Si è svolta ieri pomeriggio nella chiesa del Purgatorio, la prima delle sei scinnute quaresimali dei misteri. Le ottime condizioni meteo quasi primaverili hanno permesso il regolare svolgimento del rito nella piazza antistante la chiesa piena di devoti, appassionati, cuoriosi e addetti ai lavori, sopratutto durante la seconda parte. Unica nota dolente, la presenza dell’impalcatura nella facciata della settecentesca “casa dei Misteri”, visto che i lavori di messa in sicurezza non sono ancora terminati per i soliti ritardi burocratici ed operativi che hanno allungato i tempi in maniera imbarazzante.

Dentro la chiesa i quattro gruppi, disposti a due a due ai lati dell’altare, addobbati dai fiori e ornati dagli argenti antichi lucidati per l’occasione; ai piedi dei quattro gruppi, svariati omaggi floreali che vengono donati sia dai vari ceti che compongono l’Unione Maestranze, sia dai devoti. Nella piazza gremita di gente, la “Nuova banda musicale Maestro Asaro” ha eseseguito brani vecchi e nuovi del repertorio funebre, per i trapanesi “a musica ‘ri misteri”: le prime note sotto gli occhi della gente come se stessero attendendo di riassaporare delle sensazioni lasciate a riposo per un anno.

Questa è l’atmosfera più tangibile del rito delle Scinnute, dove il lato religioso prende vita soltanto durante la concelebrazione della Santa Messa che, fin dall’introduzione delle stazioni quaresimali nel 2002, avviene davanti ad una folta schiera di fedeli, con in prima fila i consoli dei ceti appartenenti ai gruppi di turno e nel caso specifico di ieri c’erano i consoli dei pescatori, ortolani, metallurgici e naviganti, rispettivamente dei gruppi “La lavanda dei piedi”, “Gesù nell’orto”, “L’arresto” e “La caduta al Cedron”.

Si tratta di quattro gruppi espressivi due dei quali ricostruiti nel corso dei secoli. “La Lavanda dei piedi” fu ricostruito a seguito dei bombardamenti del ’43  dall’impeccabile scultore Cafiero, mentre “L’arresto” fu ricostruito a seguito di una caduta dei portatori, dallo scultore Lombardo che riuscì a recuperare le teste del gruppo originario, anche se artisticamente parlando, pur essendo un gruppo pieno di movimento, non è certo tra i gruppi più belli, a partire dal volto del Cristo, poco uniforme rispetto agli altri misteri.

Ad ogni modo questi quattro gruppi hanno il comune denominatore di poter contare su delle processioni serie e ben organizzate, sopratutto per il ceto dei Metallurgici che si è sempre contraddistinto sotto questo punto di vista. Al termine della Santa Messa, la banda musicale ha intonato altre marce funebri, mettendo un punto alla prima Scinnuta quaresimale. Piazza Purgatorio si riempirà nuovamente il prossimo venerdì con i gruppo “Gesù dinanzi ad Hanna” e “Gesù dinanzi ad Erode”.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 25 FEBBRAIO 2012