Modificato l'itinerario della processione dei Misteri

Martedì sera si è riunita l’assemblea ordinaria dell’Unione Maestranze che ha ratificato la modifica parziale dell’itinerario della ormai imminente processione dei Misteri. Che l’edizione 2011 sarebbe entrata nella storia lo si sapeva già lo scorso settembre quando è stato deciso di non percorrere la Via Fardella e di limitare il percorso al centro storico.

Dopo una serie di critiche mosse dai commercianti dell’arteria principale della città e non pochi problemi logistici legati sia alla presenza di impalcature lungo il tragitto, sia sulla breve lunghezza dell’itinerario proposto, l’U.M. ha deciso di allungare il percorso di circa quattrocento metri, percorrendo dopo undici anni di assenza, l’antico quartiere di San Pietro e la Via San Michele dove sorgeva la chiesa omonima in cui erano custoditi i gruppi fino ai bombardamenti del 6 aprile del 1943.

Per quanto riguarda il problema dei ponteggi, ci sono buone notizie circa la rimozione dell’impalcatura di Via Cuba, mentre persistono dei dubbi per la Via Garibaldi, dove in presenza dell’ingombrante impalcatura per i lavori del palazzo Staiti, si percorrerà la via poeta Calvino, scongiurando l’imbarazzante ipotesi di percorrere il tratto della litoranea nord parallela alla via Garibaldi.

L’itineario approvato è: piazza Purgatorio, via Domenico Giglio, via Giovanni XXIII, via Libertà, via Torrearsa, via Sant’Agostino, via Argentieri, piazza Notai, via Cuba, via Barone Sieri Pepoli, via delle Arti, via Badia Nuova, via Garibaldi(o via Poeta Calvino), piazza Vittorio Veneto, via XXX Gennaio, via Mercè, piazza San Francesco di Paola, via Todaro, vicolo Aperta, via Magistrale, via San Michele,via Santa Elisabetta, via San Pietro, piazza San Giacomo, via Biscottai, via Luce, via San Pietro, via Carrara, corso Italia, via XXX Gennaio, via Osorio, via Spalti, piazza Vittorio Emanuele, via S. Giovanni Bosco, piazza Umberto I (sosta). Si riparte senza bande e processione per Via Scontrino, via Osorio, via XXX Gennaio, corso Italia, via Sant’Agostino, via Torrearsa, piazza C.A. Dalla Chiesa, via Turretta, via Nunzio Nasi, via Tartaglia, viale duca d’Aosta, via Colombo, via G da Procida, via Silva, via Piloti (attacco bande e processioni), Via Carolina, corso Vittorio Emanuele, via Turretta, via San Francesco e piazza Purgatorio dove l’entrata del primo gruppo è prevista alle 8:00.

L’assemblea dell’Unione Maestranze ha inoltre approvato il calendario delle Scinnute che inizieranno il prossimo 11 marzo e che aprono ufficialmente le porte verso il tanto atteso venerdì Santo trapanese.

Francesco Genovese

*PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 17 FEBBRAIO 2011


L'itinerario dei misteri rimasto dimenticato

Appena terminate le festività natalizie, il conto alla rovescia per i riti della settimana santa trapanese è già iniziato. Le polemiche sul tragitto e in particolare sull’eliminazione di Via Fardella, sembrano essersi quietate, sia per la patologica corsa ai regali natalizi prima, e ai saldi di fine stagione dopo, ma anche per ben altre polemiche riguardanti le strisce blu sull’arteria principale della città, e mentre a Caltanissetta è stato già stilato il programma relativo ai loro riti di passione, qui a Trapani, nonostante i buoni propositi, non c’è alcuna certezza riguardo conferme relative al tanto discusso itinerario.

A detta di molte strutture ricettive, si prevede un grande afflusso di turisti che hanno già provveduto a prenotare i pernottamenti, ma di un programma definitivo, e quindi manifesti e opuscoli, nemmeno l’ombra. Sembrerebbe che la macchina organizzativa sia in stallo per via di alcuni ponteggi in essere su alcune vie del percorso, in particolare sulla Via Cuba e sulla Via Garibaldi. Per quanto riguarda la Via Cuba, si tratta di un cantiere aperto da anni e su cui non ci sono certezze di una repentina rimozione entro la processione, mentre la Via Garibaldi è divisa in due per i lavori di manutenzione a salvaguardia dell’incolumità pubblica del Palazzo Staiti, a seguito del crollo di qualche mese fa; sul cartello posto davanti all’impalcatura, la data di fine lavori è prevista il 18 agosto 2011, e non si hanno certezze se la strada verrà liberata in tempo prima della processione, ed è un problema da non sottovalutare, perché sulla Via Cuba è possibile attuare delle deviazioni, mentre la Via Garibaldi rappresenta in un certo senso una delle parti più lunghe del percorso, senza la quale è indubbio che l’Unione Maestranze debba redigere un nuovo itinerario.

Tutto è fermo quindi, a due mesi dall’inizio dei riti quaresimali(le scinnnute) e a meno di 100 giorni dalla processione del venerdì Santo. Gli addetti ai lavori però sono ottimisti e nel loro piccolo stanno già lavorando per il prossimo 22 aprile, mentre per i commercianti di Via Fardella c’è ancora una minima speranza che l’itinerario limitato al centro storico si debba rifare totalmente.

In tal caso, sarebbe l’ennesima scommessa persa di una processione che meriterebbe di più sotto tutti i punti di vista; una processione precaria che nel corso della sua storia non è mai riuscita ad avere un itinerario fisso come succede in altri contesti, dove i riti della Settimana Santa possono contare su di una valorizzazione maggiore, con il relativo flusso turistico che ne consegue. Ai trapanesi invece, tocca aspettare le solite decisioni dell’ultima ora.

Francesco Genovese

Pubblicato su "La Sicilia" del 15 Gennaio 2010 - pagina Cultura e Società


Braccio di ferro sul percorso

Persistono le polemiche attorno alla scelta dell’Unione Maestranze di limitare al centro storico la prossima processione dei Misteri. In un comunicato stampa del circolo territoriale “Trapani-Centro” dell’Italia dei Valori, le loro ragioni e la loro posizione riguardo l’eliminazione della Via Fardella dal percorso, in risposta alle critiche di strumentalizzazione politica avanzate da una parte della cittadinanza riguardo il loro primo comunicato di qualche settimana fa.

L’IDV di Trapani, ha voluto precisare nella sua nota che il loro circolo è costituito da cittadini qualunque, elettori e religiosi tanto quanto chi ha avuto modo di criticare la loro posizione; mentre per quanto riguarda la proposta di estendere il percorso alle zone limitrofe di Piazza Martirti, si tratta solamente dell’opinione di alcuni tesserati e non di tutto il circolo, confermando altresì la loro opinione di non escludere la via Fardella dall’itinerario. Inoltre, proprio per marcare la loro posizione, chiedono che loro idee riguardo il percorso non vengano disprezzate da chi la pensa in maniera diversa.

A chiusura della nota, l’IDV di Trapani ha voluto inoltre constatare che, da parte dell’amministrazione Fazio, ci sia stata un maggiore attenzione su una parte della città che risponde al centro storico, mentre il resto della città può attendere. Intanto l’opinione pubblica è spaccata in due, tra sondaggi sulla rete, incontri e dibattiti, sempre in attesa dell’approvazione ufficiale da parte del comune di Trapani, che nulla può fare tranne che per motivi di ordine pubblico, e la Diocesi, alla quale spetta l’ultima parola.

Ed è proprio sull’ordine pubblico che i “Pro-via Fardella” stanno puntando, anche se la vera motivazione è senza dubbio di tipo economica. Sta di fatto che l’itinerario prevede il passaggio anche in strade capienti e larghe poco prima della sosta in Piazza Stazione, per cui anche la questione ordine pubblico non desta, di fatto, serie preoccupazioni. E se l’IDV parla di un resto della città che può attendere, va puntualizzato che per sessant’anni, molti trapanesi contrari alla processione in Via Fardella, hanno sempre sperato in un itinerario limitato al solo centro storico, proprio dove i Misteri sono nati, senza proclami, raccolte di firme e quant’altro.

A questo punto non rimane che aspettare conferme, anche se non è detto che i tempi siano brevi, e qualsiasi cambiamento è sempre probabile.

Francesco Genovese


La proposta di itinerario dell'Unione Maestranze

Ore 14,00 - Uscita dei Sacri Gruppi dalla chiesa del Purgatorio

via Gen Domenico Giglio via Papa Giovanni XXIII Via Libertà Via Torrearsa Piazza Saturno Via Sant’Agostino Via Argentieri Piazza Notai Via Cuba Via Barone Sieri Pepoli Via delle Arti Via Badia Nuova Via Garibaldi Piazza Vittorio Veneto Via XXX Gennaio Via Mercè Piazza San Francesco di Paola Via Todaro Via Aperta Via Carrara Corso Italia Via XXX Gennaio Via Osorio Via Spalti Piazza Vittorio Emanuele Via S.Giovanni Bosco Piazza Umberto I° ( sosta ) (primo gruppo previsto per le 21.30) Via Scontrino Via XXX Gennaio Corso Italia Via Sant’Agostino Via Torrearsa Piazza Carlo Alberto DallaChiesa Piazza Lucadelli Via Turretta Via Nunzio Nasi Via Tartaglia Viale Duca D’Aosta Via Cristoforo Colombo Via G.da Procida Via Silva Via Piloti (ripresa bande musicali e Via Carolina Corso Vittorio Emanuele Via Turretta Via San Francesco d’Asissi Rientro del primo gruppo nella chiesa del Purgatorio (entrata del primo gruppo prevista alle ore 8.00)


Sarà centro storico?

Mentre l’inverno è alle porte assieme alle prossime festività natalizie, la macchina organizzatrice dei riti della Settimana Santa trapanese si sta muovendo con un’interessante novità per il 2011. Nei giorni scorsi infatti, l’Unione Maestranze ha deciso dopo due assemblee, di proporre un itinerario limitato al centro storico per la prossima edizione della processione dei Misteri. Se ne parla da tre anni ormai, e a ridosso di ogni processione i consoli non hanno mai avuto il coraggio di optare per il ritorno alla vera essenza della processione, nata e cresciuta al centro storico.

Per il 2011 ci sono buone probabilità affinchè si avveri il desiderio di tanti trapanesi che da sempre hanno visto nella Via Fardella, lo sgretolarsi della plurisecolare processione. I tempi comunque non sono ancora maturi, l’assemblea dei capi-console ha votato per il centro storico e la macchina organizzatrice sta iniziando a muoversi per mettere le basi affinché questa tanto attesa eventualità si trasformi in certezza e anche il sindaco Fazio, che aveva proposto il solo centro storico già due anni fa, sembra essere entusiasta di questa eventualità. Vista così sembrerebbe tutto rose e fiori e tutto facilmente realizzabile. In realtà però stanno nascendo non pochi malumori per il taglio della Via Fardella dal percorso da parte di alcuni “addetti ai lavori” per paura di non poter raccogliere offerte sufficienti lungo gli esercizi commerciali dell’arteria principale della città che hanno iniziato a storcere il naso già da settimane.

A tal proposito un gruppo di cittadini vorrebbe intraprendere delle iniziative di protesta contro la scelta dell’Unione Maestranze; si tratta di commercianti di Via Fardella che vedono nell’esclusione della strada dal percorso, una perdita economica non indifferente. E per decidere cosa fare, si sono riuniti per avviare una petizione rivolta al Sindaco, al Vescovo e al presidente dell’Unione Maestranze. A questo punto bisognerà vedere quante firme riusciranno a raccogliere e soprattutto se le motivazioni(economiche) di questi cittadini siano da considerare più importanti di una plurisecolare processione che proprio in Via Fardella, pur attirando tanti visitatori, perde totalmente il senso e il fascino che la contraddistingue. Viene da chiedersi come mai questi cittadini non abbiano intrapreso alcuna iniziativa nel 2000 quando fu deciso di congelare la Confraternita di San Michele che da allora non apre più la processione con i caratteristici incappucciati.

L’itinerario vedrebbe comunque percorrere un pezzo della Via Fardella per poi girare verso piazza stazione dove verrà effettuata la sosta, mentre del resto del percorso ancora si sa poco, visto che deve ancora essere sottoposto al giudizio del Vescovo Miccichè; a tal proposito l’assemblea dell’Unione Maestranze ha chiesto garanzie al sindaco per lo sgombero totale del centro dalle macchine e da eventuali impalcature che impedirebbero il passaggio dei Sacri Gruppi lungo alcune vie.

Secondo “Vox Populi” però, il vero motivo che ha spinto i ceti a votare per il centro storico è stata la ventilata ipotesi di una decurtazione dei contributi(legata agli errori organizzativi dello scorso anno) che il comune stanzia per la processione. Durante la prima votazione in settembre, tra i presenti in assemblea, uno dei ceti si sarebbe astenuto nell’incertezza di raccogliere le offerte delle attività commerciali di Via Fardella. Dieci invece sono stati i voti favorevoli e tre i contrari.

La Via Fardella è parte integrante del percorso sin dal 1947, mentre l’ultima processione limitata al centro storico risale al 6 aprile del 1966. Da allora, nonostante le puntuali polemiche, la Via Fardella è diventata parte irrinunciabile del percorso, a discapito del centro storico.

Visto che mancano poco meno di sei mesi per organizzare una processione degna della sua storia, la speranza è quella di vedere concretizzata la tanto attesa ipotesi di un venerdì Santo interamente al centro storico, perché visti gli ultimi anni, è anche probabile una marcia indietro rispetto agli odierni buoni propositi dell’Unione Maestranze, custode di una tradizione secolare che appartiene alla città e in special modo alla sua parte più vecchia, ed è triste appurare che in un modo o nell’altro, con e senza Via Fardella, le esigenze economiche debbano avere il sopravvento su ciò che rappresenta il vero patrimonio storico, religioso e culturale della città, danneggiando sia l’immagine della città che quella passione e quel profondo legame che unisce i Sacri Gruppi e tutti i riti della Settimana Santa con i tanti trapanesi che vogliono assistere ad una processione piena di storia e non ad una sfilata di carri.

Francesco Genovese

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http://www.francescogenovese.net/articoli/lasicilia301010.pdf


24 ore di intensa suggestione

Anche l’edizione 2010 della processione dei Misteri è terminata. Ventiquattro ore vissute intensamente, dal primo colpo di tamburo fino all’ultimo colpo di “ciaccula”. E’ stata buona processione anche se non paragonabile alla perfetta edizione del 2009, ma tutto sommato è andata bene.

Le pecche di questa edizione appena terminata sono stati i distacchi tra un gruppo e l’altro sia nella discussa e sempre meno consona Via Fardella, sia sul Corso Vittorio Emanuele percorso dai Misteri nel tragitto finale di ieri; distacchi che sono stati recuperati grazie al pronto intervento del comitato esecutivo che ha fatto di tutto per far arrivare in tempo i Sacri Gruppi in Piazza Purgatorio.

E infatti, per quanto riguarda la tempistica, il primo gruppo è arrivato in piazza poco prima delle 8.00 e l’Addolorata ha varcato il portone del Purgatorio alle 13.20. La piazza sotto il punto di vista logistico era organizzata bene, decisamente meglio rispetto agli scorsi anni, poiché oltre ad esserci più spazio per l’entrata dei gruppi, non c’era la calca che solitamente si trova davanti la chiesa e il servizio security è stato meno zelante rispetto alle processioni degli scorsi giorni. La fase di entrata quindi, è stata perfetta, ma aldilà di ciò, bisogna senza dubbio aprire una considerazione sulla inutilità della Via Fardella nel percorso.

Come al solito si è assistito al solito spettacolo, nonostante l’ordinanza comunale sul divieto di vendita di bevande in bottglia, le due corsie dell’arteria principale della città erano piene di cartacce e bicchieri vuoti, sia perché i cestini erano troppo piccoli, ma soprattutto perché in quella via sembrava che ci fosse tutto tranne che una processione, dove il Venerdì Santo diventa un’occasione diversa per bere qualcosa davanti al localino alla moda; va sottolineato però l’efficiente servizio di pulizia delle strade, operativo immediatamente dopo il passaggio dei Sacri Gruppi. Per fortuna che intorno alle 2.00, i Misteri hanno iniziato il loro cammino senza bande e processioni verso il centro storico, dove la qualsiasi pecca organizzativa viene dimenticata facilmente sia per la bellezza dei Sacri Gruppi, sia per il fascino della notte dei Misteri, che rappresenta senza dubbio la vera notte bianca trapanese che racchiude secoli di storia.

E come una tradizione secolare, la caratteristica “nottata dei Misteri” si è svolta seguendo il rituale di sempre: “tamburi”, “ciaccule” e “arrancate” a passo veloce. Alcuni ceti hanno predisposto una zona dove poter effettuare i cambi dei ceri consumati con altri nuovi, e il popolo trapanese era lì accanto ai gruppi che come al solito sono stati portati anche da tanta gente comune. Appena superata Via Custonaci, si sono ricomposte bande e processioni del ceto dei pescatori e dei pescivendoli e nel frattempo si ricomponevano le processioni degli altri ceti che hanno iniziato il tragitto di rientro intorno alle 6.00.

La fase di entrata in chiesa è stata suggestiva per tutti i gruppi, le cui entrate sono state accompagnate tutte dagli applausi degli spettatori che hanno cominciato a riempire la piazza già un’ora prima dell’orario previsto di entrata del primo gruppo. Commovente l’entrate di “Gesù nell’urna” che apriva al sipario all’entrata più attesa, ovvero quella dell’Addolorata. Poco prima dell’entrata del simulacro, c’è stato un momento di preghiera recitato da Padre Adragna e il consueto discorso del vescovo al termine del quale, tra le note della marcia funebre “Malinconia”, l’Addolorata è rientrata al Purgatorio sotto migliaia di petali di fiori gettate degli abitanti di Piazza Purhatorio.

La chiesa del Purgatorio rimarrà chiusa al pubblico fin quando non si risistemeranno tutti i gruppi secondo l’ordine in cui sono disposti durante l’anno. Stamattina alle 10.30 intanto, si svolgerà la processione del risorto, ma il prossimo vero appuntamento per i trapanesi veraci è il prossimo 18 aprile con la storica processione di San Francesco di Paola, protettore della gente di mare; una processione allegra e caratteristica che rappresenta in un certo senso il vero inizio della Pasqua per gli abitanti del centro storico che già si preparano per la prossima edizione dei Misteri che nel 2011 cadrà il 22 aprile: sarà un’ennesima pagina di storia come quella scritta ieri appena si è chiuso il portone del Purgatorio.

CURIOSITA’ E COMMENTI Anche per quest’anno, sono stati numerosi i turisti che hanno deciso di trascorrere la Settimana Santa in città; tra di loro anche tanti trapanesi che vivono al nord e che puntualmente ogni anno decidono di assistere alla nostra plurisecolare processione. I commenti sono stati positivi; la processione affascina, trascina, travolge, ma per molti di loro sono tante le cose che non vanno e che solo l’occhio spettatore può cogliere. C’è chi si è domandato come mai durante il passaggio dei gruppi non c’è molta gente che prega, e come mai una processione religiosa sia vista da molta gente come una tradizione folkloristica. I trapanesi che vivono fuori invece si dividono in due; c’è chi ha apprezzato la processione dei giorni nostri rispetto a quelle di qualche anno fa, ma ci sono anche molte persone che hanno reagito negativamente nei confronti del percorso di quest’edizione appena terminata. C’era chi si ricordava dei soli percorsi al centro storico e di tutti quei quartieri che non sono più attraversati dalla lunga processione trapanese. Mentre a Trapani, finiti i riti del Venerdì Santo, c’è chi si sta preparando le valigie per ritornare nelle proprie città, c’è anche chi ha preferito non assistere alla processione dei Misteri per altri luoghi dislocati in Italia o all’estero; tra di essi il noto scrittore trapanese Giovanni Cammareri che per il terzo anno consecutivo ha deciso di fare a meno della processione dei Misteri. “I Misteri hanno perso il fascino originario, non hanno niente a che vedere con le semplici processioni degli anni passati; è una scelta decisa a malincuore, ma sicuramente necessaria; la processione di oggi non è più quella di una volta; troppi cambiamenti che non fanno altro che danneggiare l’immagine della più bella processione dei Misteri di tutta Italia”. Soddisfatti invece molti trapanesi che hanno assistito al passaggio dei gruppi per le vie della città: “In sostanza è andato tutto bene; la processione è stata ordinata specialmente nelle prime fasi, belli gli addobbi e soprattutto gli abiti variegati dei processionanti appartenenti ai ceti”. Non è piaciuto a molti invece l’entrata del gruppo “La ferita al costato”, quando in piazza Purgatorio i portatori hanno lanciato in alto dei fiori poco prima di entrare in chiesa, novità, come direbbe Cammareri, che non hanno niente a che vedere con la processione.

ADDOLORATA E IL VOLTO SFIGURATO DELLA CITTA’ Anche quest’anno, come di consueto il Vescovo di Trapani Mons. Miccichè ha letto il suo intervento conclusivo poco prima che l’Addolorata entrasse in chiesa. Si è trattato sostanzialmente di una preghiera che iniziava così: “O Gesù benedetto, abbiamo seguito con tutto il cuore e la mente, il cammino doloroso della tua passione e morte in croce, i abbiamo accompagnato lungo la via del Calvario meditando il mistero della tua vita donata per amoreattraverso i riti solenni della Settimana Santa e nel percorso di questa nostra processione dei Misteri. -Musiche, canti, preghiere si sono innalzate verso il cielo implorando misericordia e perdono per noi, per questo mondo in fibrillazione dove guerre e ingiustizie sono spesso il pane quotidiano di un’umanità piegata”. Prosegue Miccicchè dicendo: “Il tuo volto si riflette in quello di ogni persona umiliata ed offesa, ammalata e sofferente, sola, abbandonata e disprezzata. Riconosciamo il tuo volto sfigurato dove il male sembra vincere sul bene, nelle famiglie dove l’amore si è spento, nei giovani senza speranza e senza prospettive di senso per la loro vita, nel volto di chi ha perso il lavoro e manca del necessario per vivere, nello sguardo di chi ha perduto la dignità di essere uomo e si trascina nel vuoto di un’esistenza vuota fatta di bisogni fasulli, alla ricerca del successo ad ogni costo. Il tuo volto sfigurato lo vediamo anche nella nostra città, nei quartieri abbandonati, ogni volta che barattiamo la giustizia, il bene comune, la legalità con gli interessi personali, con il clientelismo con la sete di potere….Troppe coscienze oggi sono asservite a logiche di potere gestite da lobby economiche e politico-partitiche, il cui obiettivo subdolo è quello del dominio sullo spirito dell’uomo, sulla sua capacità di pensare con la propria testa…Chi vive nell’odio, chi non permette al cuore di aprirsi all’altro chiudendosi a riccio in un egoismo gretto e meschino, non è capace di gustare la bellezza di una vita spesa per amore.Sia resurrezione e vita per i nostri ragazzi perché sentano il calore, l’affetto della famiglia, trovino educatori attenti e capaci e l’accoglienza materna della Chiesa. Sia resurrezione e vita per i nostri giovani perché non si lascino trascinare nel vortice del nulla e si sentano amati e non giudicati da una società che vorremmo meno egoista, meno razzista, più solidale. Sia resurrezione e vita per le nostre famiglie dove non manchi l’amore, la capacità di ricominciare, di sapersi perdonare a vicenda, dove la vita venga accolta e rispettata dal concepimento fino all’ultimo respiro, dove gli anziani trovino rispetto e affetto”. Il Vescovo ha proseguito poi con un messaggio rivolto all’Addolorata dicendo: “O Madre Addolorata, Tu che sei rimasta intrepida sotto la croce sei la stella della nostra speranza. Tu che dal Cristo tuo figlio sei stata a noi donata come Madre, accompagnaci alla tomba vuota. perché anche noi possiamo essere testi moni del Risorto. Lui, vivo in mezzo a noi, è la certezza di una vita nuova Insegnaci, o Madre cara, ad alzare gli occhi e soprattutto il cuore. A sollevare lo sguardo, distogliendolo dalle cose del mondo, ad orientarci verso ciò che veramente vale, a scorgere il mistero meraviglioso dell’amore di Dio, l’unica verità realmente redentrice, a sperimentare il perdono e a saperlo donare”.

Francesco Genovese


La discesa della croce

Mentre tra le strade della città echeggiavano le note della marce funebri che accompagnavano i Gruppi della Processione dei Misteri, nell’antica chiesa di Santa Maria del Gesù si è rinnovato l’antico rito della Discesa dalla Croce. Si tratta di un rito antichissimo le cui origini sono addirittura databili ancor prima dell’inizio della prima edizione della processione dei Misteri in città.

L’antico Cristo snodabile è stato sceso dalla croce in un contesto buio e silenzioso; come da tradizione sono state recitate le ultime parole di Cristo sulla croce e l’antica statua è stata posta su di un lettino dove un silenzioso corteo di persone hanno baciato i piedi del Cristo. Anticamente la processione dei Misteri non aveva inizio se prima non terminava questo antico rito e si spera che un giorno si potesse tornare alle origini.

Nonostante il grosso divario tra l’importanza data ai Misteri rispetto a questo rito prettamente religioso, con il passare degli anni, sono sempre più le persone che preferiscono prima assistere alla discesa e poi raggiungere i Sacri Gruppi per le vie della città. Ma non è solo nella chiesa di Santa Maria del Gesù che si svolge una discesa dalla Croce, poiché anche nella chiesa di San Domenico, si è ripetuto un rito similare che però si è svolto la sera, quando i Misteri hanno già lasciato il centro storico.

Si tratta di un Cristo con le braccia fisse, che viene sceso dalla croce seguendo gli stessi canoni della più conosciuta discesa del Cristo Snodabile. Domani i riti termineranno con la processione del Risorto che quest’anno è giunta alla terza edizione. La processione percorrerà un breve percorso tra le vie del centro storico, iniziando dalla chiesa del Purgatorio, per poi rientrare alla Cattedrale dove verrà celebrata la messa.

Francesco Genovese


Il sole e i Misteri

La plurisecolare processione dei Misteri nel corso degli anni ha sempre lasciato un segno che riesce a distinguere un’edizione dall’altra. Agli occhi dello spettatore qualsiasi molto spesso non vengono colti alcuni particolari che invece sono delle vere e proprie curiosità che i trapanesi del centro storico che vivono i Misteri da sempre, riescono a cogliere immediatamente.

C’è chi conosce tutti gli itinerari che sono stati approvati di anno in anno, chi ricorda per esempio quando nel 1973 i Sacri Gruppi hanno effettuato un percorso insolito, rispetto agli altri, dove la zona del porto peschereccio veniva percorsa nel pomeriggio rispetto agli itinerari più comuni dove questa zona viene percorsa nelle mattinate del sabato.

Ma non sono solo gli itinerari che permettono di distinguere le processioni di anno in anno; molto spesso è stato il tempo a fare le differenze. Nel 1995 per esempio, un violento acquazzone ha colpito i Sacri Gruppi che sono stati costretti a rientrare in poco meno di un quarto d’ora; anche in un’edizione degli anni ’60, per via della pioggia, i portatori di allora abbandonarono i gruppi in Via Torrearsa e alcuni di essi furono entrati dentro i portoni dei palazzi.

Per fortuna che ieri, il sole splendeva e la processione si è svolta senza nessun tipo di preoccupazione e considerando le ultime due edizioni che sono state accompagnate da dei grossi nuvoloni, di questa edizione, fra le altre cose, ci si ricorderà di questa splendida giornata di sole.

Francesco Genovese