Mentre l’inverno è alle porte assieme alle prossime festività natalizie, la macchina organizzatrice dei riti della Settimana Santa trapanese si sta muovendo con un’interessante novità per il 2011. Nei giorni scorsi infatti, l’Unione Maestranze ha deciso dopo due assemblee, di proporre un itinerario limitato al centro storico per la prossima edizione della processione dei Misteri. Se ne parla da tre anni ormai, e a ridosso di ogni processione i consoli non hanno mai avuto il coraggio di optare per il ritorno alla vera essenza della processione, nata e cresciuta al centro storico.

Per il 2011 ci sono buone probabilità affinchè si avveri il desiderio di tanti trapanesi che da sempre hanno visto nella Via Fardella, lo sgretolarsi della plurisecolare processione. I tempi comunque non sono ancora maturi, l’assemblea dei capi-console ha votato per il centro storico e la macchina organizzatrice sta iniziando a muoversi per mettere le basi affinché questa tanto attesa eventualità si trasformi in certezza e anche il sindaco Fazio, che aveva proposto il solo centro storico già due anni fa, sembra essere entusiasta di questa eventualità. Vista così sembrerebbe tutto rose e fiori e tutto facilmente realizzabile. In realtà però stanno nascendo non pochi malumori per il taglio della Via Fardella dal percorso da parte di alcuni “addetti ai lavori” per paura di non poter raccogliere offerte sufficienti lungo gli esercizi commerciali dell’arteria principale della città che hanno iniziato a storcere il naso già da settimane.

A tal proposito un gruppo di cittadini vorrebbe intraprendere delle iniziative di protesta contro la scelta dell’Unione Maestranze; si tratta di commercianti di Via Fardella che vedono nell’esclusione della strada dal percorso, una perdita economica non indifferente. E per decidere cosa fare, si sono riuniti per avviare una petizione rivolta al Sindaco, al Vescovo e al presidente dell’Unione Maestranze. A questo punto bisognerà vedere quante firme riusciranno a raccogliere e soprattutto se le motivazioni(economiche) di questi cittadini siano da considerare più importanti di una plurisecolare processione che proprio in Via Fardella, pur attirando tanti visitatori, perde totalmente il senso e il fascino che la contraddistingue. Viene da chiedersi come mai questi cittadini non abbiano intrapreso alcuna iniziativa nel 2000 quando fu deciso di congelare la Confraternita di San Michele che da allora non apre più la processione con i caratteristici incappucciati.

L’itinerario vedrebbe comunque percorrere un pezzo della Via Fardella per poi girare verso piazza stazione dove verrà effettuata la sosta, mentre del resto del percorso ancora si sa poco, visto che deve ancora essere sottoposto al giudizio del Vescovo Miccichè; a tal proposito l’assemblea dell’Unione Maestranze ha chiesto garanzie al sindaco per lo sgombero totale del centro dalle macchine e da eventuali impalcature che impedirebbero il passaggio dei Sacri Gruppi lungo alcune vie.

Secondo “Vox Populi” però, il vero motivo che ha spinto i ceti a votare per il centro storico è stata la ventilata ipotesi di una decurtazione dei contributi(legata agli errori organizzativi dello scorso anno) che il comune stanzia per la processione. Durante la prima votazione in settembre, tra i presenti in assemblea, uno dei ceti si sarebbe astenuto nell’incertezza di raccogliere le offerte delle attività commerciali di Via Fardella. Dieci invece sono stati i voti favorevoli e tre i contrari.

La Via Fardella è parte integrante del percorso sin dal 1947, mentre l’ultima processione limitata al centro storico risale al 6 aprile del 1966. Da allora, nonostante le puntuali polemiche, la Via Fardella è diventata parte irrinunciabile del percorso, a discapito del centro storico.

Visto che mancano poco meno di sei mesi per organizzare una processione degna della sua storia, la speranza è quella di vedere concretizzata la tanto attesa ipotesi di un venerdì Santo interamente al centro storico, perché visti gli ultimi anni, è anche probabile una marcia indietro rispetto agli odierni buoni propositi dell’Unione Maestranze, custode di una tradizione secolare che appartiene alla città e in special modo alla sua parte più vecchia, ed è triste appurare che in un modo o nell’altro, con e senza Via Fardella, le esigenze economiche debbano avere il sopravvento su ciò che rappresenta il vero patrimonio storico, religioso e culturale della città, danneggiando sia l’immagine della città che quella passione e quel profondo legame che unisce i Sacri Gruppi e tutti i riti della Settimana Santa con i tanti trapanesi che vogliono assistere ad una processione piena di storia e non ad una sfilata di carri.

Francesco Genovese

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http://www.francescogenovese.net/articoli/lasicilia301010.pdf