Giovedì scorso si è riunita l’assemblea dei capiconsole dell’Unione Maestranze, che tra l’ordine del giorno prevedeva sia la votazione dell’itinerario per la prossima processione del 2 aprile, sia il calendario delle Scinnute quaresimali.
Qualche settimana fa, così come accade da qualche anno, era ventilata l’ipotesi di un itinerario limitato al centro storico, ma alla fine, con una maggioranza di nove a sette(su sedici presenti), si è deciso di votare un itinerario più lungo che pur percorrendo più strade del centro storico rispetto allo scorso anno, vedrà percorrere la discussa Via Fardella nella sua interezza con la sosta in Piazza Martiri d’Ungheria. Dopo l’uscita dalla chiesa del Purgatorio, i Misteri percorreranno la via Domenico Giglio, Corso Vittorio Emanuele, Via Torrearsa, Piazza Sant’Agostino, Via Argentieri, Piazza Notai, Via Cuba, Via Barone Sieri Pepoli, Via Delle Arti, Via Badia Nuova, e Via Garibaldi. Seguirà il passaggio in Piazza Vittorio, poi Via Fardella e appunto Piazza Martiri.
Il rientro verso il centro sarà anomalo rispetto alle scorse edizioni, poiché si percorrerà, senza musica e processione, nuovamente la Via Garibaldi(già percorsa il pomeriggio), per cercare di ridurre i tempi tecnici, poi Via Libertà, Via Nunzio Nasi, Via Custonaci, Via Corollai, Via Tartaglio, Viale Duca D’Aosta, Via Cristoforo Colombo, e poi si ritorna verso la chiesa, con bande e processioni che si riuniscono in Piazza Gen. Scio. Il rientro del primo gruppo è previsto per le 8 del mattino.
Ancora una volta quindi, l’ipotesi di una processione limitata al centro storico, è stata cancellata dall’ennesimo itinerario che penalizza il cuore della città, mettendo alle basi la certezza che aldilà delle puntuali polemiche attorno la percorrenza della Via Fardella, tale arteria è diventata irrinunciabile sia per motivazioni economiche dei ceti, sia per problemi logistici.
L’itinerario passerà adesso al vaglio del Comune ed infine della Diocesi per l’approvazione finale, salvo modifiche. Le Scinnute inizieranno il 19 febbraio, il cui calendario non prevede cambiamenti rispetto agli scorsi anni.
Francesco Genovese