Prendono il via oggi nella chiesa del Purgatorio, i riti quaresimali delle scinnute con quattro gruppi: “La lavanda dei piedi”, “Gesù nell’orto”, “L’arresto” e “La caduta al Cedron”.

Ad esibirsi nella piazza antistante la chiesa sarà la banda di Calatafimi che alle 17.30 intonerà brani vecchi e nuovi del repertorio funebre, per i trapanesi “a musica ‘ri misteri”: le prime note sotto gli occhi della gente come se stessero attendendo di riassaporare delle sensazioni lasciate a riposo per un anno.

Poco dopo partirà da San Domenico la stazione quaresimale presieduta dal Vescovo Fragnelli insieme alle parrocchie di San Paolo, San Giuseppe, N.S. di Loreto e San Lorenzo Levita, fino ad arrivare al Purgatorio dove verrà concelebrata la Santa Messa, al termine della quale ci sarà come di consueto una nuova esibizione della banda.

I gruppi di oggi saranno disposti davanti l’altare, addobbati da fiori e argenti: quattro pregevoli opere che raccontano le fasi iniziali della passione di Cristo, anche se “La Caduta al Cedron” rappresenta un episodio citato nei vangeli apocrifi. Storicamente, la prima scinnuta spettava al gruppo “Gesù nell’orto”; dal dopoguerra subentrò il gruppo del Cedron, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’introduzione di una mera “esposizione” multipla, dove i quattro gruppi insieme, attaccati l’un l’altro, perdono il loro fascino; d’altra parte bisogna accettare tristemente che in questa processione è molto più facile disfare che fare, visto che i “custodi della tradizione” sono sempre più propensi ad introdurre novità a discapito della storia.

Tutto ciò che è stato, per quanto riguarda il rito delle Scinnute, rimarrà soltanto un ricordo evidenziato dai pochi che puntualmente sottolineano queste nette differenze tra passato e presente, con i mille dubbi sul futuro e su ciò che sarà questa processione col passare degli anni.

In vista della processione del 14 aprile, si attendono modifiche di natura tecnica  sull’itinerario approvato a dicembre dall’Unione Maestranze, ma rimarrà invariato il perno principale di quest’anno, ovvero la percorrenza della zona del porto peschereccio nella giornata di venerdì Santo subito dopo l’uscita e non all’alba del sabato come solitamente avviene. Si tratta di una novità che fu introdotta in modo similare nel 1973, quando la processione era più ridimensionata e sopratutto, decisamente più bella dei giorni nostri.

Francesco Genovese