Pubblicato su youtube, un video di 15 minuti con spezzoni video del 1989, quando i Misteri uscirono dalla chiesa di San Domenico, per poi tornare al Purgatorio nelle fasi di entrata. Si tratta di un montaggio che ho fatto dal filmato originale,che per motivi di spazio non ho potuto inserire.
In 15 minuti è evidente quanto sia cambiata la processione in tutti questi anni, eppure non stiamo parlando di secoli, sono soltanto 23 anni.
Niente panze parate, un po’ di confusione, velocità della fase di uscita e i gruppi oscuri(tranne la flagellazione), come siamo stati abituati a vederli fin da piccoli, ma sopratutto gli incappucciati della confraternita di San Michele ad aprire il corteo.
Dalla registrazione originale, emergono gli stessi problemi e le stesse diatribe di oggi, il Vescovo(allora era Amoroso) aveva dettato tempi veloci sia per l’uscita che per l’entrata, facendo storcere il naso a molti, e poi il solito discorso di sempre: Via Fardella-centro storico.
Questi spezzoni sono invece accompagnati da alcune marce di sottofondo registrate durante qualche processione, per rendere ancor di più genuino questo video di una processione totalmente cambiata, meno composta, ma decisamente più semplice.
Buona visione
Un ringraziamento all’amico Paolo Grimaudo per avermi fatto trovare questo video storico recente.
Francesco Genovese
[youtube]YszM359PvNM[/youtube]
1 Commento
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Personalmente un ricordo particolare di quella Processione. In quell’anno Telesud fece la sua prima diretta televisiva dei Misteri. Io in emissione dallo studio di Via S. Lonero. C’erano degli interventi dallo studio con Franco Mennella e Caterina Marceca ed una poetessa ospite che non ricordo il nome.
Tra i tecnici Peppe Aiello, Gianni Di Malta, Bartolo Alagna…e altri che mi sfuggono…
Un passo avanti, per quei tempi, dell’emittenza locale. Un lavoro di squadra eccezionale che mise alle corde le allora molto piu’ famose e prestigiose RTC e Tele Scirocco. Se ancora faccio questo mestiere il merito e’ di queste “avventure” lavorative, con tanti sacrifici e “gavettismo”. Grazie, anche, ai colleghi di allora, che mi incoraggiarono e mi aiutarono ad appassionarmi al mondo della televisione e della fotografia
Sandro Guastavino