Tempi lunghi per la messa in sicurezza delle finestre del Purgatorio a seguito del crollo avvenuto nella scorsa settimana. E’ attesa per lunedì a mezzogiorno una conferenza di servizio in Prefettura, mentre la Sovrintendenza ieri mattina ha fatto un sopralluogo nella chiesa, che rimane aperta ad esclusione della parte transennata sotto la cupola.
L’iter è lungo quindi, nonostante la massima urgenza con la quale è stato preso in considerazione il caso, poiché la tempistica burocratica è più lunga dei tempi tecnici di riparazione in sé. Visto che quasi sicuramente non sarà possibile risolvere il problema prima del prossimo venerdì, la prima scinnuta quaresimale potrebbe svolgersi in Cattedrale, dopo aver spostato i gruppi de “La lavanda dei piedi”, “Gesù nell’orto”, “L’Arresto” e “La caduta al cedron”.
Questa eventualità rappresenterebbe la prima volta nella storia in cui una scinnuta si tiene nella Cattedrale di San Lorenzo. Fortunatamente quindi, lo svolgersi dell’antico rito delle Scinnute non è a rischio, ma si spera che gli interventi di messa in sicurezza siano celeri, in modo da poter utilizzare la chiesa del Purgatorio già dalla seconda Scinnuta in programma per il 18 marzo. Non è la prima volta che la pioggia faccia dei danni alla chiesa sede dei Misteri.. E’ accaduto un fatto similare nel febbraio del 2007, quando per un forte acquazzone, l’acqua piovana si è infiltrata dalle finestre bagnando alcuni gruppi e in particolare “La negazione” del ceto dei barbieri e parrucchieri. Per fortuna i danni non furono eccessivi e grazie ad un pronto intervento di pulitura, il settimo gruppo della processione non ebbe ripercussioni negative sulla sua struttura.
In seguito a tale avvenimento furono stanziati dei fondi per cambiare le finestre della chiesa. Anche in tale occasione si denunciò, in particolar modo nella rete, lo stato di degrado del Purgatorio, e allora si era ventilata l’ipotesi di un restauro imminente con il trasferimento temporaneo dei gruppi nella chiesa del Collegio. Il restauro però non fu eseguito per mancanza di fondi e, a distanza di quattro anni, ci ritroviamo nella stessa situazione, con parte della chiesa inagibile.
A questo punto, l’esigenza di fare un’analisi approfondita sullo stato di degrado del Purgatorio è diventata una seria priorità. Sarà un’altra “ventilata ipotesi”? Questo non si sa, ma rimane la speranza di avviare un restauro serio al termine della ormai imminente processione del Venerdì Santo sia per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico ma anche per rispetto della nostra storia e della nostra cultura che da sempre ruota attorno alla secolare e suggestiva processione dei Misteri.
Francesco Genovese