Al via le Scinnute 2016

0304152823Prendono il via oggi nella chiesa del Purgatorio, i riti quaresimali delle scinnute con quattro gruppi: “La lavanda dei piedi”, “Gesù nell’orto”, “L’arresto” e “La caduta al Cedron”.
Come da programma, alle 17.30 la banda musicale di Custonaci intonerà le caratteristiche marce funebri nella piazza antistante la chiesa, e poco dopo partirà da San Domenico, la stazione quaresimale presieduta dal Vescovo Fragnelli insieme alla quinta interparrocchialità(San Michele, Cristo Re, Madonna di Fatima, San Giovanni), fino ad arrivare al Purgatorio dove verrà concelebrata la Santa Messa, al termine della quale ci sarà come di consueto una nuova esibizione della banda. Quest'anno, durante il tragitto, i fedeli attraverseranno la Porta Santa della Cattedrale poco prima di arrivare al Purgatorio.

I gruppi di oggi saranno disposti davanti l’altare, addobbati da fiori e argenti: quattro pregevoli opere che raccontano le fasi iniziali della passione di Cristo, anche se "La Caduta al Cedron" rappresenta un episodio citato nei vangeli apocrifi. Storicamente, la prima scinnuta spettava al gruppo “Gesù nell’orto” fino al dopoguerra quando subentrò il gruppo del Cedron, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’introduzione di una mera “esposizione” multipla, dove i quattro gruppi insieme, attaccati l’un l’altro, perdono il loro fascino.

Purtroppo, la decisione di raggruppare più “misteri” durante i riti quaresimali, è divenuta ormai cosa abitudinaria(tranne che per L’Ascesa al Calvario e L’Addolorata), vuoi per dividere le spese della banda tra i ceti, vuoi anche per la componente esibizionista che nel corso degli anni ha tolto splendore a questo antichissimo rito e di conseguenza all'intera processione dei Misteri; d'altra parte è risaputo che in questa processione è molto più facile disfare che fare, visto che i "custodi della tradizione" sono sempre più propensi ad introdurre novità a discapito della storia: l'esempio delle Scinnute rappresenta soltanto la minima parte dei troppi cambiamenti subiti dai riti legati alla Settimana Santa trapanese.

Francesco Genovese


Approvato l'itinerario della processione dei Misteri 2016

IMG_3156_rL'unione Maestranze, ha approvato l'itinerario della processione dei Misteri 2016 con il ritorno della Via Fardella che da qualche edizione viene proposta ad anni alterni rispetto alla processione limitata al centro storico.

Tutto sembra perfettamente puntuale,  itinerario pronto a due mesi esatti dal venerdì Santo e a meno di venti giorni dalla prima Scinnuta, i vari ceti che pubblicizzano sui social gli eventi legate alle scinnute quaresimali, comunicati stampa legati alla raccolta degli oboli e così via; ci manca soltanto di sapere se anche quest'anno faranno la stupida e antistorica sfilata delle maestranze del lunedì Santo e altre baggianate varie, ma diciamo che tutto sembra già un copione scritto, anche perchè dopo la disastrosa debacle dello scorso anno, sarebbe davvero difficile fare peggio.

A quanto pare rispetto al 2015, nulla è cambiato: nonostante i mille fattori che hanno provocato l'implosione della processione 2015, le sanzioni e i richiami proclamati da parte del consiglio di amministrazione dell'Unione Maestranze e le tante critiche piovute sui giornali subito dopo la chiusura del portone, sembrerebbe che tra i ceti componenti l'Unione Maestranze persistano i soliti attriti e rivalità che, insieme ai personalismi di certi individui, non fanno altro che danneggiare la processione stessa, sempre più lontana da ciò che dovrebbe rappresentare.  Basta pensare che la priorità di alcuni ceti subito dopo le festività natalizie, è stata quella della raccolta dei contributi, sbandierata tramite social e comunicati stampa per mettere in guardia la gente su eventuali "falsi collaboratori".  Per il resto tutto è silente, nessun accenno alla disastrosa processione dello scorso anno, nessun accenno sulla voglia di abbassare la cresta un po' tutti per riportare la semplicità perduta.

Perché mai il trapanese deve dare il proprio contributo per una processione dove regna l'egocentrismo? Dopo ciò che è successo lo scorso anno, sarebbe stato apprezzabile da parte dei ceti, non effettuare NESSUNA RACCOLTA DI OBOLI e cercare di organizzare una processione con pochi mezzi, mettendo in risalto la semplicità rispetto ai fasti.

So che mi prenderanno per pazzo certi individui, ma sarebbe stata una grande cosa.

Ad ogni modo, nonostante i mille interrogativi e i duemila dubbi, spero che tutto vada per il meglio, anche se il percorso approvato in effetti, non è un granché :-)

Francesco Genovese

Ecco l'itinerario:

Venerdi Santo 25 MARZO 2016 - ore 14.00

Piazza Purgatorio
Via Generale Domenico Giglio
Corso Vittorio Emanuele
via Torrearsa
via delle Arti
via Barone Sieri Pepoli
Piazza Cuba
viaCuba
Piazza Notai
via Argentieri
Piazza Sant'Agostino
Corso Italia
via XXX Gennaio
via Osorio
via Spalti
Piazza Vittorio Emanuele.
Via Giovan Battista Fardella lato sud fino all'altezza dell'incrocio con la Via Marsala
via Giovan Battista Fardella lato nord
SOSTA

Ripartenza dopo 2 ore verso Piazza Vittorio Emanuele
Viale Regina Margherita
Piazza Vittorio Veneto
via Garibaldi
via Libertà
Corso Vittorio Emanuele
via Serisso
via Nunzio Nasi
via Giacomo Tartaglia
Viale Duca d'Aosta
via Cristoforo Colombo
via Giovanni da Procida
via Silva Piazza Scalo d'Alaggio
via dei Piloti
Largo delle Ninfe
via Carolina
Piazza Generale Scio
Corso Vittorio Emanuele
via Torrearsa
Piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Piazza Lucatelli
via Turretta
via San Francesco d'Assisi
Piazza Purgatorio.
Entrata dei Sacri Gruppi, a partire dalle 8 del 26 marzo, nella chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.


Iniziano oggi i riti in onore della Madonna di Trapani

IMG_82011Terminati i festeggiamenti in onore del Santo patrono Alberto,prendono il via oggi i festeggiamenti in onore della Madonna di Trapani, copatrona della città e patrona della Diocesi.

Come da tradizione, i festeggiamenti mariani, iniziati il primo di agosto con la quindicina, raggiungono il fulcro principale dal 13 al 16 di agosto. Lo storico Serraino scriveva che originariamente la data effettiva della festa culminava il giorno 15, fino al 1762 quando fu deciso di fissare la data di festa il 13 di agosto; soltanto nel 1908, sotto il Vescovo di allora Mons. Raiti, fu deciso di instituire la festa definitivamente, come ai giorni nostri, per il 16 agosto.
Come ben sappiamo, la processione per le vie del centro della copia lignea, risale al 1829, mentre furono 23 i trasporti storici della meravigliosa statua in marmo paro custodita in Santuario, gran parte dei quali avvennero soltanto in occasioni particolari, come pestilenze, guerre o invasioni, quando la statua della Madonna di Trapani rimaneva custodita in una chiesa del centro anche anni, tranne per gli ultimi trasporti(1920, 1935, 1947, 1950 e 1954) che furono delle vere e proprie giornate festose che prolungavano di un po’ di giorni la festa in onore della Madonna.  In queste occasioni c’erano anche degli avvenimenti paralleli come corse di cavalli, gare di nuoto, luminarie e altri giochi vari che coinvolgevano la popolazione intera.

 


L’ultimo trasporto della Madonna di Trapani

314438_4293338097212_620292108_nEra il 17 agosto del 1954, le celebrazioni dell’Anno Mariano volgevano al termine, e la statua della Madonna di Trapani faceva il suo ritorno al Santuario, dalla Cattedrale; i trapanesi avevano risposto in massa ai festeggiamenti iniziati la sera del 31 luglio dello stesso anno quando la pesante statua fu trasportata dal santuario in Cattedrale, si celebrò una “Notte Santa” alla marina, e durante tutto il periodo dei festeggiamenti ci furono degli avvenimenti “paralleli” come corse, giochi vari e gare di nuoto. Chissà se i trapanesi di allora percepivano che quello a cui avevano assistito sarebbe stato l’ultimo trasporto della Madonna, il ventitreesimo per la precisione.

Da allora la Madonna rimase nella sua cappella al Santuario, e anche se negli anni successivi si parlò di riportarla in processione, alla fine tutto andò in fumo. Si parlava di una lesione, poi confermata da degli esperti, che avrebbe messo in pericolo la preziosa statua in caso di un trasporto. Alla fine degli anni settanta furono raccolte delle firme, che però non ebbero una massiccia risposta da parte dei trapanesi, e anche vari politici e giornalisti si esposero per cercare di far ritornare la statua in processione, senza alcun risultato positivo: a distanza di ben 61 anni, la statua di marmo alta sei palmi e tre quarti e pesante 12 quintali, è ormai incementata sul proprio altare, venerata dai fedeli che accorrono in Santuario specialmente nel periodo della “quindicina”.

Di quell’ultimo trasporto rimane qualche foto, qualche giornale d’epoca e qualche libro…tutto il resto rimarrà solo nel ricordo dei fortunati che assistettero a un evento irripetibile.

Scorrendo indietro nei secoli, secondo il Fortunato Mondello, il primo trasporto risale al 1527 quando si decise di portare la statua in città poiché erano state avvistate delle armate francesi, genovesi e veneziane; trasportata dai buoi, fece arrivo in città per essere conservata nella chiesa di San Giuliano.

I successivi trasporti avvennero in circostanze simili: fu così nel 1534 per la presenza di armate turche, così come nel 1544, 1553, 1563, 1564 e 1569.

3045MADONNAL’ottavo trasporto invece, avvenne nel 1576 per via di un morbo contagioso; la statua fu portata nella chiesa di San Filippo, e si dice che al passaggio diede la guarigione ad uno storpio.

Nel 1588 la statua fu trasportata nuovamente in città per il ritorno dei turchi in città e così anche nel 1614. Si parla anche di altri due trasporti a causa della siccità e della peste, ma non c’è alcuna certezza per mancanza degli atti relativi.

Nel 1636 avvenne l’undicesimo trasporto per la presenza, questa volta, di armate francesi. Da quell’anno si iniziò anche a portare in processione la statua di Sant’Alberto. I successivi trasporti avvennero nel 1645(per le armate turche), 1654(per le navi francesi), 1717 e 1734(per le armate spagnole), 1820(a causa della rivoluzione di Palermo), 1837(colera) e nel 1848(per le insurrezioni del 48). Nei periodi sopracitati, la statua ritornava in Santuario anche dopo due o tre anni, rimanendo conservata nella chiesa del Carmine.

Dal diciannovesimo trasporto in poi, le circostanze che spinsero a portare la statua della Madonna in città furono meno tristi delle precedenti; si dice infatti che nel 1920 si decise di portarla “in trionfo” per le vie di Trapani, esposta per la prima volta in cattedrale per cinque giorni.

Nel 1935 invece, il trasporto avvenne in occasione della seconda incoronazione della statua, rimanendo alcuni giorni in cattedrale.

Il successivo trasporto avvenne nel 1947 e a tal proposito si dice che uno dei motivi principali di portare la statua in processione, fu quello di raccogliere denaro per poter ricostruire il seminario vescovile, così come la dimora dello stesso, andati distrutti durante la seconda guerra mondiale. La processione iniziò il 10 agosto, e la statua fu trasportata su di un carro trainato da “tre paia di buoi” per poi giungere in cattedrale dopo una messa celebrata in Piazza Vittorio. La Madonna fu esposta in cattedrale fino al 19 agosto, quando fu riportata in Santuario in mezzo a migliaia di persone. Alla fine però, non si riuscì a raccogliere denaro sufficiente per ricostruire il seminario.

Tre anni dopo, in occasione del settimo centenario dell’arrivo dei Carmelitani nella chiesa dell’Annunziata, avvenne il ventiduesimo trasporto; la Madonna rimase in Cattedrale dal 13 al 20 agosto e la città fu riempita di fiori e di drappi sui balconi, illuminata a festa in special modo la sera del 20, quando la statua fu riportata in Santuario.


 

IMG_2772Ritornando alle feste patronali, a prescindere dai trasporti,  il 16 di agosto si è sempre svolta la tradizionale processione della copia lignea(fin dal 1829), a cui si aggiunse intorno agli anni ’80, anche il rito dello sbarco con una breve processione, che avviene sempre il 13 di agosto. Tra gli avvenimenti paralleli di ogni festa della Madonna, va ricordata la fiera che fino alla metà del XVI secolo veniva allestita nel recinto del convento dell’Annunziata per quindici giorni, in cui tutti i mercanti potevano vendere la propria merce, senza pagare alcun dazio. Anche la fiera ovviamente ha subìto dei cambiamenti, sia nella forma che nel luogo. Non si può per esempio dimenticare quando veniva allestita sia in piazza Vittorio Emanuele che lungo il perimetro della villa comunale, mentre ai giorni nostri, essa viene allestita per soli dieci giorni nella zona del palazzetto dello sport, dove sicuramente ha perso il fascino di una volta. Altre sedi storiche che hanno ospitato la fiera nel tempo sono state Piazza Sant'Agostino, Via Mancina e Piazza Scarlatti.

Ritornando ai riti mariani, intorno alla fine del 1600, il giorno di ferragosto era un giorno importante per i condannati per debiti civili che per quell’occasione venivano scarcerati. All’interno del Santuario, avveniva anche la cosiddetta “tirata dei sette veli” che coprivano la statua della Madonna, in occasione del quale venivano sciolti i voti e avvenivano anche delle guarigioni miracolose sugli ossessi e gli spiritati che, non appena venivano tirati i veli, gridavano “Viva Maria SS di Trapani”.

La storia quindi ci narra quanto profondo è il legame che questa città, nel corso dei secoli, ha instaurato attorno alla devozione mariana; basta andare al Santuario nei giorni di quindicina per capire che questo forte legame continua a persistere di generazione in generazione, ed è sicuramente una cosa che inorgoglisce il trapanese verace e devoto che vede nel volto della meravigliosa e secolare statua, un’entità che va aldilà di ciò che rappresenta, più di una madre a cui chiedere protezione e amore, ed è per questo che la Madonna di Trapani è senza dubbio il fulcro principale della città.

Francesco Genovese


 

GLI APPUNTAMENTI:

GIOVEDI’ 13 AGOSTO - NOTTE MARIANA
In ricordo del tradizionale arrivo dal mare della  Madonna di Trapani. Santo Rosario meditato, in attesa della Solennità di “Maria SS. di Trapani”.

- Ore 21.00: Arrivo via mare della statua della Madonna di Trapani al Molo Garibaldi, con omelia e preghiera alla Madonna di S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani.

Subito dopo segue il trasporto in Cattedrale, con il seguente itinerario: Molo Garibaldi, Viale Regina Elena, Casina delle Palme, Piazza C.A. Dalla Chiesa, Piazza Lucatelli, Via Turretta, Corso Vitt. Emanuele, Cattedrale.

- Ore 22.00 in Cattedrale: La comunità ecclesiale contempla il volto di Maria in preghiera e nel canto.

VENERDI’ 14 AGOSTO
- Ore 17.30 a Porta delle Botteghelle (Ossuna): Manifestazione in onore della Madonna di Trapani, patrona della gente di mare (1983-2015). Momento di preghiera in suffragio dei pescatori, dei marittimi defunti e delle vittime del mare.

- Ore 19.00 in Cattedrale: S. Messa.

SABATO 15 AGOSTO - SOLENNITÀ DI MARIA SS. ASSUNTA IN CIELO

- Ore 05.30: Pellegrinaggio cittadino a piedi dalla Cattedrale al Santuario, presieduto da S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, con il seguente itinerario: Cattedrale, Corso Vitt. Emanuele, Via Torrearsa, Via Garibaldi, Piazza Vitt. Veneto, Viale Regina Margherita, P.za Vitt. Emanuele, Via G.B. Fardella, Piazza Martiri D’Ungheria, Via Conte A. Pepoli, Santuario della Madonna.

Segue Concelebrazione Eucaristica.

- Ore 11.00 e ore 19.00 in Cattedrale: Sante Messe.

- Ore 22.00 dinanzi al Palazzo Cavarretta: Concerto sinfonico moderno della Banda Musicale “Città di Paceco”, diretta dal M° Claudio Maltese.

DOMENICA 16 AGOSTO - SOLENNITÀ DELLA MADONNA DI TRAPANI
- Ore 10.00 al Santuario: S. Messa presieduta da S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli.

- Ore 11.00 in Cattedrale: S. Messa.

- Ore 19.30 in Cattedrale: Concelebrazione Eucaristica, presieduta da S. E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani.

- Ore 20.45: Processione della statua della Madonna di Trapani, con il seguente itinerario: Cattedrale, Corso Vitt. Emanuele, Via Serisso, Viale R. Elena, Via Amm. Staiti, Via XXX Gennaio, Piazza Vittorio Veneto, Via Garibaldi, Via Torrearsa, Corso Vitt. Emanuele, Cattedrale.

- Ore 24.00: Fuochi pirotecnici.


Iniziano oggi i festeggiamenti in onore di Sant'Alberto, patrono della città di Trapani

salbertoridPrendono il via oggi i riti in onore di Sant'Alberto, patrono della città di Trapani. Come da tradizione, oggi alle 10 in Santuario ci sarà la Santa Messa solenne con il rito della benedizione dell’acqua e la distribuzione del cotone rimasto a contatto con la reliquia del cranio del Santo contenuta nell’argentea statua-reliquiario.

Alle 20, al termine della Santa Messa in Santuario, la statua di Sant'Alberto sarà trasportata in Cattedrale su di un carro a ruote al ritmo delle marce allegre intonate dalla Banda musicale "Città di Trapani"; quando la processione giungerà davanti il Palazzo D'Alì, ci sarà la consueta consegna delle chiavi da parte del Sindaco, per poi continuare il percorso di rientro in Cattedrale.

Domani, in occasione della solennità di Sant'Alberto, saranno celebrate due Sante Messe in suo onore in Santuario alle 7.00 e alle 19.00, mentre in Cattedrale alle 11 si celebrerà la Santa Messa con la benedizione e distribuzione dell'acqua benedetta e del cotone.

La processione solenne per le vie del centro storico inizierà alle 20.45, al termine del Pontificale del Vescovo Fragnelli; quest'anno il comitato ha deciso di allungare il percorso della processione, per cercare di dare più valenza ad una processione che, pur essendo del Santo Patrono, non ha mai avuto un grandissimo seguito da parte della gente. Tra le vie percorse quest'anno ci sarà la Via Biscottai, dove il Santo apparve a due marinai nel 1624, anche se va sottolineato che nella zona di San Pietro e quindi in Via Biscottai, veniva portata in festa la statua di Sant'Alberto della Marinella, appositamente realizzata dopo il miracolo della peste, attualmente custodita nella chiesa di San'Alberto nel rione Palma.

La statua reliquiario argentea custodita in Santuario, fu trasportata per la prima volta in processione nel 1636, mentre la processione di Sant'Alberto della Marinella si svolgeva sempre soltanto all'interno del rione "Casalicchio".

Ritornando alla processione di domani, al rientro in Cattedrale, saranno sparati dei "botti" dal tetto di Palazzo Cavarretta

Le feste in onore di Sant'Alberto termineranno come da tradizione recente il giorno 9, con il trasporto in Santuario, che partirà dalla Cattedrale alle 20, mentre l’arrivo in Santuario è previsto intorno alle 21.20.  Va sottolineato che fino a qualche tempo fa, quando qualcuno decise di stravolgere le feste patronali, il trasporto in Santuario di Sant'Alberto si svolgeva il giorno 10; da trapanese, più che allungare il percorso della processione del 7, avrei ripristinato il trasporto di rientro al giorno 10, poiché per dare valenza alle tradizioni, bisognerebbe prima rispettarle anziché apportare dei cambiamenti, visto che la processione del 7 NON HA MAI PERCORSO la Via Biscottai.

Detto questo, faccio ugualmente i complimenti al comitato organizzativo, per questo tentativo di dare più valenza alla processione del nostro Santo Patrono.

Francesco Genovese

ITINERARIO TRASPORTO DEL 6 AGOSTO:

Ore 20.00: Trasporto della statua-reliquiario di S. Alberto dal Santuario alla Cattedrale “S. Lorenzo”. Apre il corteo, animato dai giovani della Diocesi di Trapani, il Crocifisso di S. Damiano, con il seguente itinerario: Santuario, Via Conte A. Pepoli, Via Palma, Piazza Nicolodi, Viale Regione Siciliana, Via G. Verga, (Parrocchia S. Alberto - Rione “S. Alberto”), Via Salemi, Via Marsala, Via G. B. Fardella, P.zza Vitt. Emanuele, Viale Regina Margherita, Piazza Vitt. Veneto, Via Garibaldi, Via Torrearsa, Corso Vitt. Emanuele, Cattedrale.

ITINERARIO PROCESSIONE DEL 7 AGOSTO:

Ore 20.45: Processione della statua-reliquiario di S. Alberto, con il seguente itinerario: Cattedrale, Corso Vitt. Emanuele, Via Serisso, Viale Regina Elena, Via Lauria, Via Biscottai, Via Carrara, Corso Italia, Via S. Elisabetta, Piazza Cuba, Via Barone Sieri Pepoli, Via Garibaldi, Via Torrearsa, Corso Vitt. Emanuele, Cattedrale.

ITINERARIO TRASPORTO DI RIENTRO DEL 9 AGOSTO:

Ore 20.00: Trasporto della statua-reliquiario di S. Alberto dalla Cattedrale al Santuario, con il seguente itinerario: Cattedrale, Corso Vitt. Emanuele, Via Torrearsa, Via Garibaldi, Piazza Vitt. Veneto, Viale Regina Margherita, Piazza Vitt. Emanuele, Via G. B. Fardella, Piazza Martiri d’Ungheria, Via Conte A. Pepoli, Santuario della Madonna.

 

 

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Inizia oggi la Quindicina in onore della Madonna di Trapani

IMG_82011Inizia oggi la tradizionale quindicina introdotta nel 1579 in onore della Madonna di Trapani, perno dei riti legati alle feste patronali, che da secoli rappresentano i quindici giorni di maggiore affluenza nel Santuario dell’Annunziata.

Donne, uomini e bambini, trapanesi e non, alcuni anche a piedi nudi, si recano quotidianamente nella cappella della meravigliosa statua marmorea per rendere omaggio alla «Mamma di Trapani», copatrona della città con Sant’Alberto degli Abati, che in quella chiesa abitò per molti anni prima di andare a Messina dove morì nel 1306.

Come da tradizione è stato stilato anche il tradizionale programma delle feste patronali.

Si comincia il 6 agosto con la Santa Messa solenne in onore di Sant’Alberto da Trapani in Santuario con il rito della benedizione dell’acqua e la distribuzione del cotone rimasto a contatto con la reliquia del cranio del Santo contenuta nell’argentea statua-reliquiario.

Alle 20, al termine della Santa Messa pre-festiva dedicata al Santo, la statua argentea uscirà dal Santuario su di un carro a ruote e sarà trasportata fino in Cattedrale, accompagnata dalla banda musicale "Città di Trapani". Alle 21.30, come da tradizione, non appena il corteo religioso giungerà in Piazza Vittorio Veneto, ci sarà la consegna delle chiavi da parte del Sindaco Vito Damiano.

Venerdì 7 Agosto, Solennità di Sant’Alberto da Trapani, si terranno due Messe solenni in Santuario, alle 7.00 e alle 19.00, mentre in Cattedrale alle 19.30 si terrà la Santa Messa Pontificale presieduta da Mons. Fragnelli, alla quale seguirà la processione solenne della statua-reliquiario per le vie del centro storico.

salbertoridI festeggiamenti in onore di Sant'Alberto, termineranno il 9 agosto con il trasporto di rientro in Santuario, che partirà dalla Cattedrale alle 20, mentre l'arrivo in Santuario è previsto intorno alle 21.20.

I festeggiamenti in onore della Madonna di Trapani inizieranno il 13 agosto con l'ormai tradizionale "arrivo dal mare" della copia lignea della "Mamma di Trapani". La novità di quest'anno è che dopo gli stravolgimenti che il trasporto del 13 ha subìto negli ultimi quindici anni, lo sbarco ritornerà ad essere celebrato come un tempo e cioè, arrivo dal mare e percorso breve fino in Cattedrale.

A proposito di ciò sono sorti non pochi malumori da parte di chi si è visto accorciare il percorso della processione del 13.  Di fatto però, molti non ricordano come si svolgeva la processione prima dei cambiamenti apportati negli ultimi anni, proprio perché come spesso avviene quando si parla di tradizioni, la gente perde tutto ad un tratto la memoria di come si svolgevano le cose, lasciandosi ammaliare da novità, spesso strampalate, che in un sol colpo riescono a sotterrare ciò che si è fatto negli anni passati; quest'anno evidentemente il comitato ha voluto restituire il senso originario della cosa.

Il 16 agosto, Solennità della Beata Vergine Maria di Trapani, si svolgerà alle 10 in Santuario  la Solenne Messa Pontificale di Mons Fragnelli, che celebrerà anche in Cattedrale alle 19.30, alla quale seguirà a partire dalle 20.45 la processione solenne della Madonna di Trapani per le vie del Centro storico.

Terminata la processione, i consueti giochi pirotecnici

FRANCESCO GENOVESE

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Di seguito gli orari di apertura del Santuario e le Sante Messe

Orario di apertura e chiusura del Santuario

Dall’1 al 14 agosto
Feriale: ore 5.00 - 12.00 ; 16.00 - 21.00
Festivo (domeniche e 7 agosto): ore 5.00 - 13.30 ; 16.00 - 21.00

Giorni 15 e 16 agosto
ore 4.00 - 13.30 ; 16.00 - 23.00

Orario delle Sante Messe

Dall’1 al 14 agosto
Feriali: ore 7.00 – 8.00 – 9.00 – 10.00 – 19.00
Festive (domeniche e 7 agosto): ore 7.00 – 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.15 – 12.30 – 19.00

Giorni 15* e 16 agosto
ore 5.00 – 6.00 – 7.00 – 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.15 – 12.30 – 17.00 – 19.00
* il 15 alle ore 6.00 ci sarà la recita del Santo Rosario, la Coroncina e le Litanie Carmelitane

Preghiera ufficiale  del Santuario durante la “Quindicina”

Ore 5.00 - 6.00: Accoglienza dei pellegrini e preghiera mattutina
Ore 6.00 - 7.00: Santo Rosario – Coroncina alla Madonna di Trapani – Litanie Carmelitane
Ore 7.00 - 8.00: Santa Messa (con predicazione)
Ore 17.00 - 18.00: Preghiera guidata dal Terz’Ordine Carmelitano
Ore 18.00 - 19.00: Santo Rosario – Coroncina alla Madonna di Trapani – Litanie Carmelitane
Ore 19.00 - 20.00: Santa Messa (con predicazione)
Ore 20.00 - 21.00: Preghiera guidata dal gruppo parrocchiale del “Rinnovamento nello Spirito Santo”

La predicazione della Quindicina 2015 sarà animata da Don Vito Impellizzeri del Clero della Diocesi di Mazara del Vallo, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" di Palermo


L'Eucaristia Mafiosa a Trapani - riflessioni

IMG_5970Si è svolta venerdì pomeriggio presso la biblioteca Fardelliana, la presentazione del libro "L'Eucaristia Mafiosa" edito da navarra editore, e scritto dal giovane e bravo Salvo Ognibene.

Poca gente, pochi ma buoni aggiungo io. La presentazione moderata da Natale Salvo, ha visto gli interventi di Augusto Cavadi, noto filosofo e teologo,   il sottoscritto e ovviamente l'autore del libro.

Il libro affronta il controverso rapporto tra mafia e Chiesa cattolica, analizzando non solo i silenzi e le omissioni di una Chiesa connivente ma anche dando voce ai tanti preti coraggiosi che, seguendo l’esempio di padre Puglisi e di don Peppe Diana, in contesti difficili predicano insieme cattolicesimo e legalità.

L’eucaristia mafiosa parte dagli elementi storici, per poi approfondire alcune dinamiche che contraddistinguono il controverso rapporto tra mafia e Chiesa: la presenza della criminalità nella gestione delle processioni religiose; i funerali in grande stile dei capi clan; la “tradizione” di tenere importanti riunioni nell’ambiente protetto dei luoghi sacri, profittando della odiosa analogia tra la ritualità mafiosa e quella religiosa.

Ognibene indaga le storiche connivenze, ma interroga anche i protagonisti di un’altra Chiesa, indaga la realtà di prima mano, cattura le voci di coloro che, con il loro concreto operato, permettono oggi di rivalutare la posizione del clero, nell’Italia tutta: Monsignor Pennisi; Don Giacomo Ribaudo; Monsignor Silvagni; Don Giacomo Panizza; Don Pino Strangio, Suor Carolina Iavazzo. Preti e suore che hanno preso posizione e hanno fatto del cattolicesimo, ognuno a modo proprio, uno strumento di lotta alle mafie.

Scrive Antonio Nicaso, nell’introduzione al testo: “L’eucaristia mafiosa è un libro in cui le voci della Chiesa sono uno strumento di posizione civile, di scelta e di speranza e fa riflettere sulle collusioni e sui silenzi di tanti altri uomini di Chiesa. Un libro che riapre un dibattito importante e che ci fa capire la necessità di scelte sempre più urgenti e radicali.

IMG_5950Interessantissimi gli interventi di Cavadi, che ha ricordato la figura di Don Pino Puglisi e  ha parlato con trasporto del rapporto tra mafia e chiesa.

Ecco due punti chiave di quanto detto dal prof. Cavadi:

«Da alcuni anni mi capita di discutere dei rapporti fra Chiesa cattolica e mafia in queste zone, per presentare libri miei e di altri colleghi, e ogni volta sono stato colpito dall’assenza radicale di preti e cattolici impegnati organicamente nelle strutture della Diocesi».

«Le ipotesi più ragionevoli – sentenzia il prof. Cavadi – sono due: o abbiamo un clero e un laicato cattolico talmente attrezzato intellettualmente e moralmente da non aver bisogno di nessuna messa … a punto sulla questione oppure le varie comunità cattoliche della zona sono totalmente indifferenti alla problematica (nonostante i richiami degli ultimi tre papi, dell’ultimo in particolare). Confesso che vari, convergenti, indizi mi orientano sulla seconda che ho detto».

Per quanto mi riguarda io ho parlato di processione dei misteri di Trapani, della confraternita di San Michele, di massoneria, di unione maestranze, ma anche di vutate, di attaccamento al denaro e ai contributi e sopratutto dell'identità perduta di questa processione, senza preconcetto alcuno, considerando che il libro parla di altri contesti non uguali ma con delle similitudini non in senso lato con la realtà trapanese. Una chiacchierata interessante con i presenti con cui si è anche aperto un bel dibattito, dove ha spiccato l'intervento di Gaspare Salvatore Savona, figlio di una figura storica della processione dei Misteri, quando la processione esisteva nel vero senso della parola ed era decisamente più semplice dei giorni nostri.

Si è parlato di una processione troppo ancorata ai contributi, che si perde in esasperate vutate legate principalmente ai soldi, dove l'Unione Maestranze è riuscita nel svuotare totalmente l'anima della processione.

Sarebbe stato interessante discutere pubblicamente con qualche membro dell'associazione nata nel 1974, ma non c'era nessuno, nonostante che l'evento sia stato pubblicizzato sulla rete, e sui giornali. Probabilmente il titolo ha spiazzato la gente, oppure la gente ha preferito andare al Palazzo d'Alì dove si svolgeva un evento parallelo sulla figura di Nunzio Nasi, figura storica trapanese, già maestro massone della loggia centrale di Palermo nel 1893, espulso dal grande oriente d'Italia nel 1900 e Presidente della Gran Loggia di Rito Simbolico nel 1902(fonte wikipedia). Sta di fatto che ci si aspettava una partecipazione decisamente più numerosa, visto lo spessore culturale del tema affrontato nel libro.

Schermata-2014-12-17-alle-19.03.05-e1418839528182Ad ogni modo, il dibattito sulla processione dei Misteri, mi ha dato conferma di non essere un visionario nelle mie critiche, e quando al posto delle repliche si alza il muro del silenzio, significa che le critiche mie e di altri, sono lo specchio di quanto è successo quest'anno. Ho anche parlato dell'articolo di Giovanni Cammareri pubblicato su Monitor, la cui provocazione ha fatto alzare ancora di più il muro del silenzio. D'altra parte i componenti dell'Unione Maestranze pensano soltanto alle prossime elezioni della presidenza e del consiglio che si svolgeranno a giugno e per quanto riguarda la debacle dell'edizione 2015, meno se ne parla e meglio è.

Unione Maestranze a parte, visto il tema trattato dal libro, non poteva mancare la chiesa trapanese; sarebbe bastato anche un solo sacerdote in rappresentanza della Diocesi, eppure anche lì c'è stata defezione totale, mentre a Marsala per la presentazione dello stesso libro, ha partecipato anche il Vescovo Mogavero, e a Palermo a palazzo delle Aquile, la presentazione si è svolta in una sala gremita, per non parlare delle varie presentazioni che si sono svolte nel resto d'Italia. Tema scottante? titolo forte? probabilmente molti hanno pensato che il libro fosse un lungo atto d'accusa, eppure basterebbe leggerlo(e tra l'altro è un libro che si legge piacevolmente e tutto d'un fiato) per capire che si tratta semplicemente di una narrazione di fatti esistiti con una serie di interviste rilasciate da esponenti della chiesa all'autore.

Pazienza, a mio avviso, anche se eravamo in pochi, è stato evento culturale di grande spessore, al quale sono fiero di aver partecipato.

Grazie a Natale Salvo per avermi pensato e coinvolto in questa presentazione e complimenti ancora a Salvo Ognibene per l'interessante libro che ha scritto, con semplicità, senza arroganza e con bravura alla pari di tanti affermati e navigati scrittori.

Francesco Genovese

 

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Oggi l'acchianata di San Francesco di Paola

4547373541_735bb95491_oSi concludono oggi pomeriggio alle 18 i festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, protettore della gente di mare, con la tradizionale "acchianata" della statua sull'altare. Come di consueto, al ritmo delle marce allegre intonate dalla banda di Paceco diretta dal Maestro Claudio Maltese, e i "viva san Franciscu di Paula" invocati dalla gente, la pesante ed espressiva statua che rappresenta il Santo taumaturgo cosentino, sarà sceso dalla vara e portato davanti al portone. A conclusione del rito, la statua verrà accompagnata a ritmo di musica davanti l'altare, per poi essere appunto, salita su di esso.

La processione di domenica scorsa ha confermato ancora una volta il grandissimo legame tra il popolo verace trapanese e la festa di San Francesco di Paola, con la piazza gremita nelle fasi di uscita e di entrata, e tutte le vie del percorso piene di gente. Suggestivo come sempre il passaggio su determinate vie del centro storico, sopratutto dove la gente dei balconi più bassi potevano toccare il volto della statua. Anche il consueto momento di raccoglimento al varco Torrearsa in memoria dei caduti in mare, è stato seguito da moltissime persone, tra le sirene delle navi, il silenzio intonato da un componente della banda, e la preghiera invocata da Padre Damiano.

Come di consueto, non appena il Santo ha raggiunto il porto peschereccio, si è ripetuto un altro momento toccante, con il giro delle banchine dello scalo d'Alaggio e le offerte dei ceri votivi dei pescatori, al termine del quale i fuochi pirotecnici hanno salutato la festa in onore del Santo cosentino, che subito dopo ha iniziato il percorso di rientro verso la chiesa.

Il passaggio in corso Vittorio Emanuele è stato un continuo "zig-zag" tra i vari gazebi delle svariate attività presenti sulla via,  e così anche la via Garibaldi che è diventata la via dei pergolati e dei gazebi, oltre che un lounge bar vivente. Sembra strano che per una processione con un seguito del genere, non ci sia stata nessuna ordinanza per rimuovere queste strutture, come per esempio succede per le feste patronali.

Chiusa questa parentesi, ne riapriamo un'altra... ovvero la fase di entrata del Santo, dove la piazza gremita ha atteso l'arrivo della processione per assistere all'entrata in spalla della statua; tutto stava andando abbastanza bene, tra il posizionamento delle aste, e la rimozione del carrello: fino alle prime due marce dove tutto stava andando bene. A dir la verità in piazza già si notava qualcuno che posizionato all'angolo tra gli uffici comunali e il bar, stava per andare in escandescenza(probabilmente perché non si era potuto sistemare sotto la vara), mentre le forze dell'ordine erano tutte vicino le aste. Appena iniziata la terza marcia, ecco la rissa che ha costretto la frettolosa entrata del Santo in chiesa, tra i volti delusi dei presenti che hanno assistito alla rissa e al resto della piazza che si chiedeva come mai il Santo fosse entrato così velocemente.

Non è la prima volta che succede una cosa del genere per l'entrata di San Francesco di Paola, poiché è l'anima popolare di questa processione che implica questo genere di cose, soltanto che fa rabbia il fatto che per colpa di pochi, ne devono pagare le spese tutti quanti, in primis questa storica e sentita processione.  Nel 2012 infatti, a causa di una rissa dopo l'entrata del 2011, il Santo è stato entrato in chiesa con le ruote e le corde, lasciando a tutti l'amaro in bocca. Mentre sia nel 2013 che l'anno scorso con l'entrata in spalla, tutto è andato liscio.

Cosa si potrebbe fare per evitare questo genere di cose??

Da parte di molti, la risposta è sempre quella: non c'è nulla da fare, è sempre stato così...

La mia proposta invece è questa: non si potrebbe per esempio montare le aste all'altezza di via XXX Gennaio poco prima di imboccare la via Mercè e fare percorrere tutta la strada in spalla fino alla chiesa, magari con un gruppo di portatori già stabiliti in partenza? Il montaggio delle aste fuori dalla piazza potrebbe ovviare una serie di problematiche per dare respiro alla gene disposta sul largo San Francesco che ogni volta, durante lo smontaggio del carrello, è costretta a stringersi come sardine. Altro beneficio potrebbe essere il fatto che, decidendo a priori i portatori per l'entrata, si eviterebbero le solite questioni su chi si deve mettere sotto le aste.

Utopia probabilmente, ma molto spesso il non ascoltare le proposte che vengono dall'esterno, porta a peggiorare la situazione negli anni. Magari la mia proposta sarà sbagliata o non fattibile, però un tentativo lo si potrebbe pur fare, per evitare che la cosa degeneri nel prossimo futuro, con decisioni un po' più severe.

Francesco Genovese

 

 


Oggi la processione di San Francesco di Paola

IMG_3762Si svolgerà oggi, a partire dalle 16, la tanto attesa processione di San Francesco di Paola, che come ogni anno viene festeggiato due settimane dopo Pasqua, e che rappresenta l’anima e il cuore popolare dei trapanesi; una processione così popolare a tal punto da avere un seguito maggiore rispetto alle feste patronali d’agosto. Come da tradizione, tre giorni dopo Pasqua si è svolta la "Scinnuta" della statua che ha aperto i giorni di festeggiamento in onore del Santo taumaturgo cosentino, protettore della gente di mare.

La pesante statua realizzata da Giacomo Tartaglia nel 1729, uscirà portata in spalla festosamente dalla chiesa omonima e appena la processione giungerà dietro la chiesa di San Pietro, la statua verrà posta su di un carro a ruote per proseguire il lungo tragitto fatto di donazioni di pesanti ceri votivi, marce allegre intonate dalla banda musicale “città di Paceco” e le preghiere del sacerdote don Alessandro Damiano, succeduto a don Vito Filippi in seguito agli ultimi avvicendamenti in Diocesi.

Intorno alle 18, in un’atmosfera piena di suggestione, verrà gettata una corona di fiori davanti al porto, al varco Torrearsa, in memoria dei caduti in mare, e sarà recitata la bellissima "preghiera del marinaio",  mentre dalle 20 in poi il Simulacro giungerà allo scalo d’Alaggio, per la benedizione di marinai e pescherecci, che a loro volta offriranno i ceri al Santo.

Terminato il giro del porto peschereccio, ci saranno come di consueto i fuochi pirotecnici, per poi iniziare il percorso di rientro in chiesa fino ad arrivare alla piazzetta antistante la chiesa, quando la vara sarà tolta dal carro a ruote e con l’ausilio delle aste, sarà portata in spalla allegramente, per poi entrare dentro il portone intorno alle 23.30. I festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, termineranno mercoledì alle 18, con “l’acchianata” della statua sull’altare.

Francesco Genovese