C’è aria di attesa per le vie della città, tra poche ore il portone del Purgatorio si aprirà e i Sacri Gruppi dei Misteri ripeteranno ancora una volta la plurisecolare processione, rinnovando riti e usanze che nella loro unicità rappresentano il vero spirito di ciò che è più caro ai trapanesi; è un insieme di colpi di “ciaccula”, “vutate”, “annacate”, “picaccie” ed emozioni.
In trepida attesa il presidente Leonardo Buscaino che dirige l’Unione Maestranze per il quarto anno consecutivo: “Siamo pronti, l’attesa sta per terminare e stiamo facendo di tutto per la buona riuscita della processione, cercando di bissare l’ottima edizione dello scorso anno; anche quest’anno ci sarà un comitato esecutivo dell’Unione, un comitato di controllo della Diocesi e uno del comune, poiché grazie al rigore imposto qualche anno fa e alla collaborazione di tutti i ceti, abbiamo avuto degli ottimi risultati, rispecchiando il senso e lo scopo della nostra associazione fondata nel ’74 per il bene della processione di cui ho l’onore di rappresentare”.
Come ogni anno il gonfalone dell’Unione Maestranze sarà portato in processione dai gemelli Catalano, tre fratelli che hanno questo compito da ben 20 anni. “E’ un onore per noi, lo facciamo per passione fin da quando eravamo piccoli, e speriamo di poterlo fare anche nei prossimi anni”.
Tra le novità di quest’anno c’è da menzionare la presenza dei ceri, per la prima volta nella storia, sul gruppo “La separazione” del ceto degli orefici, che fino a cinquant’anni fa usciva in processione con le torce elettriche davanti ai personaggi del gruppo. L’ideatore di questa novità è Bernardo Danilo Sansica, giovane console del ceto nonché appassionato di tutti i riti della Settimana Santa: “E’ stata una mia idea che è stata approvata dal direttivo del ceto, e grazie ai donatori sia dei candelabri che dei ceri, siamo riusciti a realizzare questo nostro desiderio”.
Francesco Genovese