Ad un mese dalla settimana santa, il periodo delle scinnute quaresimali è avvelenato da polemiche, toni forti e tanta rabbia. Come capita spesso nel mondo dei Misteri trapanesi, le polemiche riescono a superare i significati più profondi e più importanti che dovrebbero contraddistinguere la nostra processione. Argomento principale delle polemiche, la decisione da parte del Sindaco, di congelare parte dei contributi comunali a seguito dell’instituzione di una commissione di controllo(che verrà instituita anche quest’anno), nel 2007.
Notizia risaputa fin dalla settimana santa dello scorso anno, che ha destato scalpore in tutto l’ambiente dei Misteri. Per i comportamenti inadeguati, l’Unione Maestranze aveva già provveduto a sanzionare, con pene molto leggere, alcuni gruppi ma, come in fondo era normale aspettarsi, anche il Sindaco ha deciso di sanzionare alcuni gruppi in modo un pò più pesante.
Attorno a questa notizia, la maggioranza degli organi di stampa e del mondo dei Misteri, hanno condannato questa decisione, facendo credere che questi comportamenti non ci sono stati, e che tutto è andato alla perfezione. Memoria corta? Beh…evidentemente si, anche perchè i personalismi di alcuni singoli gruppi ci sono stati, così come i loro comportamenti egoistici che nulla hanno a che vedere con quello che dovrebbe essere una processione unica. Ma questa volta sono stati toccati i contributi(che comunque verranno scongelati nel caso in cui non si ripetano più i comportamenti inadeguati di cui sopra), e appena si toccano i soldi, succede un putiferio. Il Giornale di Sicilia addirittura ha parlato di “Rischio di non uscire in processione per tre gruppi”; categorie in crisi che senza contributo non possono uscire in processione.(articolo di Chiara Damiano pubblicato il 16/02/2008)
A mio avviso tutto ciò sembra un tantino esagerato, poichè le categorie “colpite”, rispetto a tante altre, non credo che siano poi tanto in crisi. Però si cerca in tutti i modi, con molta prepotenza, di nascondere ciò che effettivamente c’è stato. L’intento della commissione di controllo era molto chiaro fin dalla sua instituzione, ma forse è stato preso tutto sotto gamba, come se tutto fosse finito a “tarallucci e vino”; ma questa è una cosa a cui siamo abituati nel nostri paese. In questi giorni ho avuto modo di sentire tanti commenti, a volte spropositati attorno all’argomento, e devo dire che c’è da rimanere davvero basiti se non di più.
Magari la sanzione è stata un pò esagerata, ma a mio avviso dovrebbe servire a “tenere in riga” i gruppi sanzionati( e anche tutti gli altri), allo scopo di non ripetere più certi atteggiamenti che hanno portato a tale severa decisione. La mia paura è che queste sanzioni potrebbero suscitare anche reazioni un pò più pesanti…ma lì si cadrebbe davvero in basso.
Quello che mi chiedo adesso io è: Non sarebbe stato meglio evitare gli egoismi dell’anno scorso? Non sarebbe meglio cercare di avere un pò più di buon senso? Non sarebbe arrivato il momento di cominciare a credere che la processione è dei trapanesi? Non sarebbe più giusto cominciare a considerare la processione dei Misteri come un’evento religioso denso di significato e di storia in cui gli egoismi, i protagonismi e gli esibizionismi non hanno niente a che vedere con essa?
Ci sarebbe da meditare tanto, meditare e pensare che certi comportamenti distruggono il significato della nostra processione; non lamentiamoci poi se il Vescovo detta decaloghi o imposizioni; non lamentiamoci se molti turisti, pur rimanendo affascinati dalla bellezza dei nostri gruppi, finiscono per giudicare negativamente la processione in sè. Bisogna cercare di ritrovare lo spirito necessario affinchè tutti i trapanesi possano assistere ad una buona processione, solo così i decaloghi e le commissioni non avrebbero più senso di esistere.
Francesco Genovese