Terminata la tradizionale novena in onore del taumaturgo cosentino patrono della gente di mare, oggi a Trapani si svolgerà la tradizionale processione per le vie della città. Già di mattina, alle 9.30 e alle 11.00 saranno celebrate due Sante Messe nell’omonima chiesa da dove la pesante ed espressiva statua, tornata a splendere grazie ad un recente restauro, uscirà alle 16.00 in punto portata in spalla al ritmo delle marce allegre intonate dalla banda musicale “città di Paceco” diretta dal maestro Claudio Maltese. E’ una festa dal sapore tipico della genuinità popolare, che incarna dentro di se una Trapani festosa che si riunisce al centro per festeggiare quello che rappresenta in un certo senso il “Santo patrono morale” della città.
La chiesa di San Francesco di Paola fu costruita tra il 1630 ed il 1794, e all’interno della sagrestia è custodito un cinquecentesco mezzo busto in gesso policromo del Santo proveniente dall’antico convento dei padri minimi che sorgeva nell’attuale via Convento San Francesco di Paola in Casa Santa; tutto ciò a confermare le origini antichissime della devozione della città verso il Santo calabrese che fu patrono di Trapani nel 1726 in seguito al prodigio del sudore del mezzobusto cinquecentesco. >> LEGGI UNA RICERCA STORICA di SALVATORE ACCARDI a riguardo . Probabilmente fu in seguito a tale prodigioso evento che nel 1729 Giacomo Tartaglio realizzò la bellissima ed imponente statua venerata dai trapanesi nella chiesa omonima al centro storico.
Ritornando alla processione, la pesante Statua del Santo percorrerà la prima parte del percorso portata in spalla fino a quando la processione non giungerà nel quartiere San Pietro, dove sarà posta su di un carro a ruote per continuare il lungo percorso e dove la processione cambia in un
certo senso “registro”. Non c’è più la foga dei tanti che si alternano sotto le aste al grido di “W San Francescu di Paola” e “Muuuuusica”, ma un lungo corteo di persone che lo accompagnano lungo il tragitto, tra le marce allegre che si alternano alle preghiere di Don Alessandro Damiano.
Le atmosfere più suggestive si colgono non appena il Santo giungerà davanti il suo mare, sia nel momento in cui verrà gettata una corona al porto in memoria dei caduti marittimi, sia quando la processione raggiungerà il porto peschereccio, dove il Santo sarà portato davanti tutte le barche illuminate, i cui padroni omaggiano il proprio cero votivo, e appena terminato il giro tra i pescherecci, ci saranno i tradizionali fuochi pirotecnici prima della processione di rientro verso la chiesa intorno alle 23.30.
Non appena la statua giungerà la piazza antistante la chiesa, ancora una volta si cambierà registro poiché verranno rimesse le aste nella vara e ancora una volta le marce allegre accompagneranno la “trasuta di Santu Patri” in chiesa, con la stessa foga dell’uscita, e i “W San Francescu di Paola”.
I festeggiamenti termineranno mercoledì 3 maggio alle 18, con la tradizionale “acchianata” del Santo sull’altare.
Francesco Genovese