Misteri di Trapani: la ritrovata identità
Misteri di Trapani: la ritrovata identità
È terminata da poche ore l’edizione 2022 della processione dei Misteri di Trapani. Intorno alle 13 e 15, il simulacro dell’Addolorata è rientrato dentro la chiesa del Purgatorio, a mettere un punto ad una processione che, dopo due anni di stop, ha ritrovato il proprio spirito e la propria identità ed è stata accolta calorosamente dalla popolazione trapanese lungo le strade del centro storico della città.
Nessun ritardo, nessun sfilacciamento, e compostezza generale dei processionanti hanno caratterizzato questa attesissima edizione e il bilancio generale non può che essere totalmente positivo.
Anche la parte notturna della processione al ritmo di “ciaccule” e tamburi è stata perfetta, probabilmente la migliore degli ultimi 10 anni, senza corse estenuanti per recuperare ritardi e con tranquillità in un centro storico che si risvegliava al suono dei tamburi, ammirando il gioco di luci ed ombre al passaggio dei Sacri gruppi.
Sarà che tutto questo ci è stato privato per due anni, ma le emozioni vissute quest’anno sono state davvero tante e probabilmente è stato proprio questo “riposo forzato” a rilanciare la nostra processione, dove le diatribe tra i vari ceti sono state messe a sopire, contrariamente a quanto successo in passato, restituendo al cittadino trapanese, una processione degna di essere chiamata tale.
Unica nota dolente, la piazza Purgatorio blindata durante le fasi di uscita e di entrata, si dice, per motivi antiterroristici: limitazioni che per fortuna non sono state applicate lungo il percorso della processione che è stata letteralmente abbracciata dalla gente.
Certo, rimane qualche dubbio sulla differenza, dal punto di vista della sicurezza antiterrorismo, tra piazza Purgatorio e piazza Municipio: una vietata alla popolazione, l’altra a libero accesso a tal punto da essere inondata di gente. (come è giusto che sia)
Ad ogni modo, è stato davvero bello tornare a vivere il venerdì Santo trapanese come tradizione vuole e credo che sia doveroso ringraziare tutti gli addetti ai lavori per aver messo in piedi in poco tempo la complessa macchina organizzatrice della processione dei Misteri che rappresenta l’unico vero tesoro che identifica la nostra città.
Appuntamento dunque a venerdì Santo, 7 aprile 2023: un nuovo countdown è appena iniziato.
Oggi è il giorno dei Misteri!
Oggi è il giorno dei Misteri di Trapani
Prende il via oggi alle 14:00 in punto, dopo due anni di stop forzato, la Processione dei Misteri di Trapani.
I tamburi dell’unione maestranze apriranno il sipario alla rappresentazione della passione e morte di Gesù Cristo, tra i 18 gruppi e i due simulacri realizzati quattro secoli fa dai grandi artisti di un tempo, addobbati da fiori e antichi argenti, per snodarsi in un lungo percorso per le vie del centro storico, tra un colpo di ciaccola e un altro, e accompagnati dalle tristi note delle marce funebri eseguite dalle bande, in un merge fatto di emozioni, storia e bellezza; emozioni e sensazioni che abbiamo dovuto mettere da parte per due anni, assopite insieme a tutto ciò che fa da contorno alla processione dei Misteri: diatribe, beghe da cortile e personalismi che si spera siano rimasti in letargo ancora un po’ affinché la processione possa ritrovare l’identità perduta nelle ultime edizioni pre-pandemia.
Da un punto di vista organizzativo, sarà un’edizione blindatissima(sopratutto in piazza Purgatorio) dove si osserveranno delle rigidissime regole di sicurezza, unico prezzo da pagare per poter rivivere la nostra processione del venerdì Santo a tre anni di distanza dall’ultima edizione.
L’itinerario si svolgerà completamente al centro storico, e sulla falsa riga del percorso del 2017 e del 1973, i Sacri Gruppi raggiungeranno le zone del porto peschereccio durante la prima fase della processione e non come avviene solitamente all’alba del sabato Santo. La sosta notturna si effettuerà in piazza municipio, mentre bande e processioni si ricomporranno intorno alle 6 del sabato all’inizio di Corso Vittorio Emanuele.
Tutto è pronto dunque per scrivere una nuova pagina di storia della processione e credo che sia doveroso ringraziare i componenti dell’Unione Maestranze per averci creduto fin dall’inizio, anche in pieno stato di emergenza durante il quale eravamo un po’ tutti quasi rassegnati di non poter rivivere la nostra settimana Santa come tradizione comanda.
Francesco Genovese
ITINERARIO DELLA PROCESSIONE DEI MISTERI 2022
Settimana Santa 2022: RITORNA a Trapani la Processione dei Misteri!
Ritorna la Processione dei Misteri di Trapani
Al via le Scinnute dei Misteri
Al via le Scinnute dei Misteri
Iniziata la quaresima, prendono il via venerdì 4 Marzo a Trapani le “Scinnute” in un contesto di “quasi normalità” sotto tanti punti di vista.
Lo scorso anno le Scinnute si sono svolte in maniera anomala, ovvero a porte chiuse(con dirette streaming) tranne per gli addetti ai lavori e senza bande.
La novità di quest’anno è che le bande torneranno ad esibirsi nella piazzetta antistante la chiesa del Purgatorio, eseguendo le tanto amate marce funebri che fanno da colonna sonora ai riti secolari della Settimana Santa.
Ciò che si svolgerà all’interno della chiesa, sarà ristretto ad un numero limitato di persone a discrezione dei singoli ceti. In pratica, come avvenne lo scorso anno, i gruppi saranno spostati davanti l’altare e i presenti ascolteranno intorno alle 19 una scheda storica a cura della Prof.ssa Novara e a seguire ci sarà un commento spirituale a cura del rettore della chiesa e un momento di preghiera animato dai singoli ceti.
Ovviamente ci sono delle fasce orarie (dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 17:30) in cui tutti gli altri fedeli potranno effettuare le visite devozionali.
Ma veniamo alle critiche sulle modalità in cui si svolgeranno i riti quaresimali.
Lo scorso anno, la pandemia ha indotto i “custodi della tradizione” a far “scendere” tutti i gruppi, stravolgendo di fatto la tradizione del rito che si dovrebbe svolgere nei sei venerdì di quaresima più le due scinnute delle Pietà.
Anche quest’anno assisteremo a questo stravolgimento che rischia di diventare abitudine nel prossimo futuro. Basta pensare che in origine , i gruppi che ne prendevano parte rappresentavano la passione di Gesù Cristo e non la morte. In questo modo, così come già successo nel 2018, nel 2019, e anche di recente(nel 2001 e nel 2002), la morte di Cristo viene in un certo senso anticipata.
Per chi ha poca memoria, diciamo che questo processo di stravolgimento è in atto già da un bel po’ di anni, probabilmente da quando fu introdotta la prima scinnuta con quattro gruppi(addirittura 5 contemporaneamente nel 2018 e 2019), e via via le altre scinnute a 2. Il problema sta nel fatto che di anno in anno gli addetti ai lavori non fanno altro che rimarcare la predominanza delle maestranze(e di chi ne fa parte) rispetto ai Sacri Gruppi, e quindi mettiamoci l’anima in pace: sarà davvero difficile ripristinare le modalità con cui si svolgeva il rito.
In un prossimo futuro senza l’emergenza pandemica, chi vorrà rinunciare allo spostamento del proprio gruppo con annesse annacate all’interno della chiesa? Quale ceto vorrà rinunciare ad effettuare la Scinnuta in futuro? La storia recente della processione dei Misteri ci insegna che qualsiasi novità introdotta(scellerata o no), diventa immediatamente abitudine e quindi ci toccherà, sperare in un futuro migliore e sopratutto che le Scinnute di tutti 22 gruppi siano soltanto frutto della parentesi legata all’emergenza pandemica.
In vista della Settimana Santa, si attende la decisione della Conferenza Episcopale Siciliana sulla possibilità di poter tornare a svolgere le processioni.
A questo punto, la domanda legittima è : Se si dovessero svolgere le processioni della Settimana Santa, quali altre novità ci riserverà l’Unione Maestranze?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Francesco Genovese
Annullata la processione dei Misteri 2020
Annullata la processione dei Misteri e tutti i riti della Settimana Santa di Trapani a causa dell'emergenza Corona Virus
Come era prevedibile, considerata l’emergenza Corona Virus, la processione dei Misteri di Trapani 2020, non si svolgerà. Se ne parlava sui social già da qualche settimana, ma l’ufficialità è arrivata soltanto adesso tramite un comunicato congiunto della Diocesi di Trapani, Il Comune e l’Unione Maestranze.
Non accadeva da 80 anni: nel 1940 la processione fu sospesa per sei edizioni a causa del secondo conflitto mondiale, per poi tornare a svolgersi nel 1946.
E’ un duro colpo per i trapanesi non poter assistere alla nostra secolare processione, un boccone amaro che bisogna digerire senza se e senza ma, poiché l’emergenza Corona Virus sta colpendo in maniera dirompente ed esponenziale tutto il mondo, e la processione dei Sacri Gruppi sicuramente non rappresenta una priorità. L’emergenza Corona Virus ci ha fatto capire che anche le certezze possono crollare e a Trapani, la Processione dei Misteri è sempre stata una certezza.
Personalmente quando qualche settimana fa fu deciso di annullare le Scinnute, a primo acchito mi ero infastidito non poco, ma l’emergenza non era ancora precipitata come oggi, e sinceramente non si capisce come mai la decisione dell’annullamento della processione sia stata presa soltanto adesso, quando per una questione di buon senso, l’Unione Maestranze avrebbe dovuto diramare quanto meno un comunicato dove dichiarava il non svolgimento della processione per quest’anno. E invece qualche giorno fa ha divulgato un comunicato inutile e fuori luogo dove addirittura smentiva le voci sull’annullamento della processione.
Da lodare invece il comunicato del ceto degli Orefici, che cura la processione del gruppo “La Separazione”, in cui l’associazione “La Separazione” auspicava l’annullamento della processione. Non pervenuta nessun’altra dichiarazione ufficiale da parte degli altri ceti. Tutto ciò perché secondo alcuni addetti ai lavori, la decisione di annullamento spettava alle autorità competenti(Prefettura e Diocesi) e non all’Unione Maestranze; sarà anche così da un punto di vista burocratico, ma dal punto di vista etico, l’associazione presieduta da Giuseppe Lantillo, avrebbe dovuto prendere una posizione decisa e non attendere chissà che cosa.
Venerdì 10 aprile alle 14 dunque, i Sacri Gruppi non percorreranno le strade della Città, un anno sabbatico che forse servirà a farci riflettere un po’ tutti su ciò che rappresenta questa processione per tutti noi, ma sopratutto sulle tante cose futili che ne fanno da contorno.
Per quest’anno non assisteremo ne’ alle bellezze della processione(poiché la processione è bella e imponente di suo a prescindere da tutto), ma nemmeno alle tante brutture che danneggiano di anno in anno il nostro tesoro più prezioso, come per esempio certi atteggiamenti di onnipotenza già più volte criticati in passato dallo scrivente, certi esibizionismi fuori luogo, oppure la ricerca ostinata della novità ed infine la troppa importanza data agli oboli e ai contributi economici da parte delle istituzioni.
Però, la cosa più importante, a cui non assisteremo sarà la rappresentazione della passione e morte di Gesù Cristo, rappresentazione che molti, cittadini e addetti ai lavori senza distinzione alcuna, dimenticano, ed è questa la cosa più triste dell’annullamento della processione.
Il 10 Aprile sicuramente ci sentiremo un po’ monchi nell’anima, e forse il modo migliore per compensare questo senso di vuoto, sarà quello di pensare a tutte le vittime del Corona Virus, a quanti lo stanno combattendo e a tutti coloro che si stanno impegnando per sconfiggerlo.
Appuntamento dunque al 2 Aprile 2021, sempre se qualche “testa gloriosa” non proponga lo svolgimento della processione in estate o quando l’emergenza Corona Virus cesserà; ma è un’ipotesi molto remota in quanto la processione dei Misteri è la processione del Venerdì Santo, e non di un qualsiasi altro giorno, e credo che attendere altri 365 giorni per poter assistere alla nostra secolare tradizione, non sarà poi così un dramma di fronte ad un‘emergenza che ci ha colto tutti di sorpresa.
Francesco Genovese
I Misteri e le polemiche: il perché del decadimento della processione simbolo di Trapani
I Misteri e le polemiche: il perché del decadimento della processione simbolo di Trapani
Soffiano venti di burrasca sulla processione dei misteri di Trapani;l’associazione che cura il Sacro gruppo “L’Ascesa al Calvario”, ovvero il gruppo più rappresentativo della processione trapanese, ha inviato pochi giorni fa una pec all’Unione Maestranze dichiarando la propria intenzione di dissociarsi dall’Associazione che dal 1974 cura l’organizzazione della processione del venerdì Santo.
Non si tratta di sicuro di un fulmine a ciel sereno, visto che era da mesi che circolavano voci nell’ambiente dei Misteri su di un’ipotetica uscita del gruppo del “popolo” dall’Unione Maestranze, i cui componenti hanno voluto attendere la chiusura del portone del Purgatorio per trasformare questa ipotesi in una decisione ferma,rendendo pubblica la loro intenzione.
I primi malumori erano sorti già a febbraio quando fu stilato il calendario delle “Scinnute” quaresimali che quest’anno in occasione del quinto venerdì di quaresima, che tradizionalmente (e non solo a Trapani) è sempre stato dedicato al gruppo de “L’Ascesa al Calvario”, fu deciso di effettuare una bizzarra “scinnuta” a quatto gruppi: un colpo alla storia dei riti quaresimali trapanesi già più volte colpita di anno in anno da decisioni altrettanto bizzarre da parte sia dei vertici dell’Unione Maestranze che dei singoli ceti.
Di certo, la fallimentare edizione della processione appena conclusasi, ha in un certo senso spinto i consoli del gruppo a “battere il ferro finché è caldo”, proprio in questi giorni in cui gran parte della cittadinanza trapanese ha criticato l’organizzazione della processione, mettendo anche in dubbio l’utilità dell’Unione Maestranze stessa che, negli ultimi vent’anni, ha dato più spazio alle novità, a discapito della storia e tradizione della secolare processione trapanese, dando inoltre più importanza alle diatribe personali tra i vari ceti, piuttosto che alla buona riuscita della processione.
In vent’anni è cambiato davvero tutto, proprio dal giorno in cui l’allora vescovo Miccichè congelò la Confraternita di San Michele che rappresentava il fulcro nonché l’origine della processione. Fatto sta che quando gli incappucciati della confraternita di San Michele non aprirono più la processione dei Misteri, a parte il primo periodo di indignazione generale, tutto rimase silente, con l’Unione Maestranze che non doveva più “subire” l’ingerenza della Confraternita di San Michele per l’organizzazione della processione, e così di anno in anno, tra una novità e un’altra, è iniziato un progressivo processo di decadimento generale della processione dei Misteri, una processione esteticamente bella nella sua imponenza, ma vuota di contenuti, e sopratutto saccheggiata nella sua identità.
Ad ogni modo la decisione del gruppo del popolo, non avrebbe senso se dietro la dissociazione non ci sia qualcosa di più concreto per il futuro prossimo, perché a questo punto molti si chiedono cosa succederà adesso. I risvolti sono molteplici: per assurdo altri gruppi potrebbero seguire il “popolo” e dissociarsi anch’essi dall’UM, oppure ci potrebbe essere un passo indietro da parte del gruppo “scissionista”. Inoltre adesso dovrebbe entrare il gioco il comune di Trapani e la Diocesi, considerando che l’Unione Maestranze risulta essere affidataria dei gruppi, poiché gli stessi appartengono all’intera cittadinanza. Ci si auspica che la diocesi potrebbe scongelare la Confraternita di San Michele che ritornerebbe protagonista alla pari dell’Unione Maestranze, ipotesi purtroppo molto remota.
Tutto ciò potrebbe rappresentare uno scossone per i silenti addetti ai lavori che in tutti questi anni non hanno mai preso posizione dinanzi a discutibili scelte dei vari consigli di amministrazione che si sono susseguiti nel corso del tempo e si potrebbe aprire una fase di riflessione e di confronto che coinvolga persone esterne all’Unione Maestranze, persone di cultura che sicuramente hanno una visione più completa (nonché una maggiore conoscenza storica) rispetto ai componenti dell’associazione presieduta da Giuseppe Lantillo; sembrerebbe però che l’Unione Maestranze ha dichiarato che “i panni sporchi si lavano a casa”, e quindi è chiaro che le conseguenze di questa burrasca rimangono per il momento incognite.
Misteri 2019: che Disatro!
Misteri 2019: Che Disastro!
Si chiude in maniera disastrosa l’edizione 2019 della processione dei Misteri. Un famoso detto trapanese dice che “u pisce fete ‘ra testa”. Si era già capito ieri durante le prime fasi del percorso sul Corso Vittorio Emanuele che la processione era già partita male. Non c’è stata una sola cosa positiva in questa edizione: la piazza durante l’uscita era accessibile a pochi, lontana dalla gente per qualche inspiegabile disposizione, sfilacciamenti continui tra un gruppo e l’altro, spettatori stanchi lungo la strada, fase notturna che al contrario degli anni passati è stata anch’essa penalizzata, e infine un ritardo mostruoso della fase di entrata in cui il primo gruppo ha fatto il suo ingresso in chiesa dopo le 9.30, un po’ come è successo nell’edizione 2015, con la differenza che stavolta è stato tagliato il percorso finale da via Domenico Giglio senza passare da via turretta e via nunzio nasi.
Le diatribe interne di alcuni gruppi sono state sicuramente le cause di questo ritardo(stessa situazione del 2015 ma con vertici diversi.
Non c’è stata un’unica processione ma venti. Pochi i gruppi che hanno mantenuto una certa compostezza e semplicità, come ad esempio gli ortolani, i metallurgici, i sarti e i pastai. Per il resto c’è stato davvero poco di bello.
Siamo nel 2019 e sono passati vent’anni dall’ultima processione aperta dagli incappucciati della Confraternita di San Michele, che dava lustro, pathos e storia ai nostri Misteri. Altri tempi: quest’anno davanti il gonfalone dell’unione maestranze c’era la polizia; un’inspiegabile spiegamento delle forze dell’ordine quasi in assetto anti sommossa: eppure si trattava soltanto di una processione.
Che dire di più se non rimarcare concetti espressi più volte nel corso di questi anni? È indubbio che l’Unione Maestranze dell’accoppiata Lantillo-D’Aleo deve senza se e senza ma, chiedere scusa ai trapanesi per questa processione vergognosamente disastrosa nell’anno più buio per la città di Trapani, dove si parla di turismo e dove non si è capaci di valorizzare i nostri tesori. E quale tesoro più prezioso oltre alla processione dei Misteri? Non abbiamo da offrire altro oltre a questa secolare processione, mortificata dagli stessi custodi della tradizione che ancora una volta non riescono a mantenere l’unità e non riescono a gestire questa processione.
Siamo giunti dunque al punto di non ritorno e bisogna fare delle scelte per cercare di recuperare l’irrecuperabile. Peccato che poi come succede sempre in questa città e sopratutto quando si parla di Misteri, tra qualche giorno molti dimenticheranno tutto ciò e ci ritroveremo a parlare degli stessi errori di sempre negli anni a venire.
Ultima nota (ironica): Addolorata batte fruttivendoli 13 stendardi a 10.
Da Trapani è tutto: appuntamento al 10 Aprile 2020.
Tra consigli e divieti domani è il giorno dei Misteri
Tra consigli e divieti, domani è il giorno dei Misteri
Concluse le processioni delle due Pietà, adesso è il turno della processione dei Misteri. Oggi la chiesa del Purgatorio si trasformerà in un vero e proprio cantiere vivente in occasione della vestizione dei Sacri Gruppi e domani dopo un’attesa lunga un anno, i misteri percorreranno le strade della città per scrivere l’ennesima pagina di storia….sempre più monca della propria identità.
E come vuole la storia, anche quest’anno non mancano le polemiche. È di qualche giorno fa la notizia che la questura ha espressamente vietato le tradizionali “vutate” per motivi di pubblica sicurezza. È stato un fulmine a ciel sereno visto che ha scatenato parecchie reazioni nell’ambiente dei misteri, i cui componenti hanno manifestato il loro dissenso in nome della tradizione. Sono gli stessi che poche settimane fa, parlando di scinnute, erano i primi a difendere la necessità di un rinnovamento e la non obbligatorietà di lasciare ferme determinate tradizioni.
L’unione maestranze, a fronte del divieto ordinato dalla questura, ha dichiarato che tutti i ceti si atterranno alle regole imposte, eliminando anche se a malincuore, le girate dei gruppi in processione.
Anche le processioni delle due Pietà si sono dovuti attenere a questa imposizione della questura. Di fatto è cambiato poco; mentre prima facevano le battute musicate in determinati punti del percorso girando la vara verso “l’obiettivo”, adesso hanno fatto le battute musicate negli stessi punti, ma SENZA girare la vara. L’ordinanza della Questura a quanto pare escludeva le sedi associative, ma va sottolineato che la composta e ordinata processione della Pietà dei Massari, non ha fatto girate verso le sedi delle altre associazioni componenti l’Unione Maestranze, al contrario della processione della Pietà del popolo che invece non ha rinunciato alla “vutata” davanti ad alcune sedi.
Nonostante ciò, il mondo dei Misteri pur accusando il colpo, ha reclamato l’importanza della “vutata” da un punto di vista tradizionale.
È vero che le “vutate” hanno rappresentato per secoli una componente intrinseca della processione, ma è pur vero che la vutata col passare degli anni è stata totalmente stravolta. Originariamente era una cosa che durava pochi istanti, mentre negli ultimi anni si era trasformata in intere ed estenuanti battute di 8-15 minuti( a volte anche di più); i destinatari erano attività commerciali, case di consoli, sedi dei ceti, e anche persone comuni a fronte di un’offerta.
Personalmente non ho mai apprezzato le “vutate” davanti le sedi associative, poiché le ho sempre ritenute una stupidata, sopratutto quando l’esasperazione dei portatori facevano arrivare le aste quasi dentro le entrate delle suddette sedi, e quindi a mio avviso avrei vietato maggiormente le battute davanti le sedi piuttosto che le tradizionali “vutate” di pochi istanti.
Qualche mese fa il Vescovo Fragnelli aveva dettato le linee guida per le processioni, dove consigliava di limitare le girate per evitare fraintendimenti con gli inchini. Lunedì pomeriggio un comunicato della Diocesi ribadiva ancora una volta questo “invito” e in serata invece è arrivato il divieto da parte del questore.
Da un punto di vista religioso è indubbio che non dovrebbero essere le immagini Sacre ad andare incontro alla gente ma viceversa, e su questo non ci piove; ad esempio il simulacro “Gesù nell’urna” a cura dei pastai, non ha mai fatto “vutate” a nessuno, almeno a mia memoria, nemmeno quando i predecessori di Fragnelli si affacciavano al balcone e apprezzavano quando i Sacri Gruppi si giravano verso di loro.
Da un punto di vista tradizionale invece, si può affermare che la “vutata” è sempre stata una componente, seppur travisata nel tempo, della processione.
Diciamo la verità: le vutate della processione dei misteri non hanno niente a che vedere con gli inchini mafiosi, e questa imposizione è fuori luogo soltanto per questo accostamento improprio; per il resto diciamo che in un certo senso, i componenti dell’Unione Maestranze se la sono cercata, subendo ancora una volta una potatura di un qualcosa che appartiene alla tradizione della processione dei Misteri. Il troppo, stroppia sempre e in questo caso, l’Unione Maestranze non è stata capace di frenare le esagerazioni del passato.
Alla luce di ció, e considerando le altre tradizioni perse per strada negli anni ( imposte dagli altri o volute dagli addetti ai lavori), bisogna a questo punto valutare l’utilità dell’Unione Maestranze, il cui fine dovrebbe essere quello di custodire le tradizioni e invece ogni anno, l’esasperata ricerca della novità, la non conoscenza della storia, la noncuranza, e la voglia di apparire di certuni, hanno portato a perdere totalmente l’identità di questa processione.
Il divieto alle “vutate” protrebbe aprire le porte a tanti e tanti altri ulteriori divieti, ai quali l’Unione Maestranze sarà incapace di reagire poiché in tutti questi anni ha dimostrato di non essere capace di mantenere le tradizioni ma di perderle o di stravolgerle, se non addirittura di introdurre nuove bizzarri riti che agli occhi delle nuove generazioni appaiono come un qualcosa di importante, mentre basterebbe leggere un po’ di storia dei Misteri per capire quanto siano bislacche certe “genialate” da parte di alcuni addetti ai lavori. Eppure ci ritroviamo ogni anno a chiederci quali altre novità i “custodi della tradizione” si inventeranno; nel frattempo la Confraternita di San Michele rimane sempre congelata, le bande rimangono sempre dietro al gruppo e non davanti come succedeva prima, la teatralità di molti addetti ai lavori in termini esibizionistici ha soppiantato la teatralità scenica dei Sacri Gruppi da un punto di vista artistico, anche gli sponsor adesso sono una parte integrante della processione(basta guardare il brutto manifesto della Settimana Santa di quest’anno), e così via (si potrebbe continuare ad libitum).
Ad ogni modo oggi sarà la giornata in cui l’attesa per la processione di domani sarà predominante di fronte a qualsiasi polemica. Soltanto sabato si potranno tirare le somme e giudicare l’edizione 2019 dei Misteri, in attesa di un domani un po’ più florido, anche se il futuro di questa processione è già abbastanza buio.
Francesco Genovese