Il giovedì Santo trapanese
Terminate le processioni delle due Pietà, per le strade del centro storico dove ancora echeggiano i suoni e gli odori del martedì e mercoledì Santo, l'attenzione adesso è rivolta verso la processione dei Misteri. Già da stamattina la chiesa del Purgatorio si è trasformata in un vero e proprio cantiere aperto, dove i gruppi inizieranno ad essere allestiti: dalla vestizione degli argenti, al posizionamento delle aste con le prove dei portatori, fino ad arrivare all'addobbo floreale che ne completa e ne arricchisce l'estetica. Ci sono gruppi che iniziano ad essere "vestiti" di mattina, altri invece nel pomeriggio; ad ogni modo, mettere piede al Purgatorio durante la giornata di oggi, è decisamente tappa fondamentale per un trapanese doc.
Le processioni delle due Pietà hanno confermato ancora una volta il grandissimo seguito da parte della cittadinanza trapanese, nonostante il brutto tempo di ieri, con vento forte misto a pioggia, che non hanno impedito di fatto il regolare ripetersi di tradizioni popolari. Rimane però il fatto che in queste processioni dove fino a qualche anno fa si svolgeva tutto in maniera categorica nel segno della tradizioni, è ormai divenuta consuetudine la ricerca assoluta della novità, come se fosse un'esigenza primaria, mentre basterebbe limitarsi a ripetere ciò che è sempre stato fatto. Si comprendono i contesti che cambiano di conseguenza al passare degli anni, ma non si comprendono certe decisioni che in un certo senso disturbano e travisano cose che fino a poco tempo fa pensavamo che fossero come dei dogmi, trasmettendo tanta, troppa teatralità in qualcosa che è sempre stata genuina e popolare. Evidentemente alla gran parte della gente piace la teatralità, ma tutto ciò porterà un giorno alla perdita totale delle tradizioni e ormai è certo che sotto certi punti di vista, siamo alla frutta, in un oscuro punto di non ritorno.
Ritornando al giovedì Santo, oggi sarà una giornata piena per la diocesi di Trapani, con la Santa Messa del Crisma alle 9 in Cattedrale presieduta dal Vescovo Fragnelli e concelebrata da tutti i Sacerdoti in cui si benedicono gli oli dei catecumeni, gli oli degli infermi e il Sacro Crisma, mentre alle 19 si terrà in tutte le chiese la Santa Messa “in coena domini” che prevede il rito della “Lavanda dei Piedi”.
Al termine del rito inizierà l’adorazione Eucaristica in tutte le parrocchie fino alle 24 con gli altari della reposizione, erroneamente chiamati “sepolcri”, che saranno visitati da migliaia di fedeli che faranno “il giro delle chiese”, poiché la tradizione popolare dice che se ne debbano visitare almeno 3 e in un numero dispari: il trapanese stasera, farà anche tappa al Purgatorio per vedere i Sacri Gruppi "impupati" prima della grande processione di domani.
Francesco Genovese
Oggi la processione della Madre Pietà del popolo
Proseguono i riti della Settimana Santa trapanese con la processione della Madre Pietà del popolo: oggi pomeriggio alle 14.30, la Sacra icona uscirà dalla chiesa del Purgatorio accompagnata dalla banda musicale "Città di Trapani" diretta dal maestro Alessandro Carpitella, a percorrere un lungo tragitto per le strade del centro storico.
La processione di oggi, curata dal ceto dei fruttivendoli, ha un'altissima connotazione popolare, ed un tempo aveva probabilmente un seguito maggiore rispetto alla processione della Pietà dei Massari. Il quadro della Pietà del popolo risalente intorno al 1600, è incastonato dentro una vara in stile barocco, il cui volto dell’Addolorata ha dei lineamenti dolci ed espressivi.
Il culmine storico della processione della Pietà del popolo è rappresentato dal tradizionale scambio del cero, non appena la Sacra icona, passerà dinanzi la cappella di Piazza Lucatelli in cui la Pietà dei Massari(uscita ieri in processione) è rimasta vegliata tutta la notte.
Lo scambio del cero è un rito rievocativo legato alla pace suggellata nel 1885 dai facchini di piano San Rocco(i cui eredi oggi curano la processione della Pietà dei Massari) e la compagnia di Sant’Anna che fino alla fine del 1800 curava la processione della Pietà del popolo, attualmente gestita dai fruttivendoli. Secondo tradizione, la Pietà del popolo dovrebbe essere portata in spalla da alcuni componenti dei massari, annacata davanti la cappella dove avviene lo scambio di un cero tra due rappresentanti delle due processioni.
La Pietà del popolo, rientrerà nella chiesa del Purgatorio dopo le 22.00, e subito dopo, dalla cappella di Piazza Lucatelli, anche la Pietà dei massari inizierà il suo percorso di rientro in chiesa.
Quella di oggi dunque, sarà una giornata ricca di atmosfere particolari piene di emozioni divise tra Sacro e profano, annacate dopo annacate, tra “colpi di ciaccula”, preghiere e marce funebri, tutte di un fiato fino a quando le due Pietà non rientreranno nella chiesa del Purgatorio, il cui portone si spalancherà nuovamente dopodomani con la processione dei Misteri.
L'unica speranza è che non ci siano "sorprese" antitradizionali, visto che già ieri, per l'uscita della Madre Pietà dei massari, i "custodi" della tradizione hanno deciso di stravolgere l'unica certezza della Settimana Santa trapanese, facendo eseguire un medley musicale degno del peggior "festivalbar" al posto di far eseguire, come accade da sempre, la marcia funebre "Pensiero" che di questa processione ne è sempre stata la "bandiera".
Francesco Genovese
Settimana Santa al via: la processione della Pietà dei Massari
Dopo un'attesa lunga un anno, Trapani è pronta per rivivere i riti della Settimana Santa. Si comincia domani alle 16 in punto con la processione della Madre Pietà dei Massari, un antico quadro incastonato su di una vara neoclassica, la cui processione è curata dagli “Eredi facchini di piano San Rocco”, cinque famiglie che risultano essere la prosecuzione generazionale di antichissima devozione che vedeva i propri antenati curare questa processione che aveva una connotazione “rionale”, visto che si svolgeva principalmente nelle zone limitrofe al piano San Rocco.
Ai giorni nostri la processione ha una connotazione decisamente più ampia visto il grande seguito di popolo che assedia il centro storico durante tutto il percorso. Si tratta di uomini, donne e bambini che in questi giorni di processioni non vogliono assolutamente perdere nemmeno un attimo di tutto ciò che rappresenta il ripetersi di antiche usanze e tradizioni, anche se non si può sottovalutare la perdita di semplicità che la processione ha subìto nel corso degli anni, a cominciare dall'eccessiva pomposità con la quale adesso si svolge.
Una volta quando la pietà dei Massari era in processione, si aveva la consapevolezza di assistere a qualcosa di genuino nella sua popolarità, magari in modo a volte "strampalato", meno "preciso", ma tutto era diverso; era una processione dalla gente, senza la fastidiosa "security" che durante tutto il tragitto crea quel muro che non permette alle persone di stare un po' più vicino alla vara lungo il percorso. Per non parlare poi della consuetudine di far suonare alla banda marce intere soltanto in determinati punti(sedi di ceti, case di consoli, etc etc ), ed eseguire solo il "trio" della marcia in altri, e magari "scarrozzare" velocemente lungo altre strade ritenute probabilmente di poca importanza nonostante la presenza di persone ferme ad assistere al passaggio della Sacra Icona. E' tutto più pomposo dunque e quindi decisamente meno bello. Di bello e unico rimane sempre e soltanto il momento in cui la Pietà dei Massari esce dalla chiesa del Purgatorio sulle note di "Pensiero": quello si che è un momento emozionante, da brividi lungo la pelle per chi questa processione l'ha sempre vissuta. E' un momento in cui la Settimana Santa trapanese inizia e allo stesso tempo è come se fosse già finita, perché questi riti secondo una certa chiave di lettura, ti travolgono completamente, togliendoti la percezione del trascorrere delle ore: quando il giorno successivo la Pietà dei Massari rientrerà dentro la chiesa del Purgatorio, si avrà la consapevolezza di aver vissuto un nuovo anno e molti probabilmente inizieranno già il conto alla rovescia per l'anno successivo, anche se di fatto i riti della Settimana Santa non sono ancora finiti del tutto.
Ritornando alla mera cronaca della processione di domani, il quadro della Pietà verrà portato in spalla per le vie del centro storico fino a tarda serata, quando sosterà vegliata tutta la notte, in una capanna allestita in piazza Lucatelli; la processione ricomincerà mercoledì sera quando il quadro uscirà dalla capanna per far rientro nella chiesa del Purgatorio. Come accade da moltissimi anni, ad accompagnare la processione sarà la banda musicale "Città di Paceco" diretta dal maestro Claudio Maltese.
Francesco Genovese
Di seguito l'itinerario:
Martedì Santo 22 Marzo 2016. Chiesa Anime Sante del Purgatorio USCITA ore 16,00
Via San Francesco d’Assisi
Via Turretta
Corso Vittorio Emanuele
Via Generale Enrico Fardella
Via San Francesco d’Assisi
Via G. Barlotta
Via G. Tartaglia
Via Custonaci
Via Corallai
Corso Vittorio Emanuele
Piazza Jolanda
Giro della Piazza
Corso Vittorio Emanuele
Via Eliodoro Lombardi
Via Libertà
Piazza Matteotti
SOSTA PALAZZO NOTAIO FODALE
Piazza Matteotti
Via Libertà
Via Torrearsa
Casina delle Palme
Piazza Generale C. A. Dalla Chiesa
Piazza Lucatelli – INGRESSO CAPPELLA – ore 22.00 – SOSTA NOTTURNA –
MERCOLEDI SANTO 23 Marzo 2016.
Piazza Lucatelli USCITA CAPPELLA – ore 22.30 circa
Via Turretta
Via Nunzio Nasi
Via Generale Enrico Fardella
Corso Vittorio Emanuele
Via Giuseppe Verdi
Via San Francesco d’Assisi
Piazza Anime Sante del Purgatorio
Chiesa Anime Sante del Purgatorio – ENTRATA – ore 00.30 circa
Oggi la scinnuta dell'Addolorata
Si concludono oggi pomeriggio al Purgatorio gli appuntamenti quaresimalii delle Scinnute con il simulacro dell'Addolorata. Come di consueto, intorno alle 17.30 si esibirà nella piazza antistante la chiesa, la banda musicale "Pietro Mascagni" diretta dal maestro Anguzza, e dopo la recita del rosario verrà celebrata la Santa Messa presieduta dal Vescovo Fragnelli. Alla scinnuta parteciperanno, come accade già da qualche anno, le Confraternite “Maria SS. Addolorata alle Balate” e “Maria SS. Grazie ai Pirriatura” di Palermo, gemellate con la realtà trapanese; al termine della funzione, in piazza Purgatorio verranno eseguite altre nenie funebri a chiudere, anche per quest'anno, gli appuntamenti quaresimali delle Scinnute.
Il simulacro dell’Addolorata è una stupenda ed espressiva opera di Giuseppe Milanti, che riuscì a realizzare nel volto della madre di Gesù, l'espressione più tangibile del dolore: per un trapanese è davvero difficile non emozionarsi al suo passaggio durante la processione del venerdì Santo. Anticamente si adagiava su di una vara più alta che si distingueva insieme a Gesù nell’urna, essendo simulacri e non gruppi, dai restanti 18 misteri, e negli anni ’70, fu deciso di adagiarla su di una vara totalmente diversa, delle dimensioni simili agli altri gruppi.
La processione dell'Addolorata è curata dal ceto dei camerieri, cuochi, baristi, pasticceri, albergatori, ristoratori, cocchieri ed autisti, ma anche da tanti collaboratori esterni alle categorie d'appartenenza. Fino a qualche anno fa, i portatori dell'Addolorata indossavano i colori bianco e rosso in ricordo del sacco rosso e la visiera bianca della confraternita di San Michele indossati dai patrizi della città che anticamente portavano in processione i simulacro dell'Addolorata; ai giorni nostri, il simulacro viene portato in processione dai tanti volontari e collaboratori dell'associazione, anche se pur apprezzando passione e dedizione da parte dei componenti l'associazione, sarebbe bello poter rivedere un giorno sotto le aste dell'Addolorata, uomini vestiti di bianco e rosso come un tempo, magari per mantenere vivo ciò che è stato, anche soltanto in senso rievocativo.
Terminate le scinnute, la chiesa del Purgatorio si trasformerà in un cantiere aperto, per la preparazione delle processioni che si svolgono durante la Settimana Santa, con il consueto spostamento dei Sacri gruppi all'interno della chiesa per agevolarne la preparazione e l'uscita, con i quadri delle due Pietà al centro davanti al portone, pronte per essere addobbate in vista delle processioni del martedì e mercoledì Santo.
La Settimana Santa in provincia inizierà invece domenica a Buseto Palizzolo con la 36a edizione della sacra rappresentazione dei “Misteri con gruppi statuari viventi”. La manifestazione, originariamente denominata “Via Crucis”, è organizzata dalla Confraternita del Crocifisso.
I sedici gruppi statuari partiranno alle ore 16.00 dalla Parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù presso il Villaggio Badia e percorreranno le vie cittadine per circa sei ore. La conclusione è prevista alle ore 23.00 a Buseto Centro allorquando l’effige lignea del Santissimo Crocifisso verrà riposta all’interno della chiesa Madrice dedicata alla Madonna del Carmelo, patrona del Comune.
Per quanto riguarda la "sfilata" di apertura della Settimana Santa prevista per lunedì pomeriggio, secondo il mio modesto pensiero si tratta di un'iniziativa decisamente inutile ed evitabile, perchè i riti della Settimana Santa trapanese hanno bisogno del ripristino delle tradizioni piuttosto che di nuove introduzioni che non hanno nulla a che vedere con la nostra storia: qui a Trapani la settimana Santa inizia martedì alle 16.00 in punto, quando la Madre Pietà dei Massari varcherà il portone del Purgatorio sulle note di "Pensiero". Tutto il resto non conta, anche perché di sfilate ne abbiamo fin troppe durante la processione dei Misteri.
Francesco Genovese
Scinnute quaresimali: oggi l'Ascesa al Calvario
Quinto appuntamento quaresimale oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con "L'Ascesa al Calvario", il gruppo più rappresentativo dell'intera processione dei Misteri. Come di consueto, intorno alle 17.30 esibirà la banda musicale "Città di Paceco" diretta dal maestro Claudio Maltese, e intorno alle 18.30 partirà dalla chiesa di San Domenico l'ultima stazione quaresimale con il vescovo Fragnelli e le parrocchie della prima interparrocchialità (Cattedrale San Lorenzo, San Nicolò, San Pietro e San Francesco d'Assisi) che, dopo aver attraversato la porta Santa in Cattedrale, giungeranno al Purgatorio per la concelebrazione Eucaristica. Al termine della Messa, la banda di Paceco si esibirà nuovamente nella piazzetta antistante per mettere un punto alla penultima Scinnuta dei Misteri.
Il gruppo de "L'Ascesa al Calvario", comunemente chiamato “u Signuri ca cruci ‘n coddu, fu affidato alla categoria degli jurnateri(lavoratori di giornata) il 6 aprile 1612, poi nel corso degli anni fu affidato anche ai bottai, ai fruttivendoli ed infine, fu affidato all’intero popolo. Il Cristo, con in spalla una meravigliosa croce d’argento, è stato realizzato nei primi anni del ‘900 da Giuffrida, a sostituire la statua precedente di Antonino Croce(attualmente custodita nella chiesa di Santa Maria del Gesù); di notevole espressività, rappresenta senza ombra di dubbio, uno tra i più belli volti presenti in tutta la serie dei diciotto gruppi scultorei.
Di notevole fattura gli antichi argenti che adornano il tredicesimo gruppo, tra cui la bandoliera risalente al 1814, l’antica croce realizzata nel 1751 , ma anche catene, sciabole, corone di spine, l’armatura del soldato, l’elmo, il ramo, il puntale, i pennacchi, il fazzoletto della veronica e tantissimi ex-voto, oltre che la corona di spine con raggiera in oro, indossata sul capo del Cristo dal 2010: un gruppo così imponente quando è addobbato da fiori, ceri e ornamenti argentei e allo stesso tempo apparentemente "minuto" quando risulta spoglio durante il resto dell'anno nella chiesa del Purgatorio.
Per un trapanese verace, la Scinnuta del tredicesimo gruppo ha un significato molto importante poiché tra due settimane esatte, il portone del Purgatorio si aprirà per rinnovare ancora una volta la storia, stravolta o travisata che sia, con i Sacri gruppi per le strade, tra "u ciauru di cira", i colpi di "ciaccula" e le struggenti note funebri di questa secolare processione che, pur avendo perso in un certo senso la propria identità nel corso degli anni, conserva sempra la sua connotazione popolare che la rende unica sotto tutti i punti di vista.
Tornando agli appuntamenti quaresimali, martedì e mercoledì prossimo si svolgeranno al Purgatorio le ormai consuete "Scinnute" delle due Madri Pietà che escono in processione il martedì e mercoledì Santo, mentre venerdì 18 sarà il turno del simulacro dell'Addolorata.
Per quanto riguarda gli eventi collaterali, domenica 13 marzo alle 18 presso la chiesa di San Domenico si svolgerà la manifestazione denominata "Note di Passione", organizzata dalle associazioni "La Separazione", "Musicando" e l'Orchestra Fiati "Maria SS. di Custonaci"; il tutto diretto dal maestro Alessandro Vinci. L'ingresso alla manifestazione è gratuito con offerta libera a scopo di beneficienza.
Francesco Genovese
Scinnute al giro di boa - oggi la quarta
Quarta Scinnuta dei Misteri oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con i gruppi “La Sentenza” ed “Ecce Homo”, rispettivamente del ceto dei macellai e del ceto dei calzolai e calzaturieri. Il programma è sempre lo stesso: intorno alle 17.30 si esibirà la banda musicale “V. Filardi” di Valderice e dalla chiesa di San Domenico partirà la stazione quaresimale con il Vescovo e la quarta interparrocchialità composta dalle parrocchie San Giuseppe, San Paolo, N.S. di Loreto e San Lorenzo Levita di Xitta. Non appena il corteo giungerà al Purgatorio, poco prima di aver attraversato la Porta Santa della Cattedrale, ci sarà la concelebrazione Eucaristica presieduta da Fragnelli, al termine della quale una nuova esibizione della banda musicale metterà un punto al quarto appuntamento quaresimale che rappresenta in un certo senso il giro di boa verso il tanto atteso venerdì Santo: dopo quella di oggi rimangono soltanto le Scinnute de "L'Ascesa al Calvario" dell'Addolorata(oltre ai due quadri delle Pietà), e poi tutto il lavoro di un anno intero si consumerà all'apertura del portone del Purgatorio, sperando che per la giornata del venerdì Santo, i ceti mettano da parte gli attriti e i diverbi per andare degnamente in processione e far dimenticare la pessima edizione del 2015.
Il gruppo de “La sentenza”, realizzato da Domenico Nolfo, anticamente era chiamato “La condanna di Gesù”, mentre “Ecce Homo” è stato realizzato da Giuseppe Milanti e rappresenta indubbiamente uno dei più bei gruppi dell'intera serie. Pur trattandosi di due gruppi vicini come sequenza, ma lontani per quanto riguarda l'anno di realizzazione, essi hanno in comune sul Cristo, il volto della rassegnazione, nonché il personaggio di Pilato che risulta somigliante, anche se il Pilato realizzato dal Milanti è di fattura superiore rispetto al Pilato di Nolfo.
Pregevole sul gruppo curato dai calzolai, la splendida balconata argentea, realizzata nella seconda metà del 1800 dall’argentiere Giuseppe Parisi, che viene posta sul gruppo soltanto in occasione della scinnuta e della processione, mentre durante il resto dell’anno viene utilizzata una copia plastica della balconata; fino a pochi anni fa esso veniva lasciato senza alcun balcone, spiazzando i visitatori che recandosi in chiesa non riconoscevano il gruppo, che si identifica con questo importante ornamento. Ad ogni modo, è ormai consuetudine da parte dei ceti, la realizzazione di copie dei suppellettili che vengono posti sui gruppi durante tutto l'anno in chiesa. Fino a pochi anni fa, la bellezza stava proprio nel vedere durante tutto l'anno i gruppi totalmente spogli, senza aureole e suppellettili vari, per poi vedere i Misteri "vestiti" soltanto in occasione del Venerdì Santo.
Per quanto riguarda gli eventi collaterali, domani alle 18, presso lo storico stabile del "Principe di Napoli" in Piazza Generale Scio, sarà presentato il video "La gente dei Misteri" della STRAFILM. Si tratta di un interessante documento, già presentato a ottobre presso “La Casa della Cultura” del Consolato Argentino, per la regia di Antonio Voltolina.
Francesco Genovese
Oggi la terza Scinnuta
Proseguono nella chiesa del Purgatorio i riti quaresimali delle Scinnute con il terzo appuntamento che vede "protagonisti" i gruppi de "La flagellazione" e "La Coronazione di Spine" curati rispettivamente dal ceto dei muratori e scalpellini e dal ceto dei fornai.
Come da programma, intorno alle 17.30 si esibirà nella piazza antistante la chiesa, la banda musicale "Maestro G. Asaro" di Paceco in attesa dell’arrivo della stazione quaresimale che partirà da San Domenico con il Vescovo Fragnelli e le parrocchie della terza interparrochialità, ovvero SS Salvatore, Sant’Alberto e Maria SS Annunziata, e a seguire sarà concelebrata la Messa; come ormai da tradizione, in occasione della terza Scinnuta, oltre alla banda musicale ci sarà l’esibizione del coro Trapani Mia che intonerà alcuni brani all’interno della chiesa poco prima dell’ultima esibizione della banda in piazza.
I due gruppi saranno disposti davanti l’altare, arricchiti dai colori degli addobbi floreali e dal luccichio degli argenti. Si tratta di due gruppi espressivi dove il senso di sofferenza nel volto del Cristo primeggia su tutto il resto, anche se il gruppo de “La flagellazione” appare decisamente meno bello per via di infelici restauri eseguiti nel 1987 e nel 1998, sopratutto per i toni eccessivamente chiari sui personaggi; basta guardare infatti le foto del gruppo risalenti a prima del 1987 per notare la netta differenza tra passato e presente. Di contro però, la bellezza del gruppo dei "muratori" è arricchita dall'ottocentesca colonna d'argento che da sempre rappresenta il perno principale di questo gruppo.
Il gruppo de "La coronazione di spine" invece, in termini di bellezza espressiva non avrebbe nemmeno bisogno degli argenti poiché la sofferenza del Cristo "ingiurato" e incoronato con le spine, trasmette quel senso di fragilità e di incapacità di difendersi dagli scherni dei soldati. Ad ogni modo gli argenti del gruppo, alcuni dei quali aggiunti in epoca recente, arricchiscono la bellezza complessiva dell'opera.
In attesa della processione del 25 marzo, i ceti che curano i vari gruppi stanno completando la consueta raccolta delle offerte , tra le solite lamentele da parte degli addetti ai lavori(sopratutto gli appartenenti ai ceti più fiorenti) che manifestano insofferenza economica e difficoltà nel far uscire i propri gruppi: accade così da un bel po' di anni, in controtendenza alle processioni sempre più pompose che puntualmente ci troviamo ad assistere, dove la semplicità si perde tra addobbi sfarzosi, venti bande e venti processioni, cosa che non avveniva fino a una ventina d’anni fa quando era normale vedere sfilare uno o più gruppi senza banda. Va sottolineato però che per fortuna esistono dei gruppi(pochi), che riescono a prescindere da tutto, ad andare in processione in modo semplice e dignitoso, pur non avendo una categoria fiorente alle proprie spalle.
Per quanto riguarda i riti "collaterali", si terrà domenica 28 alle 17.00 presso la chiesa di San Domenico la mostra dal titolo "Lini in mostra", esposizione dei lini del gruppo Sacro "La deposizione" del ceto dei sarti e tappezzieri, a cui seguirà una rassegna di marce funebri a cura della banda musicale "Città di San Vito Lo Capo".
Infine, vorrei complimentarmi con il ceto dei muratori per la loro discutibilissima iniziativa intrapresa mercoledì scorso in occasione dello spostamento dei due gruppi davanti l'altare per la Scinnuta di oggi. Ciò che è sempre stato un semplicissimo spostamento(che in passato si svolgeva tra l'altro a porte chiuse), si è trasformato in uno strampalato rito basato sul nulla, con tanto di corteo, gonfaloni e tanta, troppa pomposità; per non parlare poi del fatto che l'inutile rito era stato annunciato nei media come "l'antico rito della benedizione delle aste": benedizione che di fatto non è avvenuta(e aggiungerei anche, grazie a Dio), così come specificato nel comunicato stampa di Padre Rach, rettore della chiesa del Purgatorio. Soltanto "panze e parate" quindi, in difesa(a senso loro) del recupero delle tradizioni(quali?).
Tra l'altro, se proprio dobbiamo essere precisi(visto che questo "antico rito" si è svolto a ridosso di una Scinnuta), quando i Misteri dimoravano nella chiesa di San Michele, il gruppo de La Flagellazione non effettuava alcuna Scinnuta, ma ne prese parte negli anni 60. Detto questo, potrei continuare a scrivere per ore su questa "baggianeria" decisamente evitabile, ma credo di aver scritto abbastanza già sui social.
Francesco Genovese
(Abbanniatore baggiano)
"Meglio abbanniatori baggiani che inermi spettatori del degrado totale di un qualcosa che ha perso totalmente la propria identità, per colpa di discutibili iniziative che di anno in anno travisano la storia e offuscano la memoria collettiva della gente"
Seconda Scinnuta 2016
Seconda Scinnuta oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con i gruppi "Gesù dinanzi ad Hanna" e "Gesù dinanzi ad Erode" rispettivamente del ceto dei fruttivendoli e pescivendoli. Come di consueto intorno alle 17.30 la banda musicale "Città di Trapani" diretta dal Maestro Carpitella intonerà le struggenti note funebri nella piazza antistante la chiesa e poco dopo partirà da San Domenico la stazione quaresimale presieduta dal Vescovo Fragnelli insieme alla seconda interparrocchialità (Sacro Cuore, Maria SS Ausialiatrice, Santa Teresa e Nostra Signnora di Lourdes) a cui seguirà la concelebrazione Eucaristica al Purgatorio, terminata la quale ci sarà una nuova esibizione musicale della banda.
Il gruppo di "Gesù dinanzi ad Hanna" rappresenta uno dei più espressivi dell'intera serie, sopratutto nel volto del Cristo, mentre "Gesù dinanzi ad Erode", opera di Baldassarre Pisciotta, rappresenta l’ultimo gruppo entrato a far parte della processione intorno alla fine del 1700.
E' dal 2012 che anche questa Scinnuta si è trasformata da "singola", con il solo gruppo del ceto dei fruttivendoli, a "doppia", quando in seguito al restauro del gruppo dei pescivendoli, fu deciso di farlo accorpare per il secondo appuntamento quaresimale(era già successo nel 2001), andando come di consueto contro alla tradizione, visto che quando nacque il rito delle Scinnute, il gruppo curato dai pescivendoli non esisteva nemmeno; e così ciò che poteva essere una "Scinnuta" d'occasione, seppur discutibile, introdotta in occasione dell'eccellente restauro di allora, si è trasformata ormai in consuetudine.
Giovanni Cammareri, nella sua ultima opera "La processione dei Misteri a Trapani - dinamiche evolutive e frammenti di tradizione" pubblicata l'anno scorso, ha dedicato un intero capitolo (pagg 132-137) proprio al rito delle "Scinnute", all'origine e al suo travisamento nel corso dei secoli.
Molti mi diranno che la processione è cambiata e non si può più tornare indietro come una volta: qui non si parla di processione ma di riti quaresimali, quindi di Scinnute. Per cui se esiste un ordine ben preciso rispettato per secoli fin dall'origine del rito fino allo scoppio della Guerra Mondiale, perché mai cambiare? Non mi sembra che ci siano particolari problemi logistici nel farlo, a parte le sicure diatribe che ne scaturirebbero.
Primo Venerdì: Gesù nell'orto
Secondo Venerdì: Gesù dinanzi ad Hanna
Terzo Venerdì: La Coronazione di Spine
Quarto Venerdì: La Sentenza
Quinto Venerdì: L'Ascesa al Calvario
Sesto Venerdì: L'Addolorata
Detto ciò, concludo con una frase tratta sempre dall'ultima opera di Giovanni Cammareri: "...Arrivarono dunque i giorni non più della sequenza religiosa meditativa tradizionale, ma dell'occasione di visibilità per i consoli..."
Francesco Genovese