con il trasporto di ritorno. Anticamente il Santo ritornava in Santuario il giorno 10, ma da qualche anno, per dare spazio ai festeggiamenti minori in onore si San Lorenzo, è stato deciso di anticipare di un giorno.
Terminata le festa di Sant’Alberto, la città devota si sposterà verso i giorni dedicati alla Madonna di Trapani che conta di un seguito decisamente maggiore. La novità di quest’anno è che non uscirà in processione la statua in legno realizzata da Giuseppe Greco(che esce in processione dal 1829), ma bensì la copia in marmo custodita in Cattedrale, che fu portata in processione soltanto nel 2008. Allora la città fu assediata dalla gente proveniente anche dalle zone limitrofe, anche se va sottolineato che molte persone erano più attratte dai buoi che trainavano il carro, anziché dal passaggio della Sacra Effige tanto cara alla città. La statua in marmo, per via della pesantezza e dell’ingombrante carro, uscirà dalla porta laterale come succedeva un tempo per i trasporti storici della statua originale custodita in Santuario.
Gli appuntamenti mariani, iniziano come sempre il 13 agosto alle 20.30 con l’arrivo dal mare della statua al molo Garibaldi, con l’omelia dell’Arcivescovo Mons. Plotti e la preghiera da parte del Sindaco Damiano. Il giorno seguente si terrà la tradizionale festa in onore della Madonnina di Porta delle Botteghelle, mentre il giorno di ferragosto alle 5.30 del mattino, il pellegrinaggio dalla Cattedrale al Santuario.
Le feste mariane si concluderanno il giorno 16 con la messa pontificale di Mons. Plotti in Santuario alle 9.30, la concelebrazione in Cattedrale alle 19.30, ed infine la solenne processione per le vie della città della statua della Madonna di Trapani, al ritmo delle note della banda “Città di Trapani” che si alterneranno ai canti mariani. Al termine della processione, i tradizionali fuochi pirotecnici che ritorneranno ad essere visibili alla “marina”, dopo la discutibile decisione dello scorso anno di farli in piazza Vittorio Emanuele. Saranno dei festeggiamenti dal sapore un po’ particolare, dopo gli scandali della Curia, la rimozione di Miccichè e la nomina di Mons. Arcivescovo Plotti quale Amministratore Apostolico della Diocesi, che per la prima volta assisterà e celebrerà i riti delle feste patronali.
Pur considerando le secolari radici di devozione mariana trapanese, continuano a persistere le tante contraddizioni storiche legate all’arrivo della Sacra effige in città, dove molto spesso, più che mettere a confronto e approfondire le varie versioni discordanti tra di loro, si cerca di imporre una o l’altra versione, sia da parte del comitato dei festeggiamenti, che riporta sempre come certa la data di arrivo via mare(8 agosto 1188), sia nel Santuario dell’Annunziata, dove viene riportato ovunque il nome di Nino Pisano quale autore della statua in marmo, che però è deceduto nel 1368, e che ovviamente non era ancora nato nel 1188. Si tratta di una contraddizione che agli occhi della gente crea un po’ di confusione, ma anche un maggiore fascino attorno alla presenza di questa splendida opera in marmo paro che rappresenta decisamente, la storia della città sotto tutti i punti di vista.
Francesco Genovese
PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 4 AGOSTO 2012
SOLLEVAMENTO DEL VESCOVO DI TRAPANI
SOLLEVAMENTO DEL VESCOVO DI TRAPANI (ITALIA) E NOMINA DELL’AMMINISTRATORE APOSTOLICO AD NUTUM SANCTAE SEDIS DELLA MEDESIMA DIOCESI
Il Santo Padre Benedetto XVI ha sollevato dalla cura pastorale della diocesi di Trapani (Italia) S.E. Mons. Francesco Miccichè ed ha nominato Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis della medesima diocesi S.E. Mons. Alessandro Plotti, Arcivescovo emerito di Pisa.
S.E. Mons. Alessandro Plotti
S.E. Mons. Alessandro Plotti è nato a Bologna l’8 agosto 1932.
Ha ricevuto l’ordinazione sacerdote il 25 luglio 1959, dopo aver conseguito la Laurea in Teologia Dogmatica presso l’Università Gregoriana e in Teologia Pastorale all’Università Lateranense.
Nell’ottobre 1960 è stato nominato Vice Parroco della parrocchia romana dei Ss. Urbano e Lorenzo a Prima Porta e ha svolto tale incarico fino al novembre del 1961, quando è stato chiamato come Assistente Ecclesiastico degli studenti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma.
Nel 1972 è stato nominato Vicario Economo della parrocchia di Santa Lucia, di cui è diventato Parroco il 15 novembre 1973, assumendo inoltre l’incarico di Prefetto della XXXII prefettura nel settore ovest del Vicariato di Roma.
Il 23 dicembre 1980 è stato eletto alla Chiesa titolare di Vannida con l’ufficio di Vescovo Ausiliare di Roma. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 6 gennaio 1981.
Il 7 giugno 1986 è stato promosso alla guida dell’arcidiocesi di Pisa e vi ha rinunciato il 2 febbraio 2008.
Unione Maestranze, tre i papabili
Si apprestano a rinnovare le cariche all’interno del consiglio di amministrazione dell’Unione Maestranze; tra pochi giorni infatti, presso la sede dell’associazione in via Nunzio Nasi, si terranno le elezioni per eleggere il nuovo presidente che subentrerà a Leonardo Buscaino dimessosi dopo due mandati, al termine della scorsa processione dei Misteri.
Le elezioni del consiglio dell’Unione Maestranze rappresentano un tema caldo all’interno dei vari ceti che la compongono, e già da qualche mese si stanno delineando le varie “fazioni” tra i ceti che propongono i loro candidati.
Non è un caso infatti che la processione conclusasi appena tre settimane fa non sia andata benissimo, poiché gran parte dei consoli era già orientato verso queste fatidiche elezioni. Evidentemente la poltrona di presidente e le cariche di consigliere fanno gola un po’ a tutti, chi per apparire, chi invece spinti dalla voglia di fare, cercando di mantenere unita l’assemblea dei capi-console per il bene della processione, che sicuramente non dovrebbe essere compromessa dalle beghe sterili che molto spesso primeggiano all’interno dell’organizzazione fondata nel 1974.
Al momento i “papabili” per la carica di presidente sono Giuseppe Lantillo del ceto dei fornai, Ignazio Bruno del ceto dei naviganti e Nicolò Nola del ceto dei calzolai, anche se non si escludono sorprese legate ad eventuali “accordi” dell’ultima ora, così come accade in politica quando non si ha la minima idea su chi appoggiare o proporre. A seconda di chi verrà eletto, l’Unione Maestranze avrà davanti degli scenari diversi. L’ipotesi Nola potrebbe rappresentare un segno di continuità con la gestione Buscaino, poiché lo stesso Nola ha rivestito fino ad’ora la carica di vicepresidente, mentre l’ipotesi Lantillo si avvicinerebbe maggiormente alla gestione D’Aleo che ha preceduto la presidenza Buscaino.
Tuttavia, sembrerebbe che l’ipotesi Bruno sia di fatto la più fattibile, visto che secondo voci interne avrebbe una maggioranza più forte, poiché porterebbe in consiglio, tra gli altri anche l’uscente Buscaino, che aldilà del flop organizzativo di quest’anno, è riuscito a tenere uniti quasi tutti i ceti, con delle ottime processioni regalate ai trapanesi.
Aldilà di chi sarà il nuovo presidente, l’Unione Maestranze dovrà cercare di mantenere un giusto equilibrio tra i vari aspetti della processione dei Misteri, ovvero fede e tradizione, creando degli eventi paralleli anche nei mesi “morti”, con la capacità di interagire con le istituzioni per il bene della processione, la quale andrebbe pubblicizzata maggiormente al di fuori dei confini cittadini; inoltre è auspicabile che le prossime processioni siano meno legate agli aspetti economici, meno pompose, a beneficio della semplicità perduta nel corso degli anni.
Francesco Genovese
PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 27 APRILE 2012
L'amaro in bocca di una processione festosa
Si è svolta domenica per le strade della città, la tradizionale processione di San Francesco di Paola. Un fiume di gente ha seguito l’intero tragitto fatto di rituali popolari pieni di pathos, accompagnati dalle marce allegre eseguite dalla banda “Città di Paceco” diretta dal Maestro Claudio Maltese, e colorate dal grido “W San Francesco di Paola”.
Quella di quest’anno è stata una processione particolare, poiché per decisione del comitato dei festeggiamenti si è deciso di effettuare il rientro della statua in chiesa sulle ruote, e non a spalla come tradizione vuole; una decisione sofferta ma dovuta, visto il degenerarsi di certi comportamenti da parte di alcune pecore nere negli ultimi anni.
E difatti l’entrata in chiesa della pesante statua ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti, soprattutto ai tanti devoti che attendono questa festa per tutto l’anno e che vorrebbero vedere “annacare” festosamente, sia all’uscita che all’entrata, il più imponente simulacro ligneo italiano raffigurante il taumaturgo cosentino, protettore della gente di mare.
La speranza è che la decisione di quest’anno sia solo un avvenimento singolare che faccia riflettere sull’importanza delle radici popolari delle nostre tradizioni, in modo da poter assistere nei prossimi anni all’entrata del Santo come tradizione vuole, e quindi a spalla, magari creando una squadra di portatori responsabili che sappiano evitare litigi e discussioni inutili che offendono l’anima di questa storica processione.
Ad ogni modo, il resto della giornata si è svolta in modo positivo, a confermare ancora una volta la grandissima devozione dei trapanesi verso “Santu Patri”, tra le colate di cera dei pesanti ceri votivi offerti dalla gente, le sirene dei pescherecci in suo onore e il ricordo di tutte le vittime del mare. A tal proposito, come accade da un po’ di anni, è stata gettata in mare da una pilotina, una corona di fiori, in un’ atmosfera accompagnata dalla preghiera del marittimo, recitata da Padre Filippi e il silenzio intonato da un musicista della banda.
I festeggiamenti per San Francesco di Paola si concluderanno giovedì con la caratteristica “acchianata” della statua sull’altare, a calare il sipario sulla festa più sentita dai trapanesi che dovranno attendere agosto per riversarsi nelle strade del centro per assistere alle feste patronali.
Francesco Genovese
PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 24 APRILE 2012
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