Pugno duro da parte dell’Unione Maestranze riguardo al crollo avvenuto nella chiesa del Purgatorio venerdì scorso, che ne ha causato la chiusura con relativa transennata. L’associazione che si occupa della cura e organizzazione della processione dei Sacri gruppi dei Misteri ha diramato un comunicato sferzante e deciso, rivolto alle autorità competenti affinché si attivino per un serio restauro alla settecentesca chiesa che custodisce i Misteri.

Secondo l’Unione Maestranze, “il transennamento dell’ingresso della chiesa sembra essere l’ennesima semplicistica soluzione per decidere di non decidere, per allungare i tempi e relegare la vicenda, con il trascorrere dei giorni, nella naturale indifferenza”. Nel comunicato si parla di “aiuti finanziari più volte richiesti e promessi, ma che non sono mai arrivati”. Inoltre l’Unione Maestranze ha voluto rimarcare che è grazie al proprio intervento economico che è stato possibile riparare le finestre dopo il crollo dello scorso marzo, in modo da permettere il regolare svolgimento delle Scinnute, lamentando inoltre che nessuna azione è stata posta in essere dopo la bocciatura, da parte della Regione Siciliana, dei finanziamenti chiesti per avviare gli interventi di ristrutturazione.

Infine la richiesta di “porre immediatamente fine al degrado strutturale della chiesa, e “che si individui un percorso che conduca ad un finanziamento dei lavori per la ristrutturazione complessiva dell’edificio sacro, ristabilendo la sua sicurezza e il suo decoro”.

L’Unione Maestranze quindi non ci sta, e finalmente rompe il silenzio attorno alla “vicenda Purgatorio” più volte messa in risalto dai mass-media. Rompe il silenzio forse troppo tardi, solamente a crollo e a chiusura avvenuta, mentre sarebbe stato più opportuno trattare pubblicamente l’argomento qualche mese fa, immediatamente dopo la conclusione dei riti della Settimana Santa, ma anche prima, considerando che il degrado della chiesa che custodisce il patrimonio storico e artistico racchiuso dai Sacri Gruppi dei Misteri, è cosa nota da tempo.

Ma è anche noto come vanno queste cose nel nostro territorio: tutto viene lasciato a perdere e i problemi evidenziati dalla carta stampata molto spesso vengono considerati degli inutili allarmismi. Si prevedono tempi lunghi, sia perché la burocrazia dei finanziamenti è macchinosa, ma anche perché in caso di un restauro imminente, andrebbe deciso dove spostare i Sacri Gruppi.

La sede ideale sarebbe la chiesa del Collegio, dove i Misteri sono stati custoditi per dieci anni dal 1947, ma attualmente anche lì è in corso un restauro conservativo, quindi non resta che la chiesa di San Domenico che negli anni ’80 custodì i Sacri Gruppi. Si attende quindi anche il parere della Diocesi sul da farsi, con la speranza che indipendentemente dalle promesse dei politici, si faccia davvero qualcosa di concreto.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 17/07/2011