IMG_0665Si concludono oggi pomeriggio nella chiesa del Purgatorio, i riti quaresimali delle Scinnute con il simulacro dell’Addolorata. Come da programma, nella piazza antistante la chiesa si esibirà la banda musicale “Città di Marsala” diretta dal maestro Nicola Genova, per poi fare spazio alla recita del rosario e alla concelebrazione della Santa Messa presieduta dall’amministratore Apostolico Mons. Alessandro Plotti; al termine della funzione si esibirà nuovamente la banda marsalese che quest’anno accompagnerà lo splendido simulacro  in processione, a chiudere la lunga processione dei Misteri.

Al termine della Scinnuta, ci sarà un momento di gemellaggio tra l’associazione “L’Addolorata” e la congregazione M.SS. delle Grazie ai Pirriaturi di Palermo. Questo incontro tra le due realtà è legato ad un percorso di collaborazione iniziato lo scorso luglio a Palermo, quando alcuni collaboratori dell’Addolorata di Trapani hanno partecipato alla solenne processione della Madonna delle Grazie; già lo scorso anno, l’associazione presieduta dal capo-console Emanuele Barbara, aveva effettuato un altro gemellaggio con la congregazione delle Balate di Palermo che, affascinati dalla nostra processione, saranno presenti anche alla Scinnuta di oggi.

Il ceto dell’Addolorata è senza ombra di dubbio il più attivo dell’Unione Maestranze, considerando le tante attività collaterali che durante l’anno questa associazione organizza; nell’associazione sono presenti decine di giovani che, con spirito di dedizione, fanno si che la processione dei Misteri non rimane una parentesi di due giorni, ma un concetto che si sviluppa durante tutti i mesi dell’anno.

Il simulacro dell’Addolorata è una meravigliosa ed espressiva opera di Giuseppe Milanti, che seppe realizzare degnamente nel volto della madre di Gesù, l’espressività più tangibile del dolore, col cuore trafitto e gli occhi al cielo; durante la processione dei Misteri, la statua viene coperta da un manto di velluto nero, a marcare ancora di più il sentimento del dolore. Anticamente si adagiava su di una vara più alta che si distingueva insieme a Gesù nell’urna, essendo simulacri e non gruppi, dai restanti 18 misteri.

Negli anni ’70, fu deciso di adagiarla su di una vara totalmente diversa, delle dimensioni simili agli altri gruppi, mentre ciò che resta dell’antica vara, è custodita al Purgatorio, sopra la quale l’Addolorata è posta durante il resto dell’anno.

Francesco Genovese

PUBBLICATO SU LA SICILIA DEL 22 marzo 2013