Terminati i “tradizionali” riti quaresimali delle “Scinnute”, Trapani si appresta a vivere anche per quest’anno la sua Settimana Santa che rappresenta il fulcro degli eventi che si svolgono in città, o per meglio dire, la vera essenza della storia e dell’identità della città falcata.
Si comincia Martedì 15 con la processione della Madre Pietà dei Massari, curata dal’Unione Madre Pietà dei Massari, ovvero gli “Eredi facchini di Piano San Rocco”.
E’ un dipinto risalente al ‘500 incastonato su di una vara neoclassica che fino al 1934 era custodito presso la casa di una delle cinque famiglie di Piano San Rocco(Mistretta, Cordaro, Di Bella, Mazzeo e Lombardo). A decidere chi potesse avere il privilegio di custodire il quadro durante l’anno era l’antico gioco “del tocco”, in cui chi vinceva veniva accompagnato in processione delle altre famiglie presso la propria abitazione che diventava la dimora del Sacro dipinto per un anno.
E’ una processione popolare carica di pathos, in cui si ripetono di anno in anno tante piccole tradizioni, come le annacate in determinati punti del percorso, l’ingresso dentro il palazzo Fodale, e la sosta notturna in una cappella costruita in Piazza Lucatelli, dove la Pietà dei Massari viene vegliata tutta la notte da donne e devoti, per far rientro nella chiesa del Purgatorio, l’indomani sera.
La novità di quest’anno è che durante la processione, la Pietà dei Massari entrerà dentro la chiesa di San Pietro a far “visita” alla statua di San Francesco di Paola(momentaneamente custodita lì, visto che la sua chiesa è chiusa per lavori), e per un momento di preghiera.
In passato era cosa comune far entrare sia i Sacri Gruppi dei Misteri, sia l’altra Pietà(quella del popolo), dentro le chiese, e quest’anno l’associazione che cura la processione della Pietà dei Massari, d’accordo con il parroco di San Pietro e con il rettore del Purgatorio, hanno deciso di introdurre questa bella iniziativa.
Mercoledì 16, è il turno di un’altra antica processione per le vie del centro, con il quadro della Pietà del popolo. Il dipinto risalente intorno al ‘600, è incastonato dentro una vara barocca, e attualmente è gestita dalla categoria dei fruttivendoli, mentre originariamente, la sua processione era curata dalla compagnia di Sant’Anna. Originariamente questo quadro veniva portato di casa in casa a far “visita” agli ammalati e la sua processione vera e propria fu introdotta dopo il 1722.
Anche questa processione ha un carattere prettamente popolare e carica di pathos, dove la componente devozionale e storica è ai massimi livelli, sopratutto in determinati punti del percorso, tra un’annacata e l’altra a tempo di marce funebri.
A differenza della processione dell’altra pietà, che storicamente si svolgeva in un contesto rionale, la processione della Pietà del popolo, aveva una connotazione decisamente più estesa tra i cittadini trapanesi.
Ai giorni nostri, occupano entrambe un posto speciale nel cuore della gente.
Durante la sua processione, non appena la Pietà raggiunge i pressi di Piazza Lucatelli, si svolge l’antico rito dello “Scambio del cero” a ricordare la pace suggellata nella prima metà dell’800 tra i facchini di Piano San Rocco e la compagnia di Sant’Anna.
Poco dopo le 22, non appena la Pietà del popolo entrerà dentro la chiesa del Purgatorio, la Pietà dei Massari uscirà dalla cappella di Piazza Lucatelli per essere portata in spalla nella sua processione di rientro verso il Purgatorio, dove la sua entrata in chiesa è prevista dopo le 24.
Il mercoledì Santo trapanese, è una giornata in cui la città si fa travolgere da un’atmosfera unica fatta di suoni, colori, odori e tradizioni.
Due processioni in un solo giorno, a partire dal primissimo pomeriggio, tra un’annacata e l’altra al tempo di marce funebri, le “arrancate” con in sottofondo i tamburi, i colpi di “ciaccula”, e il caratteristico “ciauru di cira”: il tutto in mezzo al popolo trapanese che inonda tutte le strade del percorso ma anche ai tanti turisti che rimangono ammaliati dal pathos che queste processioni trasmettono da sempre, nella loro genuinità.
Terminate le processioni delle due Pietà, la chiesa del Purgatorio si trasformerà in un vero e proprio cantiere aperto per tutta la giornata del Giovedì Santo per permettere agli addetti ai lavori di preparare i Sacri Gruppi in vista della processione dei Misteri che come ben sappiamo, rappresenta il culmine dei riti della Settimana Santa. I Sacri Gruppi saranno abbelliti dai secolari suppellettili argentei e addobbati con maestria con i fiori, alla ricerca di colori e sfumature che donano valore aggiunto in termini di bellezza, ai Misteri di Trapani. Oltre agli addobbi, verranno effettuate le prove dei portatori sotto le aste. In tutto questo, il popolo trapanese, che nella sera del Giovedì Santo fa visita alle parrocchie per visionare gli altari della reposizione, un tempo chiamati “Sepolcri”, faranno tappa nella chiesa del Purgatorio per assistere alla preparazione dei gruppi.
Per quanto riguarda i riti e le celebrazioni della Diocesi per la Settimana Santa, si comincia il 13 aprile con la Domenica delle Palme; alle 10.30, dalla chiesa della Badia Nuova partirà la processione verso la Cattedrale, dove alle 11.00 il vescovo presiederà la solenne messa pontificale. Nel pomeriggio, il vescovo Fragnelli si recherà a Buseto Palizzolo per dare il via alla processione dei Misteri Viventi.
Lunedì 14 aprile alle 19, si svolgerà la Messa del Crisma(che un tempo si celebrava la mattina del Giovedì Santo), dove verranno benedetti gli olii Sacri dei Catecumeni, degli infermi e il Sacro Crisma.
A partire da giovedì 17 aprile avrà inizio il Triduo Pasquale, ovvero il cuore dell’anno liturgico.
Alle ore 19 si terrà la Messa in Coena Domini, che segnerà l’apertura solenne delle celebrazioni pasquali. Durante la liturgia si svolgerà il rito della lavanda dei piedi: il vescovo Fragnelli laverà i piedi a tre detenuti della casa circondariale di Trapani. Al termine della celebrazione, l’Eucaristia sarà riposta nell’altare della reposizione.
Venerdì Santo, 18 aprile, giorno di digiuno e astinenza, alle ore 12 presso la parrocchia di San Pietro avrà luogo il rito della “Discesa dalla Croce”, seguito dalla processione verso piazza Purgatorio per l’inizio della storica Processione dei Misteri. In serata, alle ore 19, la comunità si ritroverà in Cattedrale per l’adorazione comunitaria della Croce.
Sabato Santo, 19 aprile, è il giorno del silenzio e dell’attesa.
Alle 22.30, in Cattedrale, si celebrerà la solenne Veglia Pasquale, definita la “madre di tutte le veglie”. La liturgia prevede il lucernale con l’accensione del cero pasquale, la liturgia della Parola, i sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia.
Domenica 20 aprile sarà la Pasqua di Risurrezione e alle ore 9.30 partirà dalla chiesa del Purgatorio la processione del Cristo Risorto, che giungerà in Cattedrale per la celebrazione della Santa Messa Pontificale delle ore 11.