IMG_5441Seconda Scinnuta oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio con i gruppi “Gesù dinanzi ad Hanna” e “Gesù dinanzi ad Erode” rispettivamente del ceto dei fruttivendoli e pescivendoli. Come di consueto intorno alle 17.30 la banda musicale “Città di Trapani” diretta dal Maestro Carpitella intonerà le struggenti note funebri nella piazza antistante la chiesa e poco dopo partirà da San Domenico la stazione quaresimale presieduta dal Vescovo Fragnelli insieme alla seconda interparrocchialità (Sacro Cuore, Maria SS Ausialiatrice, Santa Teresa e Nostra Signnora di Lourdes) a cui seguirà la concelebrazione Eucaristica al Purgatorio, terminata la quale ci sarà una nuova esibizione musicale della banda.

Il gruppo di “Gesù dinanzi ad Hanna” rappresenta uno dei più espressivi dell’intera serie, sopratutto nel volto del Cristo, mentre “Gesù dinanzi ad Erode”, opera di Baldassarre Pisciotta, rappresenta l’ultimo gruppo entrato a far parte della processione intorno alla fine del 1700.

E’ dal 2012 che anche questa Scinnuta si è trasformata da “singola”, con il solo gruppo del ceto dei fruttivendoli, a “doppia”, quando in seguito al restauro del gruppo dei pescivendoli, fu deciso di farlo accorpare per il secondo appuntamento quaresimale(era già successo nel 2001), andando come di consueto contro alla tradizione, visto che quando nacque il rito delle Scinnute, il gruppo curato dai pescivendoli non esisteva nemmeno; e così ciò che poteva essere una “Scinnuta” d’occasione, seppur discutibile, introdotta in occasione dell’eccellente restauro di allora, si è trasformata ormai in consuetudine.

Giovanni Cammareri, nella sua ultima opera “La processione dei Misteri a Trapani – dinamiche evolutive e frammenti di tradizione” pubblicata l’anno scorso, ha dedicato un intero capitolo (pagg 132-137) proprio al rito delle “Scinnute”, all’origine e al suo travisamento nel corso dei secoli.

Molti mi diranno che la processione è cambiata e non si può più tornare indietro come una volta: qui non si parla di processione ma di riti quaresimali, quindi di Scinnute. Per cui se esiste un ordine ben preciso rispettato per secoli fin dall’origine del rito fino allo scoppio della Guerra Mondiale, perché mai cambiare? Non mi sembra che ci siano particolari problemi logistici nel farlo, a parte le sicure diatribe che ne scaturirebbero.

Primo Venerdì: Gesù nell’orto

Secondo Venerdì: Gesù dinanzi ad Hanna

Terzo Venerdì: La Coronazione di Spine

Quarto Venerdì: La Sentenza

Quinto Venerdì: L’Ascesa al Calvario

Sesto Venerdì: L’Addolorata

 

Detto ciò, concludo con una frase tratta sempre dall’ultima opera di Giovanni Cammareri: “...Arrivarono dunque i giorni non più della sequenza religiosa meditativa tradizionale, ma dell’occasione di visibilità per i consoli…

 

Francesco Genovese