Il popolo dei Misteri affolla la città

Ieri alle 14.00 in punto, i sacri gruppi dei Misteri hanno varcato il portone dell’antica chiesa del Purgatorio per rinnovare la plurisecolare tradizione che più rappresenta la nostra città. Un’uscita emozionante per l’occhio dello spettatore sia trapanese che forestiero. La piazza era piena di gente, sia dietro le transenne che fuori lungo la strada immediatamente dopo il Purgatorio; tantissimi turisti con a corredo le proprie macchinette fotografiche che hanno immortalato i volti dei Sacri Gruppi, le annacate e i processionanti.

Poco prima che uscisse il primo gruppo, il Vescovo Miccichè ha parlato ai fedeli durante un momento di preghiera, dove ha ricordato il venticinquesimo anniversario della strage di Pizzolungo con la morte di Barbara, Giuseppe e Salvatore Asta e rivolgendosi al “popolo dei Misteri” ha sottolineato il significato della Passione e della Pasqua. Subito dopo è stato un ripetersi continuo di usanze e tradizioni con i momenti di raccoglimento da parte di alcuni ceti, le dolci “annacate”, le raccolte di “picaccie” e i colpi di “ciaccula”.

Tutto è andato liscio quindi, tranne qualche piccolo distacco tra i gruppi dovuto a piccoli ritardi che hanno subìto alcuni gruppi durante l’uscita. Il centro storico tutto era pieno a zeppo di persone, soprattutto in Via delle Arti dove i Misteri assumono un fascino particolare, perché è nel centro storico che è nata la processione dei Misteri, dove tanta gente affacciata ai balconi dei piani più bassi, potevano quasi toccare i personaggi dei gruppi statuari.

Grande suggestione in Piazza Vittorio Veneto dove è stato allestito un gazebo per i disabili che anche per questa edizione hanno potuto assistere al passaggio dei gruppi, con le classiche “vutate” che quasi tutti i ceti hanno voluto dedicare a chi non può assistere alla processione come tutti gli altri. Tra i momenti più emozionanti va menzionata l’uscita del primo gruppo “La Separazione” del ceto degli orefici, che per la prima volta nella storia è uscita con i ceri montati sopra la vara, tra gli occhi lucidi dei consoli che hanno reso possibile questo bel cambiamento estetico che è sempre stato una caratteristica principale della processione.

Momenti suggestivi anche per l’uscita del tredicesimo gruppo, “l’Ascesa al calvario” con la nuova corona con raggiera d’oro, che pur stonando rispetto alla singolare bellezza degli antichi argenti, era pur sempre una pregevole opera artigianale che si va ad aggiungere ai tantissimi ornamenti che dispone il gruppo del popolo che nel gergo trapanese si chiama “U Signuri ca cruci ‘n coddru”. Grande emozione ovviamente per l’uscita dell’Addolorata, accompagnata come sempre da un lungo corteo di donne vestite di nero con grossi ceri accesi e i caratteristici “abitini” con impresso il volto del simulacro tanto caro ai trapanesi.

Per il resto è stato un copione già scritto: gli addobbi erano molto variegati, chi più semplici e quindi più belli, chi invece troppo complicati nelle combinazioni di colori e le bande hanno suonato le tipiche marce funebri. Alle 8.00 di stamane inizierà il rientro dei Sacri Gruppi nella chiesa del Purgatorio, tra i volti stanchi dei portatori e dei musicisti, i volti tristi dei consoli e i sorrisi dei turisti che vedono nella processione dei Misteri qualcosa di “festoso” anche se è tutt’altro che dovrebbero trasmettere; ma tutto ciò ha sempre fatto parte del folklore che fa da contorno alla quattrocentesca processione.

Francesco Genovese


Rigore e collaborazione e tutto funziona

C’è aria di attesa per le vie della città, tra poche ore il portone del Purgatorio si aprirà e i Sacri Gruppi dei Misteri ripeteranno ancora una volta la plurisecolare processione, rinnovando riti e usanze che nella loro unicità rappresentano il vero spirito di ciò che è più caro ai trapanesi; è un insieme di colpi di “ciaccula”, “vutate”, “annacate”, “picaccie” ed emozioni.

In trepida attesa il presidente Leonardo Buscaino che dirige l’Unione Maestranze per il quarto anno consecutivo: “Siamo pronti, l’attesa sta per terminare e stiamo facendo di tutto per la buona riuscita della processione, cercando di bissare l’ottima edizione dello scorso anno; anche quest’anno ci sarà un comitato esecutivo dell’Unione, un comitato di controllo della Diocesi e uno del comune, poiché grazie al rigore imposto qualche anno fa e alla collaborazione di tutti i ceti, abbiamo avuto degli ottimi risultati, rispecchiando il senso e lo scopo della nostra associazione fondata nel ’74 per il bene della processione di cui ho l’onore di rappresentare”.

Come ogni anno il gonfalone dell’Unione Maestranze sarà portato in processione dai gemelli Catalano, tre fratelli che hanno questo compito da ben 20 anni. “E’ un onore per noi, lo facciamo per passione fin da quando eravamo piccoli, e speriamo di poterlo fare anche nei prossimi anni”.

Tra le novità di quest’anno c’è da menzionare la presenza dei ceri, per la prima volta nella storia, sul gruppo “La separazione” del ceto degli orefici, che fino a cinquant’anni fa usciva in processione con le torce elettriche davanti ai personaggi del gruppo. L’ideatore di questa novità è Bernardo Danilo Sansica, giovane console del ceto nonché appassionato di tutti i riti della Settimana Santa: “E’ stata una mia idea che è stata approvata dal direttivo del ceto, e grazie ai donatori sia dei candelabri che dei ceri, siamo riusciti a realizzare questo nostro desiderio”.

Francesco Genovese


Si aprono le porte ai Misteri

Si apre il portone della chiesa del Purgatorio: alle 14.00 in punto, dopo un breve momento di preghiera del Vescovo Miccichè, i tradizionali tamburi dell’Unione Maestranze, i gonfaloni e le autorità, apriranno il lungo corteo della processione dei Misteri; 18 gruppi scultorei, due simulacri, venti bande ed un coro.

Sarà il ripetersi di una plurisecolare tradizione piena di fascino, devozione e folklore in cui si mescolano gli aspetti più caratteristici della trapanesità che molto spesso vive in simbiosi dei Misteri, come se fosse l’inizio di un nuovo anno la cui fine è il ricominciare il conto alla rovescia per l’edizione seguente. Come di consueto, saranno molti i gruppi che si fermeranno davanti al portone per un minuto di raccoglimento in memoria di qualche console o affine deceduto durante l’anno. Man mano che la processione si snoderà per le vie, la città si trasformerà in un insieme di suoni con gli echeggi delle marce funebri con le quali i gruppi verranno “annacati”, i venditori di “simenza e caccavetta” e il rullio dei tamburi.

Di notte i suoni cambieranno, non ci saranno più le marce funebri ma solamente i colpi di “ciaccula” e gli scricchiolii delle aste, accompagnati dall’odore della cera squagliata, e l’odore dei cornetti caldi, preparati dai vari forni dislocati per le vie di Trapani; il tutto sarà contornato dalle luci dei Misteri fino a quando il cielo sarà illuminato dai raggi solari, quando si percorreranno gli ultimi tratti del percorso finale e dove le ultime annacate con bande e processioni accompagneranno i gruppi in chiesa.

L’itinerario sarà il seguente: Piazza Purgatorio, 
Via Gen.Domenico Giglio, 
Corso Vittorio Emanuele, 
Via Torrearsa
, Piazza Saturno
, Via Sant’Agostino, 
Corso Italia
, Via S.Elisabetta
, Via Buscaino, 
Piazza Cuba, 
Via Barone Sieri Pepoli
, Via delle Arti
, Via Badia Nuova, 
Via Garibaldi
, Piazza Vittorio Veneto
, Viale Regina Margherita
, Piazza Vittorio Emanuele
, Via G.B Fardella lato sud e 
Piazza Martiri d’Ungheria dove i gruppi sosteranno per un po’. Si prosegue poi senza bande e processioni per 
Via G.B Fardella lato nord, Piazza Vittorio Emanuele
, Viale Regina Margherita
, Piazza Vittorio Veneto
, Via Garibaldi
, Via Libertà
, Via Giovanni XXIII
, Via Nunzio Nasi, 
Via Custonaci, 
Via Corollai
, Via Tartaglia
, Viale Duca d’Aosta, 
Via Cristoforo Colombo
, Piazza Scalo d’Alaggio
, Via Piloti
, Largo delle Ninfe, 
Via Carolina. Come di consueto il ceto dei Pescatori e quello dei pescivendoli, potranno ricomporre le proprie processioni con le bande subito dopo Via Tartaglia per percorrere le proprie zone dove la pesca e la vendita dei pesci è senza dubbio l’attività principale dell’antica zona adiacente al porto peschereccio.

In 
Piazza Gen.Scio
 si ricomporranno le bande e le processioni dei restanti 18 gruppi per proseguire per Corso Vittorio Emanuele
, Via Turretta
, Via San Francesco D’Assisi
 e Piazza Purgatorio dove il rientro del primo gruppo è previsto per le 8.00 di domani.

Francesco Genovese


Misteri - tutto pronto per la processione

Tutto è pronto per la processione dei Misteri 2010, la città è pronta per accogliere l’evento e le strade del centro sono piene di turisti che fanno meta nella chiesa del Purgatorio dove è iniziata la preparazione dei gruppi per domani.

Oggi inizierà la vestizione degli argenti e degli addobbi floreali, saranno preparate le aste e verranno effettuate le prove per equilibrare i pesi. Tra i momenti più belli della vestizione c’è il montaggio dell’antichissimo balcone in argento dell’Ecce Homo, la preparazione dell’Urna, la vestizione dell’Ascesa al Calvario e ovviamente la vestizione del simulacro dell’Addolorata, specialmente nel momento in cui verrà posto il manto nero sul capo dell’opera del Milanti.

All’interno della chiesa, come ogni anno, saranno sistemate delle transenne per permettere ai visitatori di assistere alla preparazione senza intralciare gli addetti ai lavori, ma come ogni anno saranno molti che, grazie alla conoscenza di amici o parenti all’interno dei singoli ceti, potranno “superare” le transenne ed assistere senza la fretta imposta dagli uomini della security.

Ieri intanto, si sono concluse le processioni delle “Pietà”, che ogni anno di più attirano un numero di spettatori maggiori; tra le note negative non si può non menzionare l’eccessiva zelanteria degli addetti alla security, perché creano un muro tra la vara e la gente, vista la caratteristica popolare delle due processioni.

Si spera quindi, che per il venerdì Santo il servizio security sia meno “fiscale”. Domani alle 14 in punto, il portone del Purgatorio si aprirà e il caratteristico suono dei tamburi darà il via alla plurisecolare processione dei Misteri.

Francesco Genovese


La Madre Pietà del popolo in processione

Oggi alle 14.30 in punto dalla chiesetta dell’Addolorata in Corso Vittorio Emanuele, inizierà la seconda processione della Settimana Santa trapanese. A varcare il portone della chiesetta sarà la Madre Pietà del Popolo che, accompagnata come da tradizione dalle note di “Chopin” rinnoverà la sua antica processione per le vie della città, accompagnata dalla banda musicale “Città di Trapani” diretta dal maestro Carpitella.

Si tratta di una processione piena di storia e devozione, e moltissimi anni fa aveva un seguito decisamente maggiore rispetto alla pietà dei Massari che aveva un carattere maggiormente “rionale”. Ai giorni nostri non c’è più questo tipo di differenza, poiché entrambe le processioni sono il ritratto più tangibile della devozione popolare. L’antico quadro incastonato sulla vara barocca percorrerà tutte le strade del centro, compreso l’antico quartiere di San Francesco Di Paola che anche per quest’anno è stato “escluso” dall’itinerario dei Misteri.

Fino a qualche anno fa percorreva ad anni alterni anche la zona di Via Virgilio nelle adiacenze dello “scaro”, e fortunatamente adesso questa “usanza” è stata abolita e la sua processione è racchiusa totalmente al centro storico. Il momento culminante più atteso di oggi è il rinnovo del rito dello “Scambio del Cero” per ricordare la pace suggellata dagli Eredi Facchini di Piano San Rocco con la Compagnia di Sant’Anna che fino al 1800 curava la processione.

Il rito si svolgerà intorno alle 18.00, quando la pietà del Popolo passerà davanti la capanna di piazza Lucatelli dove da ieri è custodita la Pietà dei Massari. Anche questo rito però è stato modificato nel tempo, poiché da qualche anno a questa parte, la Pietà dei Massari viene posta fuori dalla capanna, e più precisamente in piazza Gen. Dalla Chiesa durante il tragitto della Pietà del popolo, spezzando il senso del rito stesso.

Quest’anno poi, sempre per lo scambio del cero, saranno anche installate delle transenne, che purtroppo allontanano la gente dall’emozionante rito che andrebbe vissuto senza alcun tipo di distacco. Stasera, quando la Pietà del Popolo rientrerà nella chiesa dell’Addolorata, la Pietà dei Massari inizierà la sua breve processione per il rientro nella chiesa del Purgatorio che si svolgerà intorno alle 24.00.

Francesco Genovese


La Madre Pietà dei Massari in processione

Oggi pomeriggio alle 16.00 in punto, accompagnata come da tradizione dalle note di “Pensiero” eseguite dalla banda musicale di Paceco diretta da Claudio Maltese, la Madre Pietà dei Massari varcherà il portone della chiesa del Purgatorio a percorrere in processione le principali vie del centro storico della città, addobbata da fiori, ex-voto e i pesanti ceri che circondano l’intera vara.

Con la processione di oggi iniziano i riti della Settimana Santa trapanese, in un suggestivo percorso fatto di storia, fede e tradizione. Il meraviglioso quadro della Pietà verrà portato in spalla dagli “eredi facchini di piano San Rocco” e lungo il tragitto si alterneranno tanti giovani volontari che fanno di tutto per potersi mettere sotto le tradizionali aste per una “battuta”, come si dice in gergo trapanese.

La Pietà dei Massari è senza dubbio un’altissima espressione di devozione, tra il caratteristico suono delle “ciaccole” e le tristi note funebri; tra i momenti più importanti il passaggio per le vie Nunzio Nasi e Custonaci, e la tradizionale entrata e sosta al Palazzo Fodale in piazza Matteotti, per ricordare quando il quadro fu custodito in quel palazzo durante il periodo bellico.

La processione terminerà per oggi intorno alle 22.00 con l’entrata nella capanna che ogni anno viene allestita in Piazza Lucatelli, dove verrà vegliata per tutta la notte, per poi ricominciare domani sera in cui, dopo un breve tragitto, la Pietà ritornerà al Purgatorio. Domani invece sarà il turno della Pietà del popolo, un’altra antica processione il cui momento culminante è il rinnovo dell’antico rito dello scambio del cero, quando quest’ultima passerà davanti la capanna di piazza Lucatelli.

Francesco Genovese


Presentata la nuova corona con raggiera in oro

Ieri mattina presso la sede del gruppo “Ascesa al Calvario” appartenente al popolo, è stata presentata la nuova corona di spine con raggiera in oro 18 carati che verrà apposta sul gruppo per la processione del venerdì Santo. Si tratta di una pregevole opera, disegnata e realizzata da Alessandro Fatini e Pierluigi Bindi, interamente lavorata a mano ed assemblata con la tecnica della elettro-fornatura dalla ditta “Linea Oro 2006” di Arezzo.

Il capo console del gruppo Vito Dolce, davanti ad un folto numero di persone, ha presentato l’opera come il frutto di anni di offerte ricevute da parte dei trapanesi e del popolo dei Misteri in generale; un’opera realizzata anche grazie a tutti i consoli deceduti e a tutti quelli che non collaborano più con il gruppo. L’imponente opera, che sarà benedetta stamattina dal Vescovo Mons. Miccichè, pesa poco più di 1 Kg ed esalterà ancora di più sia la bellezza che il valore artistico del tredicesimo gruppo molto caro ai trapanesi.

Sembrano lontani gli anni in cui i ceti facevano realizzare anche semplici ma incantevoli ornamenti argentei dagli artigiani trapanesi, nonostante ristrettezze economiche sicuramente non paragonabili alla fantomatica crisi che puntualmente accusano le venti categorie affidatarie dei Misteri, ma si tratta ugualmente di una nuova pagina di storia che è stata scritta dai consoli dell’Ascesa al Calvario, il cui prossimo obiettivo è quello di restaurare la settecentesca croce in argento, simbolo principale dello stesso.

Iniziano oggi i riti della Settimana Santa in provincia di Trapani con la Via Crucis di Buseto Palizzolo; una sacra rappresentazione vivente che inizierà alle 16.00, per concludersi alle 23.00. A sfilare saranno 16 “quadri viventi” che percorreranno le vie di Buseto su dei carri trainati dai trattori, accompagnate da alcune bande musicali. La tradizionale rappresentazione ha delle radici storiche recenti, poiché è stata introdotta appena 30 anni fa. Subito dopo la conclusione della Via Crucis, ci sarà la processione dell’unico gruppo statuario che rappresenta “La crocifissione”.

Il gruppo uscirà dalla chiesa di “Santa Teresa del bambin Gesù” per raggiungere la Chiesa Madre, accompagnato dalle stesse bande musicali dei quadri viventi, e che per quel momento si uniscono in un solo complesso. La statua poi, ritornerà nella propria chiesa di appartenenza, il giorno del venerdì Santo. La Via Crucis di Buseto, oltre ad essere nota per l’espressività con la quale vengono rappresentati passione, morte e resurrezione di Cristo, è particolarmente importante poiché raccoglie molti turisti che approdano in Sicilia per tutta la Settimana Santa, e che si fermeranno per assistere ai riti che si dislocano qua e là per la provincia.

A Trapani intanto, fervono i preparativi per le processioni che inizieranno martedì con la Pietà dei Massari, e continueranno mercoledì con la Pietà del popolo, per poi arrivare al fatidico e atteso venerdì Santo in cui i Sacri Gruppi dei Misteri usciranno in processione per circa 24 ore per le strade della città.

Francesco Genovese


Si sono conclusi i riti quaresimali

Si sono conclusi i riti quaresimali ieri pomeriggio presso la chiesa del Purgatorio con la Scinnuta del simulacro de “L’Addolorata”. Tutto si è svolto come da programma con l’esibizione della banda di San Vito Lo Capo in una piazza gremita di persone le cui facce erano il ritratto più tangibile di un’attesa che sta terminando; lo si leggeva negli occhi di ognuno, semplici devoti o appassionati che attendono l’inizio dei riti della Settimana Santa per rivivere un’altra pagina di storia e tradizione cittadina, fatta di fede, devozione e tanto folklore.

La “musica dei misteri” rimbombava in piazza, tra i venditori di “caccavetta e simenza” sotto un cielo pieno di nuvole che si spera si stiano lontane dal cielo di Trapani durante la prossima settimana. Al termine dell’esecuzione musicale, il rosario dentro la chiesa, davanti la bellissima statua dell’Addolorata arricchita da fiori, rigorosamente senza manto, il cuore trafitto dal pugnale d’argento antico e la manta nera di velluto sotto la vara. Subito dopo la messa presieduta dal Vescovo, al termine della quale, ancora altre note musicali eseguite dalla banda di San Vito Lo Capo in una piazza sempre più affollata.

Intanto la chiesa rimaneva piena di gente, tutti davanti al simulacro del “ventesimo gruppo”, alcuni per pregare, altri per scattare fotografie e altri per lasciare la propria offerta al ceto che ogni anno colloca un piccolo banchetto per raccogliere il denaro offrendo in cambio le santine dell’Addolorata, fino all’ultimo applauso della gente al termine dell’esecuzione musicale che ha messo un punto anche per quest’anno ai riti Quaresimali.

Domani mattina nella chiesa del Purgatorio avverrà, a porte chiuse, il tradizionale spostamento dei gruppi seguendo un ordine ben preciso che ne permetta la preparazione per la processione del Venerdì Santo, in cui saranno anche rimossi tutti i banchi e verrà montata la pedana inclinata sui gradini della chiesa. Adesso non rimane che vivere ancora una volta i plurisecolari riti della Settimana Santa che in città inizieranno martedì prossimo con la Pietà dei Massari.

Francesco Genovese